La balbuzie e tic correlati

E’ davvero con piacere che do il benvenuto su questo Blog alla dottoressa Dora Siervo, psicoterapeuta che si occupa di disagio psicologico e, in particolar modo, di tematiche inerenti alla psicosomatica.
La dott.ssa Dora Siervo, insieme alla dott.ssa Francesca Santarelli ci aiuteranno ad affrontare meglio e ad approfondire alcuni temi che per noi genitori, spesso, sono fonte di preoccupazione.
Oggi in particolare la dott. Siervo affronterà un tema caro e molti: la balbuzie e i tic correlati.
Ecco cosa ci dice in merito: Continua a leggere

Quando la parola si interrompe: la balbuzie

Ci sono bambini che da un giorno all’altro cominciano a balbettare. Non riescono più ad avere un dialogo fluente e per questo si sentono mortificati.
Che fare? Far finta di niente? Oppure è meglio parlarne con il bambino? E quando è il caso di rivolgersi ad uno specialista?
A tutte queste domande oggi risponde la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Ecco cosa ci dice al riguardo:
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Ma-ma-ma-mamma, vie-vie-vie-vieni: il bimbo balbetta? Il logopedista risponde

Oggi, 6 marzo, è la giornata europea della logopedia. E tra grandi e piccini sono quasi un milione gli italiani che balbettano. Così, per aiutare chi ha difficoltà a “liberare le parole”, scendono in campo i logopedisti con un filo diretto no-stop con i cittadini: fino a venerdì 9 marzo sarà possibile contattare un esperto della Federazione logopedisti italiani (Fli) al numero telefonico 049-8647936 o all’indirizzo e-mail info@fli.it, per ottenere immediatamente notizie sul disturbo, consigli qualificati e il riferimento dell’esperto logopedista più vicino a casa.
Sul sito www.fli.it, inoltre, è attiva una pagina dedicata a chi tartaglia.

“La balbuzie – spiega in una nota la presidente Fli, Tiziana Rossetto – è un disordine evolutivo del linguaggio che impedisce di parlare in modo fluido. Di solito si manifesta nei bambini tra i 3 e i 5 anni e, se non curata in modo adeguato, può raggiungere l’età adulta.
Ripetizioni e prolungamenti di suoni, sillabe o parole, così come esitazioni e blocchi di silenzio, sono i principali sintomi. Si tratta di disfluenze involontarie, di cui il balbuziente è consapevole, ma che non e’ sempre in grado di controllare”. Continua a leggere