Elogi e complimenti: quando fanno bene e quando creano piccoli narcisisti onnipotenti!

mamma_figlio“Bravo. Sei un campione!”
Fa piacere a noi, fa piacere anche a loro, ai nostri figli, soprattutto se a fare i complimenti sono i genitori.
Ma quando è utili elogiare i propri figli e quando, invece, si rischia di creare piccoli narcisisti onnipotenti.

Di questo oggi ci parla la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci dice:


“Lo dice l’intuito dei genitori e lo confermano le ricerche: lodare il nostro bambino è importante.

Elogiarlo quando ottiene un risultato, ma anche incoraggiarlo nelle prime “prove” di autonomia, lo aiuta a crescere: sia per quanto riguarda lo slancio verso apprendimento, sia per la costruzione della sua autostima.

Il bimbo deve percepire che mamma e papà apprezzano il suo sforzo, e non sono solo interessati alla performance. La lode è premiante e rafforzativa perche il genitore riconosce i meriti del figlio e l’impegno speso per ottenere un risultato.

Il piccolo deve sentire che l’adulto si immedesima nei suoi stati d’animo: è così che si rafforza l’autostima!

Una lode al momento giusto è indizio di una relazione in cui c’è un autentica condivisione. Non bisogna limitarsi è un generico: “Ah, bravo!”, ma insistere sulle energie profuse per cogliere un obiettivo. Se si tratta di un’attività in  cui il piccolo si è cimentato mettendo a frutto le sue risorse, privilegiamo le lodi del tipo “Bravissimo, come ti sei impegnato!”.

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Dott.ssa Francesca Santarelli

Se il bimbo metabolizzerà il concetto di impegno, si abituerà presto anche al pensiero che, se fallisce una volta, può comunque riprovarci. E che nulla arriva per caso! Così, il bambino si allenerà a sopportare anche la frustrazione, senza illudersi che sia possibile ottenere “tutto e subito”.

Una ricerca interessante che ho letto recentemente su una rivista, conferma l’importanza di lodi mirate e ha dimostrato la correlazione che poi si creerà tra il bambino e la sua autostima. Questa ricerca ha analizzato il comportamento di 50 bambini da 1 a 3 anni sottoposti ai elogi di tre diversi tipi. Nel primo caso, le lodi erano relative ai compiti svolti (“bravo, ti sei sforzato per ottenere questo risultato!” Quelli del secondo, riguardavano le qualità del bambino (“bravo, sei davvero intelligente!”) e quelli del terzo erano più generiche (“grande!”).

I ricercatori hanno osservato che i bambini che ricevevano lodi del primo tipo, con la crescita, maturavano la tendenza a impegnarsi e sforzarsi per raggiungere un obiettivo, più dei coetanei che avevano ricevuto lodi di altro genere. Ecco perché è importante, nel lodare il nostro cucciolo, sottolineare l’impegno e l’energia che ci ha messo nel raggiungimento di uno scopo.

Questa è una strada che facilita sicuramente la costruzione quotidiana di una buona autonomia e autostima personale. Dobbiamo certo stare attenti a far sì che ciò non diventi una modalità quotidiana applicata per ogni minima attività. Bisogna cioè calibrare le situazioni con l’attività svolta del bambino in modo da non correre il rischio di creare piccoli narcisisti onnipotenti!

Un altro aspetto da sottolineare riguardo l’importanza degli elogi, è che favoriscono anche la maturazione dell’autostima fin da quando il bambino ha già pochi mesi (anche il neonato infatti, percepisce la modulazione della voce del genitore), ma diventano imprescindibili versi tre anni, con le prime amicizie.

In questo periodo, il bimbo si trova a sperimentare anche i suoi primi distacchi con ingresso all’asilo. Dicendogli “sei stato bravo ad affrontare questa nuova avventura” ad esempio, gli comunichiamo che può farcela e lo rassicuriamo sul fatto che anche noi viviamo la separazione con serenità. I genitori devono dare il buon esempio, tenendo sotto controllo le proprie ansie da distacco e stando attento non trasmetterlo al piccolo.

D’altra parte, non è opportuno, però, nemmeno lodare eccessivamente il bambino: se inizia ad aspettarsi parole di elogio per ogni azione, anche quelle banali come mettere a posto i suoi giochi, mangiare e stare seduto a tavola i pasti, il genitore rischia di perdere il suo ruolo di educatore, che dà un significato autentico alle tappe di crescita. Il cervello del bambino, infatti, si sviluppa in un arco di tempo molto lungo, in cui è suscettibile di modificazioni rilevanti, in base gli esempi e agli stimoli proposti da mamma, papà e poi da altre figure di riferimento, quasi nonni, tate e insegnanti.

Anche i rimproveri poi, non devono mancare: il bimbo ha bisogno di regole e contenimento. Certo, i richiami devono essere pacati e trasmettere l’immagine di un genitore risoluto, ma anche paziente coerente: meglio evitare di farli in pubblico e a voce alta. Bisogna motivargli il rimprovero, ma stare attenti a non iper argomentarlo, spiegandogli, fin nel dettaglio perché secondo noi, ha sbagliato. Altrimenti, c’è rischio che il bambino percepisca un disagio del genitore nel dare conto del suo dissenso;  alla critica, occorrerebbe infine, affiancare sempre una proposta di un modello positivo a cui ispirarsi, possibilmente, se questo modello fossimo noi, sarebbe il massimo agli occhi di nostro figlio!

Lo so che tante teorie non sempre si sposano con la praticità e soprattutto l’emotività che ci scatenano i nostri figlio ogni giorno, ma come sempre, vi invito a prenderne spunto, e a fare del vostro meglio!”

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio:  www.studiosantarellidecarolis.com 

65 risposte a “Elogi e complimenti: quando fanno bene e quando creano piccoli narcisisti onnipotenti!

  1. @Carmela: conosco la realtà canadese.
    Io avevo il visto come studente e neanche volontariato mi hanno fatto fare! Lo volevo fare per affrontare situazioni diverse e migliorare la lingua, ma non c’è stato verso, questa è la legge e viene
    applicata alle lettera senza se e senza ma.
    All’epoca anche mio padre ha dovuto dimostrare che mai sarei stata per loro un peso economico e
    che lui sarebbe intervenuto immediatamente all’occorrenza.

    Anche io penso che tutto parte dalla classe politica.

    Ti faccio un piccolo esempio, spero di far capire il mio pensiero in generale:
    mio padre ha un paio di case affittate a rumeni. Ho conosciuto la popolazione rumena e non posso fare altro che parlare bene di loro. La mia singola esperienza con loro è solo positiva.
    Ma guando sento che tantissimi criminali rumeni vengono a rubare nel nostro paese perchè da noi non rischiano nulla e a casa loro per lo stesso reato si prendono qualche anno di prigione beh, non hai idea di quanto mi faccia star male, io non ci sto!
    E questo, anche se non conta niente, non vale niente lo voglio urlare!

  2. @Giochi76
    Non poteri essere più d’accordo con te per quanto riguarda i nostri figli, purtroppo per me è un nervo scoperto. Mio figlio sta per partire per lavoro (in Italia non c’è futuro per lui) per il Canada. Lo stato canadese gli ha concesso il permesso di soggiorno e ti dico come:
    – Hanno voluto una somma di denaro in dollari equivalente al costo del biglietto di ritorno, nel caso in cui perdesse il lavoro e venisse rimpatriato. così loro sono coperti.
    – una polizza assicurativa per infortuni e malattia.
    – vari certificati, carica penali…buona condotta….non so neanche come si chiamano… comunque lui è pulito mai fatto niente, tradotti e giurati (sono tanti soldi)
    ed ho pensato oh guarda proprio come da noi e mi sono girate! e Non poco!
    Ma non me la prendo con gli immigrati, ma con lo schifo della classe politica che ci governa. Stanno mangiandosi l’Italia, non curandosi dei cittadini e favorendo la fuga dei cervelli all’estero, come per mio figlio.
    in un altro commento ho detto che la priorità è salvare questa gente e poi cercare con il buon senso di tutti, cercando di non lucrare anche su questi poveretti, le soluzioni. Non ho mai detto che la soluzione sia farli rimanere qui. Qui possono restare chi ha un lavoro regolare, prendiamo esempio dal Canada, quindi non voglio più lavoratori in nero (ma questo si sa fa tanto comodo ai datori di lavoro disonesti). Chi ha i requisiti, accetta le nostre regole e si adegua alla nostra ospitalità può rimanere.
    Qui credo sia passato il messaggio che li vorrei tutti qui. Non è così. Regolamentare chi vuole rimanere.
    Buona giornata a tutti.

  3. Giochi76 sottoscrivo in pieno tutto quelloc he hai scritto come x Marco, tutto il resto è avere non le fette di salame sugli occhi ma proprio intero salumificio!

  4. @Carmela: Io potrei essere d’accordo con te sul fatto che è gente disperata che scappa dalla guerra e dalla fame ma ti faccio una domanda. Se tu fossi senza lavoro e tuo marito anche avesse perso il lavoro e foste quindi alla disperazione (e ti assicuro che in Italia sono ormai tantissime le famiglie ridotte così)dovendo dare da mangiare ai tuoi figli e vedessi queste persone che se ne stanno in qualche centro di accoglienza tutto il giorno a far niente, a giocare a pallone (e li ho visti cn i miei occhi) e lo Stato li stipendia e gli da da mangiare, non ti girerebbero le cosiddette? Io penso che un paese civile e democratico come dovrebbe essere il nostro, dovrebbe prima di tutto tutelare il suo popolo così come avviene in qualsiasi altro paese del mondo. Inoltre sono persone di cui non conosciamo nulla, molti anzi moltissimi scappano e non si sa dove vanno a finire, chi ci assicura che tra di loro non ci sia qualche estremista pronto a farsi saltare in aria? I musulmani, in nome del loro Dio, sono capaci di qualsiasi cosa. Vi faccio un’altra domanda. Mia figlia ha frequentato la prima elementare in una scuola non del nostro paese ma di un paese vicino, abbiamo deciso di mandarla lì xkè aveva già frequentato l’asilo, non sono tanti bambini e ci piaceva di più, è veramente ancora una bella realtà. La classe 1° della scuola che avrebbe dovuto frequentare lei in quanto residente era composta da 13 bambini di cui 8 figli di extracomunitari magrebini, vi sembra una classe equilibrata? A me x niente sotto diversi punti di vista. Il risultato è che x il prossimo anno hanno avuto difficoltà a fare la 1° xkè nessuno voleva più iscrivere i propri figli in quella scuola. Io tutto questo non lo chiamo razzismo, lo chiamo buonsenso di voler garantire la giusta istruzione ai nostri figli, di poterli vedere recitare nel presepe a Natale, di poter vedere il crocifisso appeso nelle loro classi (visto che si è parlato di Dio)….se siamo tutti d’accordo sul fatto che amiamo il nostro paese allora dobbiamo difenderlo… daltronde la storia ci insegna che i nostri nonni e i nostri bis nonni hanno dato la vita per la patria e ne hanno difeso i confini respingendo chi voleva venire a comandare a casa nostra… anche questa ormai è una guerra, un’invasione e allora io credo che bisogrerebbe aprire gli occhi se vogliamo un futuro x i nostri figli e lasciare da parte il buonismo che non ci porta da nessuna parte….

  5. Buongiorno a tutti.
    @Marco. Ho un mal di testa da paura, ma cercherò di risponderle.
    Per me la frase che ho citato è valida sempre in ogni tempo, è indice di civiltà. Non esisto solo io e il mio pensiero.
    Una ragazza italiana che si converte all’isis non mi sembra normale, come a lei. Ha grossi problemi e se non era l’isis avrebbe abbracciato qualche setta o avrebbe fatto una strage. Io la vedo come una persona disturbata.
    Gesù Cristo mi dice di portare la sua benedizione a chiunque, ma dice anche se non la accettano “scuotete la terra dei vostri sandali e tornate indietro. Vuol dire se non la accettano riportatevi indietro la vostra benedizione che rimarrà a noi. Se dovessi trovarmi in uno scontro finale, io ho il dovere di preservare la mia vita, che per noi cristiani è sacra, anche uccidendo, Devo tentare fino alla fine di non uccidere, ma ripeto per preservare la vita, posso. E non è il mio pensiero. Catechismo della Chiesa Cattolica.
    Lei continua a darmi della comunista. Non lo sono, e per quanto non mi siano particolarmente simpatici le devo dire che l’ultimo commento poteva tenerselo per lei. Generalizza troppo. le devo ricordare che fino a qualche anno fa era in vigore da noi il delitto d’onore. era giusto? No, l’abbiamo abrogato, ci siamo …vogliamo dire…evoluti? Certamente quando i nostri nonni emigravano verso paesi più evoluti di noi li hanno additati come persone violente. A noi Italiani ci chiamano mafiosi. Io non lo sono, lei? Essere italiano fa di lei un mafioso? Penso proprio di no.
    Riguardo alle pratiche barbare alle loro donne e bambine, qualcosa si sta muovendo, proprio nei loro paesi, per mano proprio delle donne, io personalmente mi batterò per loro, anche nel mio piccolo. Facciamolo tutti, aiutiamo queste donne che si ribellano, perché possano diventare persone evolute e con diritti. Non lasciamole sole.
    La pratica della lapidazione era messa in atto tramite la legge di Mosè. Si gli ebrei lapidavano le adultere. E’ arrivato Gesù Cristo ed ha detto “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, lasciarono tutti la loro pietra per terra e tornarono alle loro case.
    Insegniamo loro, non l’amore del nostro Dio, non vogliono essere convertiti, sono liberi di scegliersi la religione, ma il rispetto per l’altro, e non solo additandoli come esseri inferiori.
    Una volta parlando con un francese, mi disse che ammirava le belle donne italiane, ma aveva pena per loro. chiesi spiegazioni. In base a sue esperienze, lui e molte persone francesi disprezzavano i padri italiani, perché stuprano le loro figlie. Convinto che fosse una pratica abituale nelle nostre famiglie. Pensi un po’! Mio padre non ha fatto niente del genere, anzi talmente riservato che si lascerebbe scoppiare la vescica pur di non essere aiutato da me. quel signore generalizza troppo. Lei è Italiano, non credo le farebbe piacere essere considerato … stupratore…o mafioso…o violento. alcuni Italiani lo sono, ne sentiamo tutti i giorni al tg, ma non siamo tutti così! E loro non sono tutti terroristi.
    La mia esperienza con il caro Marco non è stata positiva, ma non vado dicendo che tutti quelli di destra sono drogati o violenti. Io non generalizzo mai. se voglio cazzeggiare con le amiche lo faccio, prendiamo in giro i mariti per i loro difetti generalizzando, ma ripeto solo per cazzeggiare, so benissimo che pregi e difetti fanno parte di noi.
    Credo che abbiamo esaurito i nostri scambi, ci siamo detti come la pensiamo e non aggiungerei altro, sarebbe una discussione sterile, e la nostra amica Maria ha già avuto tanta pazienza a pubblicare i nostri commenti che sono ampiamente fuori tema con l’articolo.
    Scusate se ci sono errori o se qualche frase non fila, il mal di testa è tremendo.
    Buona giornata a tutti.

  6. Buonasera.
    @ Carmela.
    Cara sig.ra, Voltaire ha avuto la fortuna di vivere in un periodo non certo simile a questo e certi pensieri, andavano giusto bene per i tempi in cui ha vissuto. Stiamo attraversando uno dei periodi più difficili, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e nemmeno ce ne accorgiamo. O meglio, fingiamo di non accorgerci di quello che stà succedendo. Il suo commento sarebbe in parte condivisibile se alla luce dei fatti, le cose andassero diversamente. Vorrei portarle ad esempio quella ragazza che ieri è stata arrestata con tutta la sua famiglia, per aver inneggiato al terrorismo islamico, pronta a partire per la Siria e unirsi ai terroristi dell’Isis. Stiamo parlando di una ragazza Italiana, convertita all’Islam che ha giurato vendetta verso il suo paese e verso gli Italiani. Carmela, se tutto questo le sembra normale, dovrei incominciare a preoccuparmi. Non crede ? se con la manipolazione psicologica, questi esseri riescono a sconvolgere una ragazza e arrivano a ridurle il cervello in pappa, penso che esista un buon motivo per incominciare a preoccuparsi. Lei parla di Gesù Cristo e cita una sua frase. Fino a qui, va tutto bene, nulla da rimproverarle. La mia domanda sorge spontanea. Come fanno due persone ad amarsi, se una delle due, vuole uccidere l’altra ? nemmeno il mago Silvan, riuscirebbe a rispondere. Lei non dovrebbe supporre. Io sono migliore di loro e sotto tutti gli aspetti. Non riduco in schiavitù mia moglie, non la picchio se non vuole fare sesso con me, non le proibisco di parlare con altri uomini, non lapido una donna, dopo che è stata violentata, non taglio la testa ai bambini, solo perchè non si piegano al mio volere, non infibulo una bambina in modo che da grande non possa avere un orgasmo. Posso andare avanti ancora per molto ma, preferisco fermarmi qui. Ecco perchè, io sono migliore di loro. E se un giorno, questi esseri avariati dovessero prevalere nei nostri confronti, questo è solo una parte che dovrebbero subire dìle donne Cristiane. Cara Carmela, questo non è un gioco al videogame, che una volta finito si può resettare. Questa è pura e semplice realtà quotidiana. Oggi, approdano sulle nostre coste e fingono riconoscenza ma, domani sono pronti a farsi saltare in aria, all’interno di un Centro Commerciale. Se non riesce a vedere queste cose, cosa posso dirle. Nulla. auguro solo buona fortuna. Mi auguro che l’esperienza con il suo Marco, sia stata positiva. Noi uomini di estrema destra, non li mangiamo i bambini. A differenza di qualcun altro. Un abbraccio.
    Cordialmente.

  7. Buonasera.
    @ ginger70.
    Mia cara, purtroppo non c’è nulla e nessuno da applaudire. Dobbiamo solo guardarci le spalle e sperare che i nostri figli, non si pieghino a una religione fatta di sopprusi e violenze. Oserei dire che stiamo arrivando alla fatidica, resa dei conti. Oggi nelle grandi città, passeggiando per strada, possiamo venire a contatto con un ipotetico terrorista e per nostra sfortuna, nemmeno ce ne accorgiamo. Siamo ormai, carne da macello. Sappiamo che colpiranno ma, dove e quando chissà. Purtroppo lo Stalinismo ormai radicato in Italia, porterà questo meraviglioso paese, alla resa totale. Solo una cosa li potrà fermare. La volontà degli Italiani e il sacrificio. Un abbraccio.
    Cordialmente

  8. Buonasera.
    @Marco.
    Voltaire diceva: “Non sono d’accordo con la tua opinione, ma darei la vita perché tu possa esprimerla.”
    Siamo su due sponde opposte. E non per pensiero politico, come lei forse suppone, i miei trascorsi giovanili con un ragazzo di nome Marco, (caspita ma siete tutti uguali? Non si preoccupi non è lei, ha detto la sua età e non ci siamo) hanno ancora lasciato sbiadite radici.
    Io credo in Gesù Cristo che mi ha detto: Amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi. Ha dato la vita per me, per lei e per tutti. E questo mi fa considerare tutti gli abitanti di questo mondo miei fratelli. Lei li considera esseri umani, ma non certo come noi. Perché lei dovrebbe essere, suppongo, migliore di loro?
    Racconto solo questo e poi smetto, perché ho letto tutti i commenti e si è detto tutto, potrei dire le stesse cose e lei rispondermi con le stesse che ha detto nei commenti precedenti.
    Avevo uno zio che ragionava esattamente come lei, anzi no forse peggio, li avrebbe ammazzati tutti! tutta una vita sempre così, non ha mai spostato di una virgola il suo pensiero. Aveva 85 anni quando fu colpito da un ictus, quasi del tutto paralizzato. Ricoverato al Santo Spirito di Roma, è capitato vicino ad un musulmano, osservante, che la mattina e il pomeriggio faceva le sue preghiere per terra sul suo tappeto. La notte aveva sete, chiedeva e nessuno dei pazienti si adoperava per dargli un goccio d’acqua. Il musulmano tutte le notti gli dava da bere,(il giorno ci pensava la moglie) lo aiutava anche in altre cose. Quando siamo andati a trovarlo, un parente conoscendolo gli diceva: Mi dispiace sei capitato proprio vicino. e lui facendosi capire a fatica :”Lui è mio fratello”.
    Buona serata a tutti.

  9. Buonasera.
    @ Carmela.
    Cara sig.ra, il fatto che freguenti il blog della sig.ra Lena Sarcinella, senza dubbio le rende onore. Anche in questo caso, dovremmo renderci conto di come le nostre istituzioni, abbiano abbandonato il mondo dei disabili. Sempre a favore degli imigrati. Sono d’accordo con lei quando afferma che farli annegare non è certamente la strada giusta. Sono esseri umani, non certo come noi, ma lo sono. Gli Stati Uniti, anni fa hanno affondato un numero imprecisto di barconi provenienti da Cuba ma, stranamente nessuno ha aperto bocca. L’ Australia, noto paese multiraziale, giornalmente rimanda al mittente, cittadini stranieri non graditi. Anche in questo caso, tutto messo a tacere. Perchè ? l’Europa intera ha chiuso le frontiere senza chiedere il permesso a nessuno. Perchè solo l’Italia deve sostenere una vera e propria invasione ? lei porta come esempio il codice di navigazione. Molto semplicemente, io le porto ad esempio le parole scritte sulla nostra Costituzione. Ogni Italiano è obbligato a difendere i confini del paese, in pace e in tempo di guerra. Chi ci stà difendendo da questa “pacifica” invasione ? nessuno. Le dirò di più. Il loro strafottente comportamento verso di noi, si riassume in una sola parola. Razzismo. Se potessero ucciderci tutti, lo farebbero e il loro diabolico progetto è già iniziato da tempo. Basterebbe guardarsi intorno. Purtroppo i soliti buonisti, fingono o fanno finta di non vedere, nel nome di un colore politico di appartenenza. Io non ci stò. Nessuna pietà per gente che vuole stravolgere la vita dei miei figli e la mia. Prima o poi, arriveremo allo scontro fisico e su questo, sono pronto a scommetterci. Solo allora, capiremo di che pasta è fatto l’Italiano. Nessuno e sottolineo nessuno, puo permettersi di venire a comandare in casa mia. Di quello che pensa Mr. Bean & Company, non me ne frega niente. Io amo la Famiglia, la Patria e il Tricolore. Tutto il resto è merce avariata. Mi scuso con la Redazione per il mio sfogo ma, quando ci vuole ci vuole. Cara Carmela, chiedo scusa anche a lei per essere stato sgarbato, ben lontana da me l’idea di offenderla. E’ il sistema che è sbagliato. L’Europa intera lo ha capito da tempo e sono corsi ai ripari. E noi………………………..Buona serata.
    Cordialmente.

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