Le 10 cose da non dire a una mamma che ha avuto un bambino prematuro

prematuroVi è mai capitato di avere una parente o una amica che ha partorito un bambino prematuro?
Un bambino che pesa poco più di mezzo chilo e che, per quanto è piccolo, lo si può tenere su un palmo della mano?
Un bambino aggrappato alla vita da un filo sottile. Un piccolo guerriero che lotta ogni giorno per arrivare al giorno successivo con qualche grammo in più e senza altre complicazioni.
Per i genitori è dura. Non possono fare altro che aspettare e sperare.

Ma è dura anche per chi gli sta vicino o per chi li va a trovare.

Difficile immaginare veramente quello che si prova a stare nella TIN. E’ un mondo a parte.
Si vorrebbero dire delle parole di conforto, di incoraggiamento. Ma quali? Cosa?

Giuliana Arena nel suo blog mammeamilano.blogspot.it suggerisce le 10 cose da non dire a una mamma che ha avuto un bambino prematuro.

E lei lo sa bene perché quella strada l’ha percorsa…

Se leggete il post non saprete le cose che potete dire, ma saprete perfettamente quelle da evitare 😉

 

25 risposte a “Le 10 cose da non dire a una mamma che ha avuto un bambino prematuro

  1. Questa per me è una realtà quasi sconosciuta……..
    solo leggendovi mi rendo conto dei sentimenti che ci sono in ballo.

  2. Io ho partorito mia figlia a 27 sett 485 e vi posso dire che certe frasi bruciano più di un ferro rovente sul cuore ne a me sono arrivati a dirmi fai finta che sei in vacanza xke’ ero a genova al gaslini sul mare in pratica..

  3. Sia io che mio nipote siamo settimini..diversivi eppur simili..l’uno la gioia dell’altro..abbiano una marcia in più ed un rapporto unico ed irriproducibile…

  4. Per me brutta esperienza. Figlia nata prematura a 33 settimane e la gemella deceduta prima di nascere. Diciamo che sono diventata mamma in un modo un pò traumatico. Quanto ho pianto. Il cuore diviso, una appena morta e l altra che lottava di brutto. Strano che non mi sia presa la depressione post partum. ……

  5. Ciao a tutte e grazie per i complimenti (esagerati :)!) al mio blog. Ma certo, Ginger e CriCri, è chiaro che in quelle occasioni è difficile trovare le parole e tutto quello che si dice, lo si dice con le migliori intenzioni…Il mio bambino è nato di 26 settimane e pesava 830 grammi. Io rientro tra i casi fortunati, perché ora il piccolo sta bene. Certo, è stata dura e ne scriverò ancora e ancora perché ho ancora bisogno di “fare la pace” con questa storia. Un abbraccio e grazie a tutte voi e, ovviamente, a Maria!

  6. @Maria: non la conosco ma lo immagino. Adoro il suo modo di scrivere. Da sempre seguo il suo blog anche se non commento mai. Quando per parecchio tempo non pubblicava avevo pensato ad un solito stop che spesso i blogger hanno…invece…quando ha raccontato la vicenda del suo piccolino sono rimasta basita. Allo stesso tempo quando tu avevi postato un articolo sulle mamme canguro sono stata contenta xkè come dice Silvana è una realtà poco conosciuta ai più ma c’è (mi sembra che all’epoca io non commentavo nemmeno qua). Grazie Maria dai sempre degli spunti su cui riflettere.

  7. @Maria:ho letto il post,ed ho risposto… e accidenti,mi vien da piangere se ripenso a Giorgia… Non aggiungo altro,solo un grazie per avere,ancora una volta,fatta presente una realtà a molti sconosciuta.
    Un abbraccio grande grande.

    • @silvana… il tuo GRAZIE lo giro pari pari a Giuliana, che non solo ha scritto il post, ma ha vissuto in prima persona questa esperienza

  8. Mia cugina (nel lontano ’80) è nata di 6 mesi. Io ero troppo piccola per ricordare … mia mamma, però, racconta che in famiglia erano tutti combattuti tra gioia e disperazione …. anche perché mia mamma, che strano il destino, ha partorito mia sorella (a termine) proprio il giorno prima di mia zia ….

  9. Avevo letto il post sul blog di Giuli e onestamente avrei voluto segnalartelo Maria. Mi ha fatto riflettere molto, quindi grazie che lo hai pubblicato tu.
    Io ho avuto amiche con figli nati prematuri xò come dice giustamente Giuli un conto è di 37 settimane un conto di 30/31 non c’è proprio paragone. Anche io mi sentivo inadeguata e non sapevo se le parole che mi uscivano fossero realmente un incoraggiamento o potessero dare fastidio. Mi associo a Ginger, spesso non si fa con cattiveria, almeno io, ma sono frasi spontanee dette realmente per cercare di dare sostegno, ma a questo punto mi vien da dire che dovrebbero non essere esternate o meglio esternate in maniera diversa.

    • @cricri… che bello che segui anche il blog di Giuliana. Lei è una persona veramente speciale! A me piace da matti 🙂

  10. non ho vissuto questa realtà era capitato pero al corso preparto che una delle ragazze come ci chiamavamo noi avesse partorito alla 31 settimana, Vittoria si chiama la bimba uno scricciolo di bimba con una massa di capelli ricci e neri, la prima cosa che le ho detto di istinto è stata ” guarda che pugnetto è una lottatrice e tu devi sostenerla”, ho fatto bene? boh non lo so certo è che poi la bimba è uscita dopo un lungo percorso e adesso è un toro scatenato!! a volte è difficile anche riuscire a dire qualcosa x incoraggiare i fìgenitori ad affrontare questo percorso e spesso escono un po di banalità ma credo e spero sempre dette con amore verso la famiglia!

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