20mila euro per un bambino…

Storie di degrado, storie di bisogno, storie di disperazione, storie di tratte di bambini.
Storie vere, anche se sembrano assurde, inverosimili.
Eppure accadono nei giorni nostri, sotto i nostri occhi.
E noi… non ci indigniamo più.
Ne vediamo e ne sentiamo così tante che ormai non prestiamo attenzione più a nulla.
Tutto passa come un fiume in piena. Anche la compravendita dei neonati. 20mila euro per un figlio…

Disposti a tutto per diventare genitori. Anche a comprare il pargolo.
E così delle donne bulgare in avanzato stato di gravidanza venivano reclutate nel loro paese, portate in Italia per partorire e cedere i loro bambini grazie all’intermediazione di un’organizzazione che, per fortuna, è stata scoperta dai carabinieri nel casertano qualche giorno prima di Pasqua.
L’organizzazione pretendeva fino a 20mila euro a bambino.

Mi chiedo: tanto costa la felicità? 20mila euro?

E che felicità puoi mai essere questa… Sapere di aver pagato il proprio figlio, quando ci sono orfanotrofi pieni di bambini bisognosi dell’affetto di mamma e papà.

C’è qualcosa che non mi torna…

31 risposte a “20mila euro per un bambino…

  1. ciao, ma guardatevi attorno…!!! chi ha la fortuna dopo la sfortuna di non essere riuscita a diventare mamma per vie naturali, è risucita grazie all’addozione, estera! qs xke?? io sapevo che in Italia i bambini che sono negli orfanotrofi, non sono del tutto addottabili, xke magari è stato tolto alla famiglia per varie ragioni, ma a quei genitori non è stata tolta la padriapodestà!! la madre ha sempre il diritto di richiedere il figlio, il Italia c’è solo l’affido!!!!
    ecco xke si va all’estero, quando il giudice dice che qs bimbo/a è tuo, è tuo!! non potrà un giorno presentarsi la madre, il padre o i servizi sociali a casa a richiederti indietro il pbimbo!!! cavolo nn sono dei pacchi!!!! e nemmeno noi!!!
    noi che diamo amore, un tetto a qs bimbi e poi…si prensentano e se lo riprensono!

  2. Le case famiglia italiane sono piene di bimbi che hanno storie terribili, drammatiche, ma non sempre gli danno la possibilità di essere resi “adottabili”….madri carcerate, famiglie indigenti, genitori tossicodipendenti o alcolisti che non possono prendersi cura di loro….però i giudici Italiani tendono sempre a mantenere (ove possibile) un legame con la famiglia di origine…forse i più fortunati sono i bambini non riconosciuti alla nascita, oppure con genitori che si sono “dileguati” subito dopo perchè minorenni, abbandonati a se stessi dalle famiglie che disconoscono e diseredano situazioni di non legittimità dei neonati….Noi siamo stati fortunati (l’ho già detto molte volte!), ma prima che ci fosse affidato il nostro cucciolo da un giudice che ci ha ritenuti idonei, quanti soldi abbiamo speso in analisi, medici, inseminazioni…altro che 20.000 €(e anche di questo quanto ci sarebbe da dire!). Abbiamo intrapreso la strada dell’adozione nazionale proprio perchè non avremmo più potuto permetterci altro ed è stato molto più semplice delle leggende metropolitane che si sentono in merito!

  3. d’accordo con voi, sia nella parte di chi “compra” il figlio, si nella parte di chi “lo vende”.la disperazione porta a cose davvero al limite.
    pero’ nemmeno io ho pieta’ per chi fa da intermediario, perche’ il loro solo scopo sono i soldi, non certo far felice le perosne.

  4. Scuaste, forse ho capito male. Ma adottare un bimbo in un orfanotrofio italiano no?!? Sapete, c’è ne sono anche in italia. E’ vero, la burocrazia è tanta, ma non capisco perchè adottare all’estero in modo legale perdendo mesi di lavoro ecc come diceva Valentina, e non fare tutto l’iter in italia con bambini che sono negli orfanotrofi italiani. Mi ricordo che c’è una nostra amica del blog ( scusa non ricordo il nome) che ha adottato un bimbo di tre mesi e credo l’abbia fatto in Italia. Per quanto riguarda l’argomento del post, è criminale intermediare per la compravendita dei bambini. Non giudico le mamme che cedono i loro figli, nè quelle che li acquistano. Ma dico solo che gli intermediari che sfruttano la disperazione delle persone, vanno letteralmente sbattuti in galera e lasciati lì.

  5. credo che tutta la disperazione di chi “compera” sta come già detto nei tempi della burocrazia, nelle attese e nel desiderio di essere genitori, la disperazione di chi “vende” sta nell’amare il figlio e cercare di offrirgli una vita migliore.

  6. Io ci sono passata con l’adozione di due dei miei tre figli. Sono attese lunghe, interminabili. Fatte di mille controlli, esami, valutazioni, assistenti sociali. Non giustifico quella che tu definisci “compravendita” ma sai quanto costa adottare un bambino in modo legale? Sai quanti mesi di lavoro perdi per spostarti nel loro paese di origine? i regali che devi fare ai tribunali dei minori dei paesi di riferimento? Ecco, forse queste cose non le sapete. Probabilmente a questi genitori è stata negata l’aspettativa di due o tre mesi per recarsi in Brasile, Guinea, Bolivia. E queste mamme che “vendono” i figli? Giudicarle? Che scelta difficile e sofferta la loro. Lo vendo e gli garantisco una vita felice e serena in Italia oppore lo faccio crescere qui con me, senza lavoro, in mezzo a mille difficoltà, in balia della criminalità. Riflettiamo tutti.

    • @Valentina: lungi da me giudicare qualcuno. Né le mamme che cedono la propria creatura, nè quelle che “comprano”. Immagino che da entrambe le parti ci sia un tale livello di disperazione che si perde il lume della ragione.
      Mi chiedevo semplicemente perchè ricorrere alle vie illegali, quando ci sono tanti bambini soli che hanno bisogno di una famiglia…

  7. Cettina credo proprio che la risposta sia nella burocrazia, forse queste persone scoraggiate da tutto l’iter da seguire prendono le strade illegali. Un abbraccio a tutte Rosa

  8. posso capire ki li spende…………….posso capire quelle donne………… vergogna ki organizza questi scambi….
    però ci vorrebbe meno burocrazia per adottare un bambino…è vero ke gli orfanotrofi sono pieni…ma quanti di questi bambini vengono dati a coppie ke li desiderano???
    io conosco alcuni che hanno adottato un bambino…per vie legali…ma alla fine sono cmq andati o in brasile o in perù per più di un mese….spendendo un sacco di soldi, magari non 20 mila euro…ma quasi…. tutto legale….ma non è quasi come comperarli?????

  9. Non darei via uno dei miei figli nemmeno per tutto l’oro del mondo, e se non ne avessi avuto di miei credo proprio che avrei fatto di tutto pur di adottarne uno in modo legale, come dici tu cara Maria gli orfanotrofi sono pieni di bambini che hanno bisogno di una famiglia che si prenda cura di loro donandogli tanto amore solo che la burocrazia a volte annega il sogno di una coppia che vuole diventare mammma e papà e di fatto impedisce a questi bimbi di riceverne l’affetto Mah!…………alle volte non capisco come la mente umana possa concepire certe cose……..Un Abbraccio a Tutte da Cettina

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