Il sorriso volato in cielo

Un altro bimbo dimenticato in auto. Stavolta a Piacenza. Un altro piccolo angelo in cielo.
Sto male all’idea. Sto male al sol pensiero.
Luca Albanese è un’altra vittima del nostro tran tran quotidiano.
Due anni. La gioia infinita di mamma e papà.
E non posso neppure immaginare il loro immenso dolore e i sensi di colpa che attanaglieranno quel padre per tutta la vita.
“Ma come ci si può dimenticare di un figlio?”, ha commentato la mia collega quando ha letto la notizia.
Le ho detto: “Non hai ancora figli, non giudicarli, sono cose che potrebbero capitare a chiunque, anche ai genitori più attenti, accorti e amorevoli. Gli impegni, la stanchezza, il lavoro, il tran tran quotidiano  a volte prendono il sopravvento. Si fanno le cose per abitudine, la stessa strada, gli stessi gesti, a volte anche senza accorgersene.
E così basta una telefonata, o un’altra distrazione, e il disastro è compiuto. Si salta un passaggio e si continua il resto dell’iter. A quell’età poi i bambini spesso si addormentano in auto, quindi non ti accorgi neppure se chiudi l’auto e loro sono lì”.

Mi si stringe il cuore. Non posso che pensare a quel piccolo e sperare che non abbia sofferto negli ultimi attimi della sua breve vita. E penso a quei genitori, a quante lacrime verseranno.
Spero che il tempo possa lenire il loro infinito dolore.

86 risposte a “Il sorriso volato in cielo

  1. @silviaTs: sia la nostra scuola materna che il nostro nido non chiedono alcun documento o delega (se conoscono chi ritira il bambino). Le nostre maestre del nido fanno turni da 6 ore consecutive (che mi hanno detto sia il massimo consentito), mentre alla materna non lo so con precisione. Io trasporto 2 bambini quotidianamente ma la mia macchina non è invasa nè da disegni, nè briciole, nè resti di giocattoli o altro.

  2. @Silviafede: documento e delega se qualcuno va a prenderle al posto nostro è obbligatorio in tutte le scuole…. per quanto riguarda la questione dell’affido…..ci sono casi di genitori separati…con affido congiunto che per cattiveria nei confronti della mamma (casi di cronaca) si sono vendicati sui figli, e invece di portarli a scuola…

    Il rapimento bhè si è raro, ma come è raro anche che i bambni vengano lasciati soli in auto sotto il sole.

    Ora la questione è se a qualcuno interessa di questa piccola percentuale di casi, ma tanto no. è come la storia delle malattie rare su cui nessuno vuoe investire perchè non ne trae vantaggio economico.

    E qui è la stessa cosa…..se spedisci un pacco, puoi rintracciarlo passo passo, ma un figlio può essere abbandonato al sole, o lasciato solo su uno scuolabus.

    Considerando che gli stessi psicologi hanno chiaramente detto in tutte le lingue che questi casi possono accadere a CHIUNQUE è chiaro che bisognerebbe mettere in atto un sistema concretamente piu efficiente per proteggere i nostri bambini.

    La salute e la tutela dell’incolumita dei bambini va ben oltre la semplice responsabilita di mamma e papa, allargare questo braccio di protezione anche alla scuola sarebbe un atto doveroso soprattutto nei confronti dei piu piccoli.

    Non doveva rimetterci questo piccolo angelo se suo padre quella mattina pensava ad altro….

    Altra cosa, le maestre svolgono il loro lavoro in turni di 4 ore, non 8….e devono gestire 24 bambini, eliminato il tempo relativo le merende, il pranzo ed il gioco libero in giardino, si e no di attività veramente da organizzare ne resteranno un paio d’ore….

    C’è un pò la tendenza a lamentarsi, il lavoro della maestra è il piu bel lavoro che una donna possa fare, e forse organizzandolo meglio si potrebbe migliorare anche l’offerta formativa

    Le famiglie poi non sono tutte uguali, io non so cosa sia successo a quel padre quella mattina, ma io non credo che come ha scritto qualcuno, suo figlio fosse la sua priorità quel giorno.

    Ora forse dirò una cavolata, ho visto le immagini del ritrovamento, in cui mostravano la macchina, il seggiolino ed il bagagliaio, bhè era tutto immacolato, tutto pulito, come se lui quel bambino non lo trasportasse sempre a scuola….ho avuto una sensazione….io sarà perchè ne ho due, ma la macchina da quando ho le mie cucciole, è invasa di disegni, briciole, resti di giocattoli, elastici per capelli colorati, bigliettini dell’asilo….insomma tutto mi riporta a loro….

  3. @silviaTS: sia al nido che all’asilo di mio figlio chiedono ad inizio anno documenti e delega di entrambi i genitori per le persone autorizzate a prelevare il bimbo da scuola, per cui non lo darebbero mai a qualcuno non autorizzato. Se durante l’anno cambiano le condizioni, ad esempio separazione con affido esclusivo, sta all’altro genitore comunicarlo alla scuola e revocare la delega, per cui a meno che di un rapimento coatto non c’e’ pericolo. Continuo a non essere d’accordo sull’avvisare le famiglie in caso di assenza, ognuno si assuma le proprie responsabilita’, io chiedo conto alle maestre per quello che accade dal momento in cui gli affido mio figlio a quando lo riprendo (tenendo sempre conto che hanno 24 bambini e certi episodi possono accadere) ma non posso coinvolgerle per quello che accade prima e dopo quel momento perche’ la responsabilita’ e’ esclusivamente mia e di mio marito.
    Mi sembra tu abbia il dente avvelenato con le maestre delle tue figlie io no, sono grata per il lavoro che stanno facendo durante l’orario scolastico e credo sia davvero molto impegnativo organizzare 8 ore di attivita’ quotidiane con bambini cosi’ piccoli

  4. Sono d’accordissimo con quello che scrive Marika perchè sono i miei stessi pensieri..
    E’ vero poi che queste cose si sentono solo ora e non si sono mai sentite cose del genere e forse(ma secondo me sicuramente) potrebbe essere perchè la priorità di questo padre quel giorno era ben altra che suo figlio?
    Anche io quando mio marito porta al asilo mio figlio poi lo chiamo per sapere come è andata e poi il pomeriggio chiamo i miei per sapere se sono andati a prenderlo e come va in genere, ma i miei genitori per esempio trovano questo chiamarli assolutamente non necessario. Io invece pernso a mio figlio e anche se per tlefono o indirettamente voglio che lui sappia che lo sto pensando e chiedo di lui sempre. Poi che c’entra anche io lo lascio una notte a dormire dai miei per avere una serata romantica con mio marito ma non mi dimentico di sentire come sta prima che lui vada a letto.
    Non so ma sembra che certe accortezze e rispetto verso i nostri figli siano ormai sopravvalutate e dimenticate ed è questo il vero problema al di là del fatto che è successo a questo padre smemorato.
    Posso anche solo dire che per fortuna mio marito non è talmente stressato da fare una cosa del genere anche se, dopo poche settimane che suo padre era passato all’altra vita, girando un angolo di una strada è andato contro un camion perchè distratto e pensava a qualcos’altro…
    La mente gioca brutti scherzi però tutte quelle ore….

    Forse non dirò più niente a mio marito che lascia almeno un finestrino della macchina leggermente aperto 🙂

  5. @ValeVIAGGI: cara Vale, non sei informata. il seggiolino davanti è vietato SOLO nella prima fascia d’età (0/9 kg) A MENO CHE l’airbag sia disattivabile, allora anche in quel caso può viaggiare davanti (nel senso opposto alla direzione di marcia). Questo perchè viaggiando con l’ovetto al contrario, cioè non nel senso di marcia, sarebbe pericolosissimo per ovvie ragioni d’impatto, inoltre l’airbag gli darebbe “una botta” invece di…proteggerlo dalla botta.
    Nelle successive fasi, cioè quando viaggia nel senso di marcia (il mio ha il sistema isofix che si ferma con la cintura di sicurezza) è addirittura più sicuro davanti, proprio perchè ha l’airbag.
    le due posizioni più sicure sono: dietro MA CENTRALE o, appunto, davanti.
    Ho fatto un corso a proposito, quindi lo dico con certezza. Se non siete convinte chiedete al vostro pediatra.

  6. Io commento solo l’ultima frase dell’articolo. Il resto si commenta da solo. Il tempo non lenirà proprio un bel niente,anzi piu’ tempo passerà e piu’ questi genitori staranno male, speriamo solo che si facciano forza a vicenda e non degenerino in una separazione. Sinceramente se dovesse succedere a mio marito, non riuscirei mai a perdonarlo e se dovesse succedere a me, non troverei la forza di vivere ancora.

  7. Di nuovo una notizia cosi’, di nuovo un innocente morto cosi’. Va bene, non giudichiamo il padre, potrebbe capitare a tutti eccetera, pero’ non basta. Io non trovo giusto, nei confronti di questi piccoli che hanno fatto una morte orrenda, liquidare il tutto con un ” ha fatto un errore, puo’ succedere” e la vita riprende come prima: credo che io, genitore, se dovessi essere la causa, per carità involontaria, della morte di mio figlio, io per primo vorrei essere “punito”, sentirei come sacrosante le condanne morali della società. Per me sarebbe il minimo e di certo non vorrei una flotta di buonisti pronti a giustificarmi, mentre sembra che tutti si affannino a sollevare questo uomo dalle sue responsabilità. Se fossi la moglie non riuscirei mai a perdonarlo, ma so che altre, in altri casi, lo hanno fatto subito, tanto da desiderare a pochissimi giorni dalla tragedia, di avere un altro figlio dall’ uomo che ha ucciso il primo: per me e’ incomprensibile.
    Ciao piccolo Luca, il tuo sorriso non verra’ dimenticato.

  8. Penso di essere la mamma MENO perfetta al mondo, di dimenticare tanto … e di non riuscire neanche a pensare come mi chiamo.
    MA DIMENTICARE UN FIGLIO IN AUTO…. penso non c’è scusa che regge …. lavoro stress problemi vari …. non esiste niente al mondo per giustificare una cosa simile. Puoi dimenticarlo tipo per mezzora ….. ma come diavolo è possibile che hai il cervello scollegato per 8 ore di fila ???
    sono dei black out e vanno curati. Non è una dimenticanza o stress …. è una patologia.
    Anche a me capitano cose assurde, tipo la cena sul fuoco, la doccia con i calzini, o uscire in pantofole, il cellulare al posto del telecomando TV, o uscire con il cordless di casa in borsa …. PERO’ DIMENTICARE UN FIGLIO NO, non è possibile.

    e poi care mamme, leggo che molte tengono il seggiolino davanti … ma lo sapete che oltre che essere pericolosissimo per la vita del bimbo, siete anche soggette a severissime multe ???

    @CARMELA : statistica alla mano, anche io ogni volta mi chiedo …. perchè quasi sempre i papà dimenticano i figli ???? sarà la natura ??? penso che anche mio marito sarebbe un soggetto a rischio. Tipo sta con le bimbe, squilla il cell di lavoro e attraversa la strada senza dare la mano alle bimbe …. sapessi che spaventi mi sono presa !!!!

    Mi dispiace per il papà del bimbo, non potrà reggere un peso simile, infatti temono un suicidio.
    Se dovesse farlo mio marito …. penso lo butterei dalla finestra !!! non potrei perdonarlo per nessuno stress o gravissimo problema di lavoro …. Un black out di 10 min si …. ma oltre NO.

    Un figlio dovrebbe essere la cosa più importante e primaria della tua vita.

    Penso a quel bimbo quanto avrà pianto, agonizzante e spaventato … solo….

  9. Leggo molti commenti dopo il mio. Volevo solo precisare che anche io quando lavoro, sono concentrata su quello che faccio e lo faccio bene. Mi fido delle persone con cui lascio i miei figli, non chiamo mai, salvo se stanno male, ma non so come spiegarlo, le mie priorità sono loro. una parte del mio cervello ogni tanto me li ricorda. Mi organizzo la giornata, incastrando tutto in modo tale da poterli seguire il più possibile.
    Comunque da oggi in poi (Già lo facevo) guarderò meglio passando accanto alle macchine con seggiolini parcheggiate.
    Pregherò per quel piccolo angelo.

  10. La prima reazione, spontanea, davanti a questo tipo di notizie è di incredulità: ma come si può dimenticare un figlio? Negli ultimi anni mi ricordo di almeno 4-5 casi simili, accaduti con la stessa dinamica.
    Lo scorso anno, credo in un intervento sulle reti Mediaset (nn ricordo se Mattino 5 oppure Pomeriggio 5) il prof. Raffaele Morelli (la cui fama e competenza sono conosciute) spiegò cosa accade al nostro cervello in alcune circostanze ovvero una sorta di black out. In pratica diceva (non sono riuscita a trovare in internet questo passaggio purtroppo) che in alcune situazioni il nostro cervello si convince di aver fatto una cosa e come fatto compiuto la archivia. Nel caso specifico un genitore preso dal tran tran quotidiano, dallo stress, dalle pressioni alle quali siamo sottoposti ogni giorno tutti noi, può addirittura compiere un gesto come quello di dimenticarsi un figlio.
    Riporto l’analisi del prof. Morelli non x volere giustificare il papà ma perchè nessuno di noi può permettersi di puntare il dito in situazioni terribili come queste. Nessuno può affermare con certezza “a me non capiterà mai” perchè non dipende dalla nostra volontà. E comprensibile esprimere il proprio orrore ma credersi superiori o migliori, scusatemi non lo accetto. Non si giustifica ma non si condanna.

    Personalmente ho pianto, lo dico senza imbarazzo, pensando al povero bambino in auto solo e sofferente e ho pianto xkè i genitori dovranno convivere con questo dolore immenso come può essere la perdita dell’unico figlio.

    Concordo con @Maria, @Silviafede e le altre mamme (complimenti Mattew x la tua sensibilità), ma voglio interrompere qui questa inutile e spiacevole polemica che si è creata intorno a questo articolo. A ciascuno il suo pensiero, ma tutte/i uniti in un pensiero d’amore x il piccolo Luca e i suoi genitori.

    Auguriamoci di essere sempre lucide/i e attente/i x i nostri bambini e x noi stessi.
    CIAO PICCOLO ANGELO

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