Voi sapete che esiste la porcellana fredda?
Io fino a sabato scorso no! Non ne conoscevo l’esistenza.
Poi nel weekend siamo andati ad una fiera di prodotti artigianali a Novegro, vicino Milano.
Ci siamo avvicinati ad un banco attratti dai colori e dalle forme degli oggetti esposti. C’era una ragazza che stava tenendo un mini corso di porcellana fredda.
Stava insegnando a due signore a realizzare un Babbo Natale.
La porcellana fredda sembra pongo, una pasta che si modella con le mani. Ma bisogna avere delle accortezze, perché se si raffredda si indurisce e poi non si può più lavorare.
Marco e Luca erano attratti da questo tipo di lavorazione e hanno cominciato a fare un sacco di domande alla ragazza. Le due signore che stavano facendo il corso però erano abbastanza infastidite dalla loro presenza.
Ma fare come ad allontanarli?
Nello stesso stand c’erano altre signore che stavano lavorando la pasta di zucchero. Ho chiesto se facevano dei laboratori per bambini di cake design.
Detto fatto. Marco e Luca si sono seduti e hanno cominciato a lavorare. Due minuti dopo altre tre bambine si sono unite al tavolo.
Intanto io continuavo a sbirciare le signore alle prese con i Babbo Natale e ho anche conosciuto un altro gruppetto di artiste che stavano realizzando delle stelle di Natale con la pasta di zucchero.
Chiacchierando, chiacchierando, mi hanno raccontato che fanno tutte parte di una associazione No Profit che si chiama Food & Cake Design Associazione Artisti Italiani. Una realtà abbastanza giovane (è stata costituita il 3 giugno scorso). Ma vi assicuro che hanno entusiasmo da vendere!
Il risultato è stato entusiasmante.
Non solo il Babbo Natale (che potete vedere in foto) ma anche i biscotti con i pinguini realizzati da Marco e Luca.
La signora che teneva il corso mi ha detto: “Suo figlio è molto portato per questi lavori. Ha una bella manualità!”
Si riferiva a Marco. Ed effettivamente è stato l’unico bambino a fare tutto completamente da solo! Era super orgoglioso del complimento (e non posso negarlo… pure io :))
Luca invece si distraeva in continuazione. Spiava i lavori degli altri… Chiacchierava con le bambine….
Purtroppo non ho visto la stella di Natale finita. Per farla ci vuole veramente tantissimo tempo. Ogni foglia va lavorata singolarmente, fatta asciugare, poi colorata ed infine assemblata. Chi ha il coraggio di mangiare queste opere d’arte?
Presi dall’entusiasmo abbiamo comprato un panetto di pasta di mais per fare anche noi a casa delle piccole “meraviglie” in porcellana fredda.
Ieri mattina abbiamo provato a colorare la pasta (che di base è bianca) con i colori acrilici.
Io volevo riprodurre il Babbo Natale. Ma non sono riuscita a fare il rosso brillante. Dopo aver consumato quasi mezzo tubetto di colore rosso avevo in mano la pasta di colore rosa. Ho aggiunto un po’ di nero, un po’ di giallo e di arancione. Alla fine la pasta era diventata viola!
Ahhhhhrgggg!
Allora ho deciso di fare il pinguino.
Marco e Luca, invece, volevano fare il pupazzo di neve.
Dopo due ore… i nostri tre quasi capolavori erano pronti.
Che ne dite del risultato?
Per essere la prima volta… io mi ritengo abbastanza soddisfatta. 😉
Io: “Luca, perché il tuo pupazzo di neve non è tondo?”
Lui: “Mamma, questo è quel pupazzo di neve che fai quando nevica. Ed è bellissimo. Poi dopo qualche giorno comincia a sciogliersi, si sporca un po’ e diventa così!”
Effettivamente il discorso non fa una piega 😉
Chissà se nelle prossime fiere che visiteremo incroceremo ancora queste artiste di Food & Cake Design. Mi piacerebbe molto!
Intanto tra i mille sogni nel cassetto e richieste da fare a Babbo Natale aggiungo anche un piccolo corso di porcellana fredda e uno di cake design! 🙂
Ecco qualche immagine del laboratorio di cake design: