Crescere brucia energie, tante energie. E questo lo si sa.
E un bambino in età pre-scolare, soprattutto nella prima infanzia quando lo sviluppo è molto rapido, ha bisogno di una quantità adeguata di calorie.
Per questo a tavola fa il ‘pieno’ di energie attraverso i macronutrienti che sono i grassi, i carboidrati e le proteine. Ma “occorre limitare l’eccessiva assunzione di grassi e zuccheri sin dalle prime età”.
Sulle nostre tavole ci sono troppe proteine. Dovremmo invece seguire una alimentazione più varia. Parola dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità.
Nei Paesi sviluppati, secondo uno studio della Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn), ”si riscontra una eccessiva assunzione proteica, quando un’alimentazione corretta deve seguire il principio della varietà”.
Il cibo normalmente consumato dalla famiglie occidentali “contiene – precisa Bcfn – una quantità di proteine mediamente pari a 3-4 volte il livello ritenuto adeguato a soddisfare i fabbisogni in età pre-scolare e scolare. Mentre spetta ai carboidrati il compito di fornire energia a tutti i tessuti del corpo umano. Accanto ai principali macronutrienti, gli elementi essenziali di una corretta alimentazione per i bambini sono le vitamine e i minerali”.
Anche gli importanti cambiamenti fisici indotti dalla pubertà richiedono una dieta per gli adolescenti ricca di nutrienti, vitamine, sali minerali, fibre e acqua. E per la diffusa anemia (American Academy of Pediatrics, 1999) è “importante incrementare il consumo di alimenti ricchi di ferro, come le carni magre, il pesce, i legumi, i vegetali, le noci, i cereali”.
Tre sono i fattori critici: regime alimentare non salutare; stile di vita sedentario; mancato controllo fattori di rischio anche tramite controllo periodico del peso dal pediatra.
Nella crescita, che è un processo continuo, concludono gli esperti del Bcfn, “è stata dimostrata l’esistenza di una forte relazione tra alimentazione scorretta, eccessivo peso corporeo, e incremento del rischio di contrarre malattie cronica.
Tuttavia, mentre per l’adulto vi è maggiore coscienza di tale relazione, per il bambino e il giovane si continua a non riconoscere l’importanza determinante dell’alimentazione nella prevenzione di molte malattie”.
Effettivamente, lo ammetto, questo studio non mi ha illuminata particolarmente. Queste cose, in fondo, tutte le mamme e i papà le conoscono già.
Allora perché questo post? Perché repetita, ogni tanto, iuvant.
Ripetere la lezione rinfresca la memoria… e con questo caldo… serve!