Mamma, non voglio andare a scuola, ho mal di pancia!

Dopo un weekend perfetto in salute e di buon umore, il lunedì mattina il bambino dice di non sentirsi bene e quindi di non poter andare a scuola.
Tutti i lunedì, tutti i giorni sempre la stessa storia: si va dai classici mal di pancia e mal di testa, ai più fantasiosi mal di alluce o mal di gamba con zoppia, che improvvisamente scompare alla vista della compagna del cuore.

Alzi la mano tra le mamme e i papà chi non ha dovuto confrontarsi con questi sintomi di disagio dei bambini almeno una volta nella vita, anche solo per sentito dire…

Che fare? Oggi la nostra Psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli ci dà dei consigli, dei suggerimenti che ci possono aiutare ad affrontare meglio questo piccolo problema.  Continua a leggere



Rappresentante di classe? Oui, c’est moi!

“Ci sono delle volte in cui un pizzico di follia nella vita ci vuole” 😉
Così mio marito ha reagito quando ieri sera, tornando a casa gli ho detto: “Tu pensi di parlare con la stessa persona di stamattina? E invece no. Caro il mio bel maritino ti presento la nuova rappresentate di classe!”

Lui: “Ti lamenti sempre perché non hai tempo, perché non riesci a stare dietro a tutto, perché, perché, perché, … e ora hai preso pure quest’altro impegno? Questa volta te lo chiedo io: ma perché? Non c’erano mamme casalinghe, magari un po’ più libere di te?” Continua a leggere



Tra un pessimista e un ottimista ci può essere affinità di coppia?

Se in una coppia lei  è ottimista e lui è pessimista ( o viceversa), quante probabilità ci sono che la coppia funzioni?
Due soggetti con caratteristiche diametralmente opposte possono comunque trovare un’affinità di coppia e stare insieme?
Di sicuro la saggezza popolare non ci aiuta.
Un vecchio detto diceva: “Chi si somiglia si piglia!”
Un altro invece recitava: “Gli opposti si attraggono”

E allora? A trovare una risposta a questi quesiti ci aiuta la grafologia e in particolare la nostra grafologa Candida Livatino.

Ecco cosa ci dice su una coppia ottimista e pessimista: Continua a leggere



Anche se fanno sport, i bambini tele-dipendenti sono più in sovrappeso. Ma quanto ci fa comodo piazzarli davanti alla tv?

Se un bambino è in sovrappeso, dipende più dal tempo che trascorre davanti a uno schermo, computer, Tv o videogiochi che sia, piuttosto che dai suoi livelli di attività fisica. E’ la conclusione di uno studio guidato dalla psicologa infantile Rachael Sharman dell’University of the Sunshine Coast in Australia, che ha studiato le abitudini di 144 bambini di età fra 5 e 13 anni, con risultati sorprendenti. Continua a leggere



La madre di tutti gli altri


Avete visto questo video?
E’ un esilarante monologo di Bruna Vero, un’insegnante che si è presentata a Italia’s Got Talent come concorrente.
Il tema? “La madre di tutti gli altri”.

“E sì, perché, la maternità, in ordine di tempo, è la seconda più vecchia professione del mondo… E non c’è bisogno di dire qual è la prima!… Ma soprattutto è il più importante programma di addestramento sul campo che esista. La maternità è un lavoro duro. E’ pieno di insidie. La madre ha molti nemici. Per esempio: la madre di tutti gli altri.
Chi è?
Non ha nome, il suo numero non compare sull’elenco telefonico, ma è nella mente di ogni figlio che abbia cercato di farla franca usandola come estrema risorsa. Continua a leggere



Tutto è bene quel che finisce bene… Ma che spavento!

Per una serie assurda di coincidenze ieri Marco è rimasto da solo fuori dalla scuola.

Girovagava nel piazzale alla ricerca della tata o di qualcuno per portarlo in palestra.
Ma non c’era nessuno.

E allora, preso dallo sconforto, ha cominciato a piangere. La mamma di un suo amichetto, fermatasi lì per puro caso, l’ha visto, l’ha coccolato, l’ha tranquillizzato e ha cominciato a fare un giro di telefonate.

Ma il mio cellulare, pur sembrando perfettamente funzionante, era fuori campo, comunque non riceveva le chiamate. Non era mai successo prima!

Sigh! Che sfiga assurda. Continua a leggere



Siamo tutte Wonder Woman

Alla migliore amica della mia collega è nato un bimbo: Pietro.
La sua mamma andava in classe con lei, erano amiche di banco. E non l’ho mai vista agitata e in pensiero per una panza come in questo periodo. Neanche fosse la sua!
Ieri finalmente è arrivato: un fagottino di quasi tre chili e duecento grammi.
La sua mamma, almeno dalla foto che ho visto, sta bene ed ha uno sguardo radioso, felice e sereno.

La mia collega? Spaventata!

Spaventata dal racconto del parto, dall’idea del dolore e dai doveri e dalle responsabilità di mamma.

“Io no, non sarei in grado!”, mi ha detto.

“Io no cosa? A fare cosa non saresti in grado?”

“A fare un figlio”, mi ha risposto.

“Che cavolata!!” Continua a leggere



Ma che mi lamento a fare…

“La verità è che tu non hai spunti. In questa casa non succede mai nulla di rilevante. Cosa vuoi raccontare: che nei weekend stiri? Che non hai hobbies se non stirare? A parte la casa, il lavoro e i figli cos’altro fai?”
Ed io: “E ti sembra poco? Mi riempite la vita e le giornate più di quanto credi!”

“Sì, immagino. Ma la tua vita, come la mia, è piena di impegni, di doveri, doveri, doveri e di cose da fare. E se avanza qualche minuto lo si dedica completamente ai bambini. A te quanti secondi dedichi al giorno?
Che hobbies hai? Da quanto tempo non leggi un libro per adulti? Insomma, secondo me, se vuoi rinvigorire il blog o ti inventi le storie da scrivere, o di spunti ne hai ben pochi. Non hai una vita sociale piena, non vai mai a fare la colazione con le amiche, un brunch o un lunch”.

“Scusa, ribatto, ma proprio non sto capendo dove vuoi andare a parare con questo discorso. Non capisco se mi stai riempendo di complimenti, dipingendomi come l’angelo del focolare, o se mi stai denigrando, descrivendomi come una persona priva di interessi”. Delle due, una!

Così mio marito in un piovoso pomeriggio domenicale. Continua a leggere