L’iscrizione a scuola: c’è tempo fino al 28 febbraio


L’anno scorso, di questi tempi era l’argomento principe a casa mia: l’iscrizione del piccolo alla materna e del grande alla prima elementare.

Sulla materna, a dirla tutta, non ci siamo fatti grossi problemi, abbiamo mandato il piccolo nella stessa scuola frequentata dal fratello.

Sulla scuola elementare la scelta è ricaduta su quella più vicina a casa e frequentata dai bambini del quartiere. E devo dire che è stata la scelta migliore, almeno dal punta di vista logistico. (Dal punto di vista scolastico è troppo presto per esprimere un parere!).
Marco va a scuola da solo con il piedibus tutti i giorni.
Lo saluto sulla porta di casa, lui scende, io lo guardo dalla finestra, lui aspetta l’arrivo del piedibus e si incammina con i suoi compagni.
Tre adulti, genitori dei bambini, a turno ogni giorno accompagnano i bambini. Una volta a settimana tocca anche a me.
E devo dire che è una bella esperienza per lui e una grande comodità per me!

Ma sto divagando, ero partita dalle iscrizioni, che anche quest’anno si fanno ONLINE.

Lo scorso anno, almeno nei primissimi giorni, ci furono diversi problemi tecnici. Quest’anno invece, il ministero dell’Istruzione ha riferito che non ci sono ostacoli di sorta.
“Le iscrizioni online stanno andando molto bene e ce ne sono già 300 mila confermate, molte più
dell’anno scorso. Le famiglie italiane hanno imparato che questo è un adempimento che si deve fare online”, ha affermato il ministro Maria Chiara Carrozza.

“Sembra alle volte che ci sia il panico per le iscrizioni online, ma sono una cosa semplicissima e
rassicurante, perché uno senza doversi spostare riesce a fare tutto da casa”, ha concluso.

In ogni caso, se siete alle prese con le iscrizioni, non datevi pena, c’è ancora tempo fino al 28 febbraio. E il detto popolare “chi tardi arriva male alloggia” in questo caso non vale.

Affrettarsi a inviare la domanda per battere sul tempo la concorrenza non serve a nulla perché l’ordine di arrivo non ha alcuna rilevanza.
Lo ha ribadito il ministero dell’Istruzione in una circolare inviata a presidi e direttori degli uffici scolastici regionali ma anche a Presidenti di regione e sindaci.

“In quest’ottica – ha insistito il ministro Carrozza- non può essere data alcuna rilevanza all’ordine di arrivo delle domande di iscrizione. Le domande, infatti, in qualsiasi momento pervengano, purché fra il
3 e il 28 febbraio 2014, dovranno essere valutate secondo altri diversi criteri di accoglimento deliberati dal consiglio di istituto. Pertanto, non si potrà fare riferimento all’ordine di
arrivo delle domande, anche se ciò sia stato erroneamente indicato dalle scuole nei modelli personalizzati”.

Per quanto riguarda la scelta di indirizzo scolastico, non ci sono più solo i licei tra i preferiti degli studenti: “Ci si lamenta che al classico si iscrivono troppo pochi – ha osservato Carrozza – uno su due
sceglie un’istruzione tecnica o professionale. Ci sono scuole che offrono davvero percorsi interessanti di alternanza scuola e lavoro. Bisogna scegliere sulla base di quello che uno vuole e sulla base degli interessi di tipo professionale, come si vede uno da grande. Non è da scegliere “solo il programma o il nome della scuola, ma cosa voglio essere dopo”.