Il bonus di 960 euro annui destinato alle neomamme annunciato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e previsto nella nuova Legge di Stabilità, trova d’accordo i neonatologi italiani della SIN, la Società Italiana di Neonatologia.
Secondo i neonatologi italiani questa è una misura importante in aiuto dei neonati e delle loro famiglie.
“E’ un primo passo concreto per sostenere le famiglie e i nuovi nati su cui non possiamo non essere d’accordo” – afferma il Presidente della SIN Costantino Romagnoli. – “In passato, purtroppo le risorse destinate al miglioramento del servizio sanitario per l’assistenza neonatale, le strutture ospedaliere o l’acquisto di strumenti non sono quasi mai state utilizzate in modo adeguato o sono state spese male, con la complicità della politica. Questo bonus, così com’è successo per il precedente, andrebbe direttamente alle famiglie”.
Il Presidente dei neonatologi italiani, così come i medici che rappresenta, che sono a contatto tutti i giorni con i genitori e raccolgono le loro preoccupazioni, conti alla mano, sa che nei primi mesi di vita le famiglie sono chiamate a spese extra, spesso non deducibili fiscalmente, per la cura e la salute del neonato.
“80-90 euro al mese sono una cifra significativa per una famiglia monoreddito (7-8% dell’entrata mensile) ma anche in cui lavorano entrambi i coniugi, ma con redditi bassi e servono a coprire le spese di acquisto di pannolini o generi di prima necessità, come prodotti per l’alimentazione o la salute. Ci auguriamo che ne possano beneficiare tutti” conclude Romagnoli.
Sicura Silvia? avevo letto la rettifica della legge…
cmq non arriverei al 2015…… oppure vuoi dire che elena non nasce perché vuole il bonus??? 😉
Nives!! ciao!!! tutto bene???? quanto mnca!!!??
No Nives sono 90.000 euro di reddito familiare e non 30.000
si aiutano, ma il problema è rientrare nei parametri per prenderli! si parla di 30.000 euro di reddito familiare………..
Buono bebè con un reddito complessivo di 90.000,00 euro. Non fatemi ridere. Come quando davano i soldi per le famiglie numerose. La natalità di sostiene con l’ottimismo per iol futuro. Una società buona e sana, aiuti per le mamme e strutture. Non tre euro che aiutano solo i commercianti. E scusate lo sfogo.
sicuranmente non cambiano la vita ma come dice Ransie tra averli e non averli fa la differenza siprattutto epr quanto riguarda i pannolini che sul budget incidono notevolmente! speriamo poi che non mettano qualche altra tassa !!!!!!!!!!!!!!!
e chi è disoccupata o libero professionista ??? Da quanto ho capito (correggetemi se sbaglio) sono in busta. E sono per i primi 3 anni di vita. E poi quando le spese aumentano li tolgono come se non ne avessi più bisogno. Diciamo che meglio questo e per poco che una scarpata nel………
Credo sia un passo avanti perchè l’aiuto arriva direttamente alle famiglie, ma non basta questo per incrementare le nascite.
Il problema è strutturale, aiutiamo a crescere, con questo piccolissimo contributo, per tre anni il bambino, intanto molte mamme rischiano di perdere il loro lavoro perchè hanno deciso di mettere su famiglia… In Italia la famiglia non è tutelata, non ci sono politiche a favore.
Quando ho partorito Sara (la seconda) 10 anni fa era stato istituito un qualcosa di simile. Quando sono tornata a casa dall’ospedale mio marito mi ha mostrato l’assegno di euro 1000,00 arrivato con assicurata. Era il bonus bebè per il secondo figlio. Purtroppo non è durato molto, non mi ricordo quando ma dopo l’hanno tolto.
E’ la prima cosa che ho pensato anche io: l’acquisto dei pannolini, dei detergenti specifici per la pelle delicata, latte artificiale se non si può allattare, in questo caso 80 € al mese sono moltissimi e di grande aiuto! Finalmente una cosa fatta bene, speriamo vada in porto….!