Quanto costa crescere un figlio? 300mila euro

Ogni tanto la sera, quando i bimbi sono a letto e in cucina rimaniamo solo noi due, io e mio marito, giusto per farmi del male, comincio a fargli l’elenco di tutte le spese che nel mese sopporto per i bimbi: nido, rette scuola, babysitter, farmaci, medici specialisti, pannolini, vestiti, scarpe e prodotti vari.
Ogni volta viene fuori una cifra…
“Certo che adesso due figli costano più di una rata del mutuo!”, gli dico puntualmente.
E lui con il sorriso sulle labbra mi risponde: “Solo che il mutuo, alla peggio, dopo 30 anni finisce! Aspetta di vedere quando andranno all’università!”

Ma quanto costa veramente crescere un figlio? Il mensile Amica ha fatto due conti: “Dalla nascita all’università nel 1965 servivano 20 milioni di lire, oggi ci vogliono ben 300 mila euro”. Continua a leggere



I bambini intorno al Duomo per dire “no” al razzismo

Ottocento alunni delle scuole milanesi ieri si sono tenuti per mano intorno al Duomo per dire “no” al razzismo.
Nella giornata dedicata alla lotta contro ogni discriminazione, il messaggio di tolleranza è partito proprio dai più piccoli per coinvolgere adulti e istituzioni.

Pensate, a Milano, su circa 123 mila studenti, quasi il 20% è di origine straniera.

Un numero che comincia a diventare davvero importante…

Ma queste manifestazioni sono espressioni di idee che veramente stanno cambiando, di culture che si stanno integrando, di razze che si amalgamano, oppure sono solo rappresentazioni di facciata?
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Mani, braccia, gambe e piedi nei disegni dei bimbi: come interpretarli?

La volta scorsa abbiamo parlato di naso, bocca, orecchie e di tutti i particolari della testa.
Proseguiamo con le lezioni.
Questa volta ad essere esaminati saranno gli altri particolari dei capolavori dei nostri piccoli artisti.
Che significa quando i bambini disegnano le braccia lunghe? E le mani piccole? Le gambe lunghe? E i piedi piccoli?
Ce lo svela la nostra grafologa Candida Livatino: Continua a leggere



Il piccolo russa? Ha problemi di sonno? Teniamolo sotto controllo

Qualche giorno fa abbiamo parlato dei papà russatori e di quanto questo “rumore” possa poi avere delle serie ripercussioni anche sui rapporti di coppia. Oggi, invece, parliamo dei baby-russatori. Un argomento un po’ più delicato visti anche i danni che questo problema può causare alla salute dei piccoli. E’ stato dimostrato infatti che i bambini che russano, o hanno problemi respiratori notturni, non solo soffrono di sonno interrotto, ma sono più a rischio degli altri di incappare crescendo in problemi comportamentali.
Apnee notturne e russamento favoriscono il manifestarsi, con la crescita, di problemi come l’iperattività nei piccoli. Continua a leggere



A lezione dalla grafologa Candida Livatino: la famiglia vista con gli occhi dei bambini

Questa settimana, in via del tutto eccezionale, abbiamo raddoppiato l’appuntamento con la nostra grafologa Candida Livatino.
Dopo la breve “incursione” di martedì, oggi riprendiamo le “lezioni”.

Le volte scorse abbiamo imparato il significato dei colori, della figura disegnata solo con i contorni e di quella piena. Abbiamo capito cosa significa quando i bambini spostano tutte le figure su un lato, a destra piuttosto che a sinistra, e il perchè dei disegni giganti e di quelli in miniatura.

E oggi?
Beh! Oggi interrogazione!

Vedete questo bel disegno? Arriva da Francesco.
E’ un classico: raffigura la sua famiglia.
Tanti colori, figure vuote, piene, braccia, gambe, lui posizionato a sinistra, accanto la sua mamma.

Cosa vi chiedo?
Di provare da soli ad interpretare questo capolavoro. E solo dopo leggere l’analisi della nostra brava Candida.
Insomma oggi… compito in classe 🙂 🙂 Continua a leggere



Ad ognuno il suo gioco! Ma se il bimbo chiede una bambola?

Esistono giochi solo per bimbi maschi e giochi solo per le femminucce?
Sì, mi direte voi. Le macchinine, i camion, i parcheggi, le piste, le pistole, i Gormiti, Ben 10, Superman, Batman sono giocattoli per maschi.
Le bambole, le Winks, le Barbie, Cicciobello, le cucine, i ferri da stiro, le aspirapolveri, le macchine da cucire, le perline per fare le collane, sono i giocattoli che piacciono più alle femmine (Mihii… che sfigate però, già da piccole a fare i mestieri 🙁 ).

Ma se un bimbo maschio chiedesse, per esempio, una cucina con tanto di pentole e fornelli? O una femminuccia chiedesse un camion dei pompieri?
Si possono assecondare questi desideri, oppure è più giusto insegnare e suddividere fin da subito con i propri figli, quelli che sono giochi solo “per maschi” o solo “per femmine”?

Chi mi segue da un po’ sa che questa domanda io me la sono posta tempo fa, quando Marco passava le ore a casa di un’amichetta a cucinare “per finta” e a casa mi chiedeva sempre di comprare una cucina con i fornelli tutta per lui.

Ma oggi a fare chiarezza su questo tema è la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Ecco cosa ci racconta: Continua a leggere



Quando un bambino vi regala un disegno fatene tesoro, vi sta regalando la sua anima

“Il disegno esprime aspetti della personalità di un bambino che i gesti non sono in grado di esprimere. E quando un bambino vi regala un disegno fatene tesoro, vi sta regalando la sua anima!”

Parola di Candida Livatino, la nostra grafologa, che ai microfoni di Studio Aperto ha cercato di spiegare in pochi minuti cosa noi genitori dobbiamo osservare nei disegni dei nostri piccoli. (IL VIDEO) Continua a leggere



A lezione dalla grafologa Candida Livatino: cosa significano le figure giganti o in miniatura?

E’ giovedì! E allora tutti a lezione dalla nostra grafologa Candida Livatino.
Avete studiato bene i colori? Avete osservato i disegni dei vostri bambini? E allora quali sono i pennarelli più gettonati?
Mio figlio Marco è nel periodo rosso e giallo! Niente male, direi!
E oggi cosa impareremo? La collocazione dei disegni e la loro dimensione.
Ci sono bimbi che tendono a riempire solo una parte del foglio, disegnando tutte le figure a destra o a sinistra. Ci sono quelli, invece, a cui il foglio non basta mai, perchè tendono a riempirlo tutto. Poi ci sono quelli che disegnano in miniatura e quelli che usano immagini extra large.

Puro caso? Non proprio.
Tutto ha un senso, bisogna solo saper interpretare i capolavori nel modo corretto. E allora ecco cosa ci svela Candida Livatino questa settimana: Continua a leggere



Maternità e carriera scientifica, un binomio impossibile!

Figli e carriera. Ahi! Ahi! Ahi! Cosa ho detto!
Due parole difficili da mettere vicino se a voler fare dei passi avanti nel mondo del lavoro è la donna-mamma!
Ma a quanto pare, noi lavoratrici italiane non ci dobbiamo sentire sole. Figli e carriera scientifica non vanno d’accordo neanche negli Stati Uniti.

Le donne con lauree specialistiche in questo settore accademico, infatti, finiscono per abbandonare la ricerca non per via di performance poco brillanti o difficoltà e sottovalutazioni nei colloqui di lavoro, ma soprattutto perchè vogliono dei figli. Continua a leggere