Tutti i figli sono uguali davanti alla Legge?

giustizia

 

Ci sono tante, tantissime coppie di fatto che hanno dei figli.
Ci sono figli nati dentro al matrimonio e  fuori dal matrimonio.
Questi figli sono tutti uguali?
Ovviamente sì. Tutti i figli “so piezz e core”, dicono a Napoli.

E davanti alla Legge sono tutelati allo stesso modo? Ovviamente…. sì. Almeno questa dovrebbe essere la risposta.
Può essere un contratto, un foglio di carta firmato a fare la differenza?

Per la Legge italiana sì. Con l’ultima riforma, però, tante differenze sono venute meno. Eppure alcune discriminazioni rimangono.
Il blog del Professionista Risponde fa un’attenta analisi e mette in luce ultime differenze.
Vale la pena fare una lettura: http://ilprofessionistarisolve.tgcom24.it/

101 risposte a “Tutti i figli sono uguali davanti alla Legge?

  1. @SilviaFede: anche io! Ad essere sincera, non ricordo nemmeno la data in cui siamo andati in comune … ricordo solo che era prima dell’estate (ci siamo poi sposati a settembre), che eravamo io, mio marito e l’impiegato del comune!!! 😀

  2. @Ale: hai ragione io infatti ho scelto il matrimonio in chiesa e quella che ho fatto in comune e’ solo una “promessa” di matrimonio, ovvero la coppia si impegna a sposarsi in chiesa (con effetti anche civili) entro 6 mesi, atrimenti tocca rifare tutte le carte.

  3. @ransie: Tutto dipende da quello che dichiari quando fai le pubblicazioni: se scegli matrimonio civile o concordatario.
    Se scegli concordatario, la data che fa fede è quella della cerimonia religiosa perchè se, per assurdo, dopo “avere firmato” in comune dovesse “saltare” il matrimonio in chiesa, legalmente non saresti sposata, la firma in comune non avrebbe valore.
    Se invece scegli il matrimio civile è il contrario: se dopo decidi di sposarti anche in chiesa, la data che fa fede è comunque quella del matrimonio in comune.
    Anche il’atto del matrimonio in sè (quello che fai negli uffici comunali) è proprio differente nei 2 casi (la durata, i partecipanti necessari …) !!!

  4. @ransie: SE ti sposi in chiesa è ovvio che sia quella la data che rimane, in pratica è coome se la chiesa ottenesse una delega ad ottemperare anche ai registri civili. la firma in comune è necessaria PRIMA proprio perchè sono gli unici a dare il via all’ITER. ma solo SE ti sposi in chiesa.

    in ogni modo….chiesa o cumune è l’emozione che c’è nel cuore che fa la differenza, solo quello.
    All’epoca del mio matrimonio la cosa è stata emozionantissima, anche se in comune. all’epoca non avevo completato il mio percorso religioso.
    Ora, che è completo, io e luigi abbiamo deciso che per i 10 anni di matrimonio ci sposeremo in chiesa, e la cosa mi emoziona tantissimo perchè dentro di me c’è anche un altro sentimento…

  5. CriCri: grazie…forse è perchè sono emozioni vere, come le sento le trascrivo e se poi giunge anche a qualcun altro vuol dire che sono riuscita a trasmettere davvero quello che provo. Mi fa piacere, è bello riuscire a trasmettere sentimenti anche sulla carta..grazie ancora.

  6. @ Ransie: effettivamente è strano. L’unico matrimonio valido è quello civile, però per quello che so io il prete fa la registrazione in comune delle nozze avvenute per cui è chiaro che corrisponda la data del matrimonio religioso con quello civile…

  7. mi unisco al commento di CRICRI, Ransie riesci sempre ad emozionarmi!!! e leggendo il tuo commento anche a chiedermi se forse il passo è giusto farlo x noi e x jacopo, alla fine cambia nulla a livello rpatico ma avendo lui una famiglia che è emlgio perderla che trovarla il tuo concetto non è sbagliato…

  8. @ransie: oh mamma!!! Hai la capacità di farmi emozionare ogni volta che racconti qualcosa di te. Non so perché ma è così. Non entro nel merito della polemica importanza matrimonio in chiesa/comune/convivenza ma mi riferivo proprio all’emotività che non so come mai ma nei tuoi racconti viene proprio fuori. O forse sono io che la percepisco.

  9. @ransie: si ti capisco benissimo e condivido il tuo pensiero…anche io ricordo perfettamente quando abbiamo fatto il cosiddetto “giuramento” in comune ed abbiamo scelto come testimoni due carissimi amici che ci conoscevano da sempre…si anche per me quella firma e’ stata importantissima…poi e’ venuta la celebrazione in chiesa dopo due mesi ed abbiamo iniziato la convivenza (fino a quel momento vivevamo in famiglia) pero’ sono stati due momenti molto importanti che hanno tracciato una linea tra prima e dopo

  10. Io mi sono sposata in Chiesa, sono credente, non avrei mai rinunciato alla cerimonia religiosa…ma ricordo ancora il 14 aprile precedente (mi sono sposata a Luglio) quando mio marito ed io siamo andati in Comune a firmare le carte per l’unione civile: mi sono messa un tailleur bianco e lui un bell’abito scuro ed eravamo così emozionati all’idea di essere già “sposati” davanti alla legge per poi coronare il nostro sogno davanti a Dio. Anche io a piedi da casa a braccetto coi miei e dietro la schiera di parenti e amici…nella mia parrocchia bruttissima ma che è quella dove sono cresciuta! Tanto per fomentare i dubbi “più importante l’uno o più importante l’altro” com’è che quando ti sposi in Chiesa la data che fa fede nell’estratto di matrimonio (che ti stampa il Comune) è quella della celebrazione in Chiesa????? Ad ogni modo, noi ci siamo sentiti sposati da quel mese di aprile e onestamente a livello psicologico è stato un bel balzo in avanti e mi sentivo davvero la compagna “ufficiale”, quella che aveva voce in capitolo nella sua vita, quella che sarebbe stata in prima linea in caso di necessità (e non dietro sua madre o sue sorelle)…non so se capite ciò che intendo. Finatnto che abbiamo convissuto (poco meno di 2 anni prima di sposarci) non mi sentivo così bene.
    P.S. Ciocco: adoro quel nome, Fabio è bellissimo!!

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