Quanto mi piacerebbe rinascere “maschio”!

Ma quanto è bella la vita degli uomini?

Ok, lo ammetto, se avessi potuto scegliere, alla luce dei fatti, non avrei avuto esitazione: avrei scelto di vivere la vita di un maschio. Magari quella di mio marito.
E’ tutto molto più semplice, quanti pensieri in meno!

Un esempio? Vi racconto di stamattina. Ci siamo alzati insieme, mentre stavamo facendo colazione si è svegliato Luca piangendo. Urlava: “Mamma, mamma dove sei?”.
Ovviamente ho mollato la tazza e sono corsa da lui. “Amore perché piangi?
E lui: “Mi sono girato e non c’era più la mia mamma”…

Ed io: “Luca, ma non c’è bisogno di piangere. Sei grande. Ti puoi alzare e venire in cucina!”

Mio marito, nel frattempo, aveva finito di fare colazione. E’ andato a svegliare Marco e poi si è chiuso nel suo regno: il bagno.

Io? Ho fatto fare colazione ai due dormiglioni, ho rimesso in ordine la cucina (più o meno!), ho portato i cuccioli in bagno, cacca uno, pipì l’altro, doccia uno, doccia all’altro.
Ore 8:25. Io ero ancora in pigiama. E’ arrivato mio marito, vestito di tutto punto, profumato e bello come il sole e mi ha detto: “Ho 5 minuti di tempo, asciugo Marco?”

Un omaggio direi! 5 minuti. Un’offerta da non rifiutare! Quante cose posso fare in 5 minuti tutti per me?

Doccia, denti, vestita e pettinata. Inserendo il turbo ce l’ho fatta!

Miracolo!

Poi lui se n’è andato, beh! Il suo contributo l’aveva dato.
E io ho fatto “un’altra doccia” per programmare la lavatrice, portare i bambini a scuola e arrivare in ufficio in orario decente, insomma fare il giro delle sette parrocchie, come lo chiamo io.

“Puoi portare tu Marco a scuola?”.
E lui: “Ma io devo andare a lavoro, arriverei in ritardo”

E io: “Tu solo vai a lavorare? No, io no. Io la mattina mi rilasso, leggo qualche libro, mi faccio fare dei massaggi e poi vado dal parrucchiere!”

E vogliamo parlare del pomeriggio? Quando ancora ho un sacco di cose da fare al lavoro, comincia a salirmi l’ansia: “Cavolo, sono quasi le sei. Devo correre a prendere i bambini. La scuola chiude”.

E intanto arrivano altre richieste: “Maria, puoi fare questo? Ci sarebbe da fare quest’altro”.

Con la coda tra le gambe, arrivata l’ora scappo.  Volente o nolente il computer si deve spegnere. Ho un’altra giornata di lavoro che mi aspetta fuori dall’ufficio.

Ricomincio il giro delle sette parrocchie. Corro a recuperare prima Luca, poi Marco.

Una saetta.

E poi? E poi inizia il bello. “Cosa mangiamo stasera bimbi?”

C’è da comprare il pane, la frutta, …

Finalmente a casa sono ormai le sette passate.

“Mamma ci leggi un libro?”

“Certo, ma prima cuciniamo qualcosa?”

E tra un racconto di fiabe, un gioco e qualche chiacchierata arriva l’ora della cena.

Faccio mangiare i bimbi. E verso le otto e mezza (quando va bene), arriva mio marito.

“Ma non dovevi arrivare un po’ prima stasera?”

Risposta tipica: “Mi sarebbe piaciuto, ma avevo delle cose da finire al lavoro e non potevo lasciarle a metà”. Oppure: “Sono uscito, ma ho trovato la tangenziale bloccata!”

No, io no. Io per le sei finisco sempre tutto. Non ho più nulla da fare e vado via tranquilla dall’ufficio. Per questo, prima di avere i bambini, non uscivo mai prima delle nove!

E poi, con la massima tranquillità, il mio grande uomo tornato stanco dal lavoro, chiede: “Che c’è da mangiare stasera?”

E io: “Insalata, se la lavi!!!”

Finita la cena, lui e i bambini guardano la tv.

Io? Devo risistemare tutto, mettere in ordine la cucina, lavare i piatti.

E  quando finalmente alle nove e mezza i bambini sono a letto, se mi rimane ancora un briciolo di forza stiro.

Lui? O porta a nanna Luca e si addormenta accanto a lui. Oppure guarda la tv.

La sera è stanco. Si deve rilassare.

Adoro mio marito. E’ un papà fantastico, un uomo premuroso. Capisco che fa un lavoro che ogni giorno lo porta a km e km di distanza da noi. E nonostante pioggia, sole, neve o grandine, e nonostante la lontananza, ogni giorno divora l’autostrada per tornare a casa da noi. E quando può e ha tempo, mi dà una mano.

Ma solo quando può e ha tempo. Altrimenti… non è compito suo!

Lui non si deve preoccupare la mattina di portare i bimbi a scuola, se stanno male di organizzare la tata e tutto il resto. Se chiamano da scuola di mollare tutto e correre. Di andarli a prendere al pomeriggio. Di fare la spesa. Di farli mangiare.
Lui semplicemente non può.

Lui si occupa si giocare insieme a loro. E lo fa divinamente! E a dirla tutta anche quando è stanco, sfatto e non si regge in piedi.

Ma vi rendete conto di quanti pensieri in meno deve avere un uomo?

Per questo… la prossima volta, non ho dubbi, voglio rinascere maschio.

79 risposte a “Quanto mi piacerebbe rinascere “maschio”!

  1. @maria, grazie per le belle parole….. arrossisco!!!!
    @Silviafede, mi fa piacere che tu mi abbia citata, questo significa che i commenti che faccio hanno un senso. E sono felice che se anche non ci sono ti ricordi di me.
    @ciocco73, grazie anche a te. Ormai credo che la positività sia l’unica cosa non tassata, quindi ne approfitto e ne faccio scorta. Il mondo ormai io non lo capisco più, quindi vivo la mia vita con molta più leggerezza e appunto, positività.

  2. @rossella31: che bello risentirti!!! mi dispiace per la tua nonna, ma come hai detto tu, ha smesso di soffrire, in questo momento sarà in un posto migliore e cmq ti aiuterà e proteggerà da lì…
    mi dispiace anche x il lavoro, so che ti piaceva, ma come hai detto tu… si stringono i denti e si trova dell’altro…il lato positivo è che ti godrai un po’ di più il tuo bimbo…
    come al solito ti sento sempre molto positiva e sono felice di ciò. un abbraccio

  3. @Rossella31: bentornata! Mi spiace molto per tua nonna…
    Mi scuso per averti citata ma le tue parole rispecchiano anche la mia famiglia e il nostro modo di vivere, quindi mi piaceva riproporle…

  4. Se devo rinascere…. voglio rinascere donna.
    Ciao a tutte, scusate la latitanza, ma sono successe tante cose, alcune belle altre meno.
    Ho terminato la chemio per il seno: bella. Al 25% ho terminato quella per l’operazione della tiroide: bella. E’ morta mia nonna: brutta, ma almeno ha smesso di soffrire.
    Ho quasi termitato di lavorare, entro il 31/10/2012 tutti a casa: brutta…… a dire il vero questa notizia non è proprio brutta, c’è solo il dispiacere di lasciare i miei amici/colleghi con cui sono stata negli ultimi 15 anni……. Sembrerò pazza, ma ero stanca di lavorare il un posto dove si viveva alla giornata e dove la direzione fino all’ultimo a usato ogni bassezza per pararsi il c…… Quindi andate tutti al diavolo. Vorrà dire che a 35 anni suonati mi reinventerò. Sicuramente i tempi sono duri e certamente dovremmo fare qualche sacrificio, ma per fortuna mio marito lavora e non dobbiamo preoccuparci di restare senza mangiare.
    Detto ciò, in riferimento al post, io vorrei sempre rinascere donna, perchè abbiamo una marcia in più. Come ha riportato silvia, io non chiedo mai aiuto. Chi di noi due è libero fa quello che c’è da fare. A me poco importa se non stende i panni con il mio metodo, se invece di piegare i calzini li appallottola. Basta che lo faccia. Non ho fisse da casalinga e mai mi sognerei di rifare le cose fatte da lui, sono pigra, non ho tempo, o semplicemente non mi va. Per questo andiamo benissimo nella gestione della casa/famiglia. Gli uomini tante cose non le vedono proprio, non è per mancanza di rispetto nei nostri confronti, ma è la loro cecità innata e mai diagnostica. Io mi accontento di quello che fa e come lo fa. Sbaglierò, ma per ora va bene così.
    ….. E auguri a tutti i vari Luca e Gianluca.

    • @Rossella31: tu sei avanti! Lo sei sempre stata e lo sarai. Hai tutta la mia ammirazione e la mia stima. Mi piace come affronti la vita, l’ottimismo anche nelle avversità. Lo dico con il cuore: sei un punto di riferimento e un faro. E quando non ci sei sul blog, si sente la mancanza. Sei grande Ross.
      A proposito di mancanze… mi manca anche la Cetti!

  5. @sonia: se sei la mamma di Luca avevo fatto gli auguri al tuo cucciolo nell’angolo dello sfogo2
    @Roxy: come ho gia’ scritto il mondo e’ bello perche’ e’ vario, secondo me un papa’ adorabile e’ uno che si prende cura del proprio bambino, Francesca ha scritto che non ha mai cambiato un pannolino e che non ha mai preparato il latte, se poi e’ bravo a giocarci o a coccolarlo per me non e’ sufficiente , ci sono oneri e onori il pacchetto e’ completo, pero’ e’ il mio punto di vista mica la verita’ assoluta

  6. …hai ragione…anche io sono mamma di due bimbi…..tutto come te, ma non cambierei una virgola…sentirsi così vitali per loro non ha prezzo! ;)))

  7. @silviafede: la tua ultima frase è bellissima…e correttissima!
    io e mio marito abbiamo un perfetto equilibrio…. (io gli dico sempre ke è tutto merito mio 😉 ) ….siamo molto diversi….in realtà lui è il preciso e io la disordinata!!! ad es. qnd gli da estremamente fastidio il casino in sgabuzzino…lo risistema…….. Ormai rassegnato tutte le sere mette vie le scarpe sparpagliate in giro…di solito mie, visto ke i bimbi le mettono nella scarpiera!!! io non sopporto gli asciugamani del bagno storti … qnd passo li metto a posto!!!! per fortuna abbiamo imparato ad accettare le nostre paranoie e a riderci sopra!!!! io so ke se gli dico di fare una cosa dopo un secondo se la dimentica….io non mi arrabbio, ogni tot minuti gliela ripeto, così sono sicura ke alla fine la fa 😉

  8. matthew: il tuo commento mi ha fatto davvero sorridere e riflettere…tutto quello che hai imparato però sono sicura che lo stai scopiazznado da una donna che conoscevi prima, vero? ahahah!
    cmq bravo e mi raccomando non cambiare!
    silvia: anche per me i giochi possono rimanere sul divano perchè a volte avere i giochi attorno fa sembrare una casa vissuta e non solo una casa.. poi però è anche vero che il mio piccolo anche lui è molto ordinato e mette sempre tutto in ordine anche perchè mio marito lo minaccia che se vede i giochi fuori posto glieli butta….(rivincita forse perchè sua mamma ha fatto lo stess con lui quando era piccolo..)

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