Appuntamento da non perdere: la presentazione del libro Mamme no panic!

Vi avevo parlato di questo libro già qualche settimana fa: “Mamme No panic”, scritto a quattro mani dalla nostra psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, e da Giuliana Arena, la blogger di MammeaMilano.
Domani, mercoledì 25 novembre, alle 18:30 ci sarà l’aperitivo con le autrici!

Dove? Alla Mondadori Megastore in via San Pietro all’Orto 11 a Milano.

Appuntamento da non perdere!

Io ci sarò e probabilmente porterò anche Marco e Luca!

Ci si vede domani 🙂

 

appuntamento

“Promessa Mantenuta”, il social reality che fa felice le mamme!

kinder
Quando ho letto di questa iniziativa ho pensato: “21 giorni per creare una bella abitudine. Magari! Se poi la bella abitudine è aiutare la mamma, sollevandola da uno dei compiti che lei svolge quotidianamente a casa per la famiglia, ancora meglio! Come dire: musica per le mie orecchie!”

Il progetto si chiama “Promessa Mantenuta” e a promuoverlo è Kinder Cereali.
L’obiettivo è nobile: dare una risposta concreta ai bisogni delle mamme, sensibilizzando la famiglia e la società tutta, a fare altrettanto.

In che modo? Stimolando piccoli contributi personali da parte dei papà e dei figli, che possono contribuire ad alleggerire la giornata delle loro mamme, ringraziandole per tutto quello che fanno.

Effettivamente ognuno di noi potrebbe farlo! E so per certo che molte di voi già lo fanno assegnando ai bambini dei piccoli compiti come apparecchiare la tavola, sistemare i tovaglioli, portare il pane, oppure sparecchiare… O rifare il letto al mattino prima di andare a scuola, piegare il pigiama.

Piccoli gesti che possono far comprendere anche ai piccoli, già da piccoli, che ci sono gesti e parole che hanno un significato profondo e importante come “grazie” e “collaborare”. Continua a leggere



Come prepararsi a diventare mamme

neonato
Come ci si può preparare a diventare mamme?

Secondo me nessuna di noi arriva veramente preparata al grande evento.
Ognuna fantastica, immagina, pensa…
Ma poi il giorno che si ritrova con il fagottino tra le mani, non sa neppure come prenderlo tra le braccia!

Ricordo quando è nato Marco. Vedevo le puericultrici dell’ospedale che prendevano i bambini come se fossero bambolotti, li lavavano con mano ferma, decisa. Li vestivano in un batter d’occhi.
Io ero lì e mi sentivo la mamma più imbranata di tutte.
Mi chiedevo: che si fa con il cordone ombelicale? Come si cambia il pannolino ad un neonato? E come si infilano le tutine senza rompergli il braccio?
Mille dubbi, mille ansie…
Marco mi sembrava così piccolo, gracile, esile e delicato che avevo paura anche a cambiarlo!

Poi con l’esperienza… ho imparato! Almeno a cambiare il pannolino 😉
Ma ogni giorno, anche adesso che sono più grandicelli, c’è una sfida diversa. E ogni volta mi assalgono gli stessi dubbi e le stesse domande: sto facendo veramente la cosa giusta?

Ho girato la domanda iniziale alla nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli: ci si può preparare veramente a diventare mamme?

Ecco la sua risposta:

 

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Le 10 cose che una mamma che deve lottare in Tin dovrebbe sapere

Oggi è la Giornata Mondiale del Neonato Pretermine. Nel mondo un bambino su 10 nasce prematuro, ossia viene al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale. In Italia, invece, nascono ogni anno circa 40mila bimbi pretermine. Chi non ha vissuto in prima persona questa esperienza difficilmente può comprenderne appieno stati d’animo, ansie, speranze, paure e timori. Giuliana Arena, la blogger di Mamme a Milano, nonché autrice del libro Mamme No Panic, invece la Tin l’ha vissuta in prima persona con il suo secondogenito. E lei, proprio perché ci è passata, sa perfettamente come ci si sente e ha scritto… Continua a leggere


Come scrive chi è abitudinario, quasi maniacale?

scrittura
Avete mai conosciuto una persona fin troppo ordinata, abitudinaria fino all’inverosimile, quasi maniacale?
Oggi la nostra grafologa Candida Livatino ci farà vedere come può essere la scrittura di una persona che ha queste caratteristiche!

Se riconoscete questa grafia, fate attenzione: è una persona rigida anche negli affetti!

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Educare le emozioni: il più grande investimento di crescita che potete fare sui vostri figli!

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Oggi con la psicologa amica, la dottoressa Santarelli, parliamo di emozioni.
Quante volte vi è capitato di sentir dire a vostro figlio “Mamma ho paura”, oppure “Mi batte forte il cuore”?.
Sono emozioni, un bagaglio di sentimenti di stati d’animo a volte positivi, a volte negativi, che i piccoli devono imparare a gestire.
Ma come? E noi come possiamo aiutarli?
Ecco cosa ci consiglia Francesca Santarelli: Continua a leggere



Di chi ti puoi fidare? La risposta nella grafia

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Quante volte, pensando a colleghi o ad amici vi siete chiesti: “Mi posso fidare di questa persona?”
E’ difficile dare fiducia a chi magari non si conosce bene.

Ma c’è un modo per capire se la persona che abbiamo di fronte è affidabile: osservare la sua grafia.

Cercate il carattere della “dritta” e andrete sul sicuro, parola di grafologa!

Candida Livatino ci spiega bene cosa guardare nella scrittura:

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Perché il bambino piccolo dice sempre “E’ mio”?

palla“MMio” “E’ Mio”

Intorno ai due anni i bambini hanno due espressioni tipiche, due rispostine corte corte, che spesso fanno impazzire mamma e papà: “No!” e “E’ mio!”.
Per ogni cosa e in ogni circostanza c’è un bel “NO” e un “E’ mio”.

Ma come bisogna reagire? Accontentarli?
E se c’è un fratellino o una sorellina un po’ più grande è giusto che ceda il proprio giochino accontentando così il più piccolo? O è meglio far capire subito all’ultimo arrivato che non è proprio tutto suo?

Ci dà tutte le risposte la psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli: Continua a leggere



Quanta acqua devono bere i bambini ogni giorno?

gocciaI bambini corrono, sudano, sono tutto il giorno in movimento.
Spesso però si dimenticano di bere. Eppure l’acqua è vita.

Basti pensare che siamo fatti per il 70% di acqua e che una disidratazione del 2% può aver effetti negativi sulle capacità di concentrazione e quindi sul rendimento scolastico.

Addirittura un calo di acqua del 5% del nostro peso può avere effetti negativi sulle performance fisiche!

Allora, quanta acqua devono bere i nostri figli per stare bene? Almeno 8 bicchieri al giorno.

Vi consiglio di leggere questo articolo scritto da Marta Ferrari sul blog Family Life