Recinti e strade vicino alle case: ecco cosa rappresentano nei disegni dei bimbi

Siamo arrivati alla quarta ed ultima lezione sulla casa disegnata dai bambini.
Abbiamo imparato a capire cosa significa rappresentare una casa piccola, grande, un castello, porte e finestre chiuse e aperte, il camino, eccetera, eccetera.
Oggi la nostra grafologa Candida Livatino ci spiegherà gli ultimi dettagli: viottoli, alberi e persone dentro le case.
Ecco cosa ci dice: Continua a leggere



La casa con tetti e comignoli: ecco cosa rappresentano nei disegni dei bambini

Terzo appuntamento con la lezione sulla casa della nostra grafologa Candida Livatino.
Oggi esamineremo alcuni dettagli: come la forma del tetto, la presenza di un comignolo.
Come ha detto anche Candida, la casa è il rifugio dei bambini, il posto in cui crescono, in cui hanno gli affetti più cari ed è per questo che è anche una delle figure più rappresentate dai piccoli.

Con la casa è come se loro disegnassero una sorta di autoritratto. E noi sappiamo bene che negli autoritratti sono i particolari che fanno la differenza: occhi, sopracciglia, orecchie, naso bocca.

E così anche nelle case sono i dettagli che mettono in evidenza  un aspetto del carattere piuttosto che un altro.

Non vi rubo altro tempo. Ecco cosa ci racconta questa volta la nostra grafologa: Continua a leggere



Figli Nostri

Le foto che la blogger Maria Luisa Rossi Hawkins ha pubblicato nel suo articolo “Figli Nostri” sono toccanti, crudeli, forse semplicemente troppo veritiere. Scuotono le coscienze e forse anche lo stomaco.
Maria Luisa chiude l’articolo con questa frase: e se quei bambini fossero figli nostri?
Nulla di più vero! Lei non è solo una giornalista. E’ anche mamma.

Ma si può far ciò? E perchè tanta crudeltà su questa terra…
Questo il link: http://stelleastrisce.tgcom24.it/2012/05/30/figli-nostri/

Le foto dei bimbi sui social network: sì o no?

Oggi affrontiamo un argomento tanto popolare, quanto delicato. Partiamo con una domanda: è giusto pubblicare le foto dei nostri figli su Facebook?
Lo spunto è arrivato da quanto è successo in America dove una mamma, Heather Walker, si è vista rimuovere dal profilo le foto del suo bimbo nato con una grave anencefalia e morto dopo sole 8 ore di vita. Furiosa per la decisione presa dal social network ha lanciato una protesta, pubblicando nuovamente le foto e invitando amici e familiari a contattare i gestori di Facebook. Risultato: la donna è stata ‘bandita’ dal social network.

I coniugi Walker hanno chiesto spiegazioni in merito alla decisione di ‘censurare’ le foto del bebe’, Grayson James Walker. Loro sapevano già che il piccolo non sarebbe sopravvissuto a lungo ed erano pronti a dirgli addio da subito. Così con l’aiuto di un ente no-profit hanno incaricato un fotografo professionale di fare qualche scatto del neonato per ritrarlo negli unici momenti che avrebbe trascorso con la sua famiglia, papà e mamma e i due fratellini.
I Walker hanno voluto catturare la sua breve vita per conservarne il ricordo e condividerlo con il resto della famiglia e con gli amici lontani. Questo il motivo dell’attaccamento della mamma alle foto.

Ma a parte questo caso limite, è giusto pubblicare le foto dei bambini sui social network? Mettendoli in Rete non si rischia di ledere la loro identità digitale?
In fondo postare una foto sui social network è come metterla a disposizione del mondo, anche se inizialmente la si condivide solo con gli amici più stretti.
Il rischio che prenda altre vie, non possiamo negarlo, comunque c’è.

E allora?

L’ho chiesto alla nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Ecco che cosa ci dice: Continua a leggere



La fantasia e la creatività si insegnano

E’ vero che i bambini del XXI secolo sono poco fantasiosi?
Secondo alcuni studiosi sì. Ma niente panico. A loro avviso c’è il modo per rimediare.
Secondo l’ultima scoperta che arriva dall’Università di Tel Aviv, pubblicata sul Journal of Experimental Child Psychology, infatti, la creatività si può insegnare. Basta promuovere l’esercizio del pensiero espansivo tra i bambini. Continua a leggere



Cosa rappresenta la casa nei disegni dei bambini?

Lezione dopo lezione stiamo scoprendo tante cose riguardo ai disegni dei nostri piccoli.
Stiamo entrando in punta di piedi nel loro mondo, nel loro io.
Abbiamo visto cosa ci vogliono dire quando rappresentano nei loro capolavori l’albero, il sole, il mare, il cielo, le stelle.
Questa volta, sempre grazie al preziosissimo aiuto della nostra grafologa Candida Livatino, scopriremo il significato della casa. E su questo argomento cose da dire ce ne sono davvero tante. Continua a leggere



Quando la notte è un incubo

Stavo leggendo l’ultimo numero di Figli Felici, il mensile di Riza, e mi sono imbattuta in una risposta del Prof. Giuseppe Ferrari, pediatra e puericultore.
Un papà disperato gli ha scritto chiedendogli consigli. Il suo problema? Il figlio di 14 mesi la notte si sveglia in preda alle crisi di pianto e si calma solo quando lo portano nel lettone.
Un evento raro? No, a loro capita quasi sempre.

E, ahimè, pure a noi, solo che il mio Luca ha 10 mesi di più.
E chissà quanti altri genitori sono alle prese con le notti da incubo…

Cosa gli ha risposto il prof. Ferrari? Continua a leggere



Come sopravvivere ai capricci dei nostri figli

Qualche giorno fa chiacchieravo al telefono con la dottoressa Francesca Santarelli, la nostra Psicologa Amica.
“Sai – le ho detto – ultimamente forse perché sono un po’ stanca, forse perché mi sento alla frutta, perdo la pazienza per un nonnulla. La mattina sono isterica. La sera sfatta. Scatto come una iena all’ennesimo capriccio. E urlo. Non ce la faccio più a correre dietro alle mie due pesti, che nella migliore della ipotesi, prendono strade completamente opposte. Pretendo ossessivamente l’aiuto di mio marito, ma lui spesso è fuori e rientra tardi.  Sono arrivata anche ad invidiarlo perché torna dopo cena e così non deve stare appresso ai bambini mentre bisogna cucinare, farli mangiare e fare altre mille cose in casa. E loro? Chiedono, chiedono, chiedono e fanno capricci.
Quando poi sono finalmente a letto li guardo. Sembrano angeli. E mi sento una mamma degenere per aver pensato certe cose…
Ma la pace dura poco. Luca ancora non tira tre ore di fila senza svegliarsi e senza svegliarmi… E io sono sul distrutto andante!”

Dopo un po’ mi è arrivato questo pezzo. E’ dedicato a tutte le mamme che sono alle prese con bimbi in età da capriccio.

Secondo me merita la vostra attenzione: Continua a leggere



Tenere lontano dalla portata dei bambini

L’indicazione ‘tenere lontano dalla portata dei bambini’ che ricorre spesso per i farmaci dovrebbe valere anche per i telefoni cellulari. Ne è convinta l’epidemiologa Devra Davis.
“In questo momento non siamo in grado di affermare con certezza che le microonde dei cellulari provocano malattie – ha spiegato – ma ci sono sufficienti evidenze per avere un ragionevole dubbio, e nessuno vorrebbe giocare alla roulette russa con i propri figli”. Continua a leggere



L’albero disegnato dai bambini svela molto del loro “io”

Quante volte avete visto vostro figlio disegnare un albero?
E’ un disegno ricorrente. Forse una delle prime cose che imparano a colorare.
E ogni bambino lo rappresenta a proprio modo. Ci sono quelli che fanno i tronchi lunghissimi e una chioma accennata, quelli che mettono pure le radici, quelli che invece colorano una chioma grande e un tronco corto, quelli che rappresentano anche i fiorellini, gli uccellini.
Spazio alla fantasia? Sì, sicuramente.
Ma dovete sapere che l’abero racconta tanto dell’io del bambino. Ce lo spiega meglio la nostra grafologa Candida Livatino: Continua a leggere