Tata Lucia: “Non venirmi vicino con dei problemi, dammi delle soluzioni”

Tata Lucia si racconta a MattinoCinque: dalla sua infanzia difficile, al suo essere nonna adesso di 5 splendidi nipoti.

Due le frasi che mi hanno colpito.
La prima è un aforisma: “Non venirmi vicino con dei problemi, dammi delle soluzioni” (frase che ho prontamente girato al mio capo, visto che pure lui me lo ripete sempre ;))

La seconda frase è un po’ più profonda: “Quando manca una figura in famiglia è importante che l’altro faccia in modo di costruirla in positivo”.

Tata Lucia si riferiva al suo papà. Padre che lei non ha mai conosciuto. E sua madre ha fatto in modo che lei lo immaginasse come un uomo forte e orgoglioso delle sue figlie.
Ma è una frase che può essere riferita anche a tutte quelle famiglie “sfasciate”, separate, dove ognuno dei genitori trasmette ai figli un’idea negativa dell’altro.
In fondo, dice la Tata, ogni bambino diventa adulto e avrà una sua opinione. Ma lasciamoli crescere sereni questi piccoli!

32 risposte a “Tata Lucia: “Non venirmi vicino con dei problemi, dammi delle soluzioni”

  1. io alla festa di compleanno di Luca, sicuramente qualcuno verrà escluso, ma non per cattiveria. in classe sono circa 30 bambini, molti non so nemmeno chi siano perché Luca non li nomina e in più dividendosi per le attività molto spesso nomina bambini delle altre sezioni.
    quindi con Luca stiamo facendo l’elenco dei bambini che vuole invitare (e già siamo a quota 20, senza contare eventuali fratelli/sorelle maggiori/minori e i genitori), sicuramente qualcuno non verrà, ma facendo la festa a scuola, festeggerà cmq con tutti i bimbi della classe e la “vera” festa con la torta fatta dalla sua mamma la farà solo con alcuni bambini che deciderà lui…anche perché mi sto già preoccupando al pensiero della torta da fare e a metà mese mi sa che visto l’ardito progetto dovrò fare una prova-torta di compleanno… la mia linea non è molto felice 🙁

  2. Concordo con Silviafede e Ambra, non mi piace escludere nessuno e tantomeno che escludano mio figlio. Quindi preferisco che Nicola giochi con tutti anche se mi rendo conto che possa avere le sue preferenze, i suoi gusti cosi come ce li abbiamo noi. A volte succede però, proprio perchè ha solo 3 anni e mezzo, che anche i gusti cambiano perchè cambia anche lui, quindi chi prima gli stava antipatico poi gli diventa simpatico e magari anche amico. Forse perchè sono stata da piccola abituata a stare con tutti e vista la mia timidezza non è stato facile, cerco sempre di far stare Nicola insieme agli altri, soprattutto i bimbi. Poi è ovvio che se c’è qualcuno che gli piace di più cerco in tutti i modi di farglielo frequentare, anche se non è sempre facile. Ma mi piace l’idea che lui sappia stare anche con chi è diverso, magari per età o per carattere. Fortunatamente lui è un bimbo che si adatta facilmente e ed è anche molto socievole, quindi pur avendo il suo caratterino bello determinato, è abbastanza propenso a giocare con tutti

  3. @patrizia. concordo con Silviafede..escludere un bambino dagli inviti ad una festa è bruttissimo, si insegna al bambino a discriminare e a fare i “gruppetti”. Poi la volta che è lui l’escluso….è un dolore, e ci rimane malissimo. sai il detto “non fare agli altri cioè che non vorresti fosse fatto a te”? beh, io ci credo molto, secondo me è giustissimo!
    E poi succede a volte che diventi amicissimo proprio di chi rifiuti all’inizio! L’anno scorso il mio Filippo proprio non sopportava una bimba in classe con lui allo spazio gioco, forse perchè era più piccolina, forse perchè era tenera e mi scioglievo (e quindi lui geloso) forse perchè…non lo so, ma noi siamo a dati avanti invitandola ecc e…beh adesso sono inseparabili,nonostante lui sia all’asilo e lei ancora al nido,e lui dice a tutti che e la “sua Teresina”, quando gli dico che la vediamo si illumina!
    Quindi….a meno che non sia la scelta di 2 soli amici da invitare a casa per cena, io sono per…si invita tutti, e si impara a stare con tutti.

  4. @patrizia: rispetto per i bambini concordo ma annullamento per loro davvero no…siamo prima di tutto persone, individui ed io voglio rimanere tale anche se sono mamma. Per cui se vengono amici adulti a casa, mio figlio ha i suoi giochi o la tv e noi ci godiamo la serata chiacchierando tra adulti…non capita ogni sera, ma quando succede e’ giusto cosi’ e non sento di mancargli di rispetto perche’ non e’ al centro dell’attenzione…anche per la festa di tuo figlio non la penso come te, io educo mio figlio a stare con tutti i bambini e a frequentare tutti anche quelli che non gli sono troppo simpatici perche’ con tutti c’e’ da confrontarsi e imparare. Alla sua festa invitiamo tutta la classe e tutti i figli di amici, poi lui preferisce giocare con alcuni e meno con altri, ma non si sogna di dirmi quello non lo invtiamo anche perche’ non lo appoggerei…

  5. x MIMI: non so il motivo e concordo con te che prima di fare danni è meglio andarsene, sono rimasta colpita dalla sua espressione a soli 4 anni di vecchiaia mista a sofferenza, ma ripeto concordo con te emglio soffrire adesso x essere poi un adulto sereno.
    però credimi è stato orribile vedere sul viso di qul bimbo una simile espressione di dolore ..

  6. Mio marito se ne è andato di casa dopo solo 9 anni di matrimonio e con 3 bimbi ancora piccoli in casa (6 anni, 3 anni e 1 anno) e purtroppo dopo i primi tempi non si è più fatto sentire, ma io sono molto più serena così piuttosto che averlo per casa aggressivo e insoddisfatto e, di conseguenza, i miei figli sono cresciuti sereni e allegri avendo una madre SOLLEVATA dalla tristezza !!!

  7. @ Ginger: che ne sappiamo del perché il padre se n’è andato di casa? Io sono sempre dell’idea che è meglio una famiglia con genitori separati ma in civili rapporti – o al meglio delle possibilità – che una famiglia disfunzionale dove i figli imparano che la felicità personale va sacrificata…

    Magari lasciar crescere il bambino in quella famiglia voleva dire farlo crescere peggio di come verrebbe su ora.

    Soffrono tutti in una famiglia, anche gli adulti, e si devono tutelare anche loro. Un adulto più felice fa più felice anche un figlio.

    Non dimenticherò mai una signora che, madre di 3 figli, disse “Avrei dovuto divorziare prima. Così il mio ex marito non avrebbe fatto tutti i danni che ha fatto ai miei figli. Ma ho sempre sperato che le cose migliorassero e ho sbagliato”…

  8. Purtroppo, quando le famiglie si sfasciano (ovviamente non tutte) oppure sono ad alta conflittualità, i bambini vengono letteralmente lanciati come birilli perchè si è accecati da rabbia, dolore e altro, che non sempre si ha la forza e la maturità di gestire in maniera adulta e responsabile. Se solo per un attimo ci calassimo nei panni di un bambino e provassimo a pensare quello che proveremmo o, magari abbiamo provato, di fronte a queste situazioni, agiremmo di conseguenza. Purtroppo, nella nostra società, i bambini hanno tantissime cose, ci si affanna per non far mancare loro niente di materiale, ma manca la cosa più importante che è il rispetto e il riguardo per le loro esigenze, e con esigenze non intendo capricci, vizietti o l’assecondare ogni richiesta anche la più assurda….per rispetto e riguardo intendo l’accompagnare e comprendere un bambino, seguirne le inclinazioni, accettare che abbia desideri, sogni e opinioni, spesso persino più profonde e mature di quelle degli adulti. Invece mi è capitato di assistere a situazioni in cui il bambino è stato zittito con un gioco, il pc, la tv, magari per godersi la compagnia di amici o farsi i fati propri. Pur inconsapevolmente capita anche ai genitori più attenti.Ricordo che, a uno dei compleanni di mio figlio grande, invitai il figlio di una mia amica, non tenendo conto del fatto che lui, con quel bambino proprio non ci andava d’accordo. A un certo punto, gli chiesi il perchè non fosse contento della festa e lui mi rispose che al compleanno desiderava solo gli amici suoi e se non fosse stato possibile, non faceva nulla, avrebbe rinunciato alla festa. Ebbene, senza drammi ho rispettato un desiderio di mio figlio, pensando che anche io, alle mie feste, voglio solo coloro che mi fanno piacere….scusate la lungaggine

  9. proprio oggi al momento del ritiro dalal scuola amterna, c’era un compagno di classe che piangeva disperato era inconsolabile perchè il papà ieri sera se en andato di casa …. il bimbo ha solo 4 anni mis embrava mio nonno… non ho potuto fare nulla era in braccio alal maestra e gli ho regalato un lecca lecca e finalmente è spuntato un timidi bellissimo sorriso….ovviamente ho le lacrime in tasca e mi chiedo il perchè di tanta sofferenza diq uesto bimbo non lo si poteva tutelare e quindi lascialrlo crescere sereno il più possibile? a volte basta anche poco ….

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