A otto anni fuma due pacchetti di sigarette al giorno

Si chiama Ilham, il piccolo indonesiano di otto anni che fuma fino a due pacchetti di sigarette al giorno e diventa violento se gli viene proibita la sua dose di nicotina.
A raccontare la storia di questo bambino di Sukabumi, sull’isola di Giava, è il padre, un mototassista, che dice: “ha iniziato a fumare a quattro anni ed ora non vuole più andare a scuola, dato che passa tutte le giornate a fumare e a giocare e ha scatti di collera se gli vengono nascoste le sigarette”.

Io sono una accanita “non fumatrice”, non sopporto l’odore delle sigarette e devo dire che da quando in Italia è entrata in vigore la legge Sirchia vivo meglio, molto meglio.
Sono sempre stata molto sensibile a questo tema (pensate che in casa mia non è mai stata accesa una sigaretta! E l’unico portacenere che mi hanno regalato è stato trasformato magicamente in un bellissimo porta-candela!) e forse anche per questo motivo la notizia del baby-fumatore mi ha toccato profondamente.

Non si tratta del primo caso di giovani fumatori nel Paese: due anni fa emerse la storia di un bambino di due anni e mezzo già dipendente dal fumo.

Nel Paese di 240 milioni, l’Organizzazione mondiale della sanità ha calcolato che i fumatori siano circa 65 milioni, contribuendo a 400 mila morti all’anno per fumo attivo e altre 25 mila per quello passivo.

Numeri impressionanti!

Senza parole…

31 risposte a “A otto anni fuma due pacchetti di sigarette al giorno

  1. @Silviafede: i polmoni dei fumatori non sono come i polmoni dei non fumatori. Dai a un medico la lastra di un fumatore e quella di un non fumatore e te lo dice a occhi chiusi chi fuma e chi no.

    Mio padre anni fa ha fatto un ecodoppler. Il medico gli ha detto “lei è un fumatore moderato, vero?” e mio padre ha risposto “no, sono più di 20 anni che non fumo più”.

    Nonostante questo, ha ancora i segni!!

  2. @Jessi86: concordo in pieno con te, sono assolutamente contraria al sistema americano che penalizza le famiglie meno abbienti che purtroppo non possono usufruire di servizi, quali al sanita’, se non possono pagarsela. Sono molto contenta che nel nostro paese non sia cosi’ e sono anche contenta di pagare le tasse per garantire i servizi di base (sanita’ e istruzione ad esempio) a chi e’ piu’ sfortunato di noi e non puo’ permetterseli. Per il lavoro nero ecc. la soluzione e’ semplicemente beccare i disonesti, lo stato dovrebbe impegnare ogni risorsa che ha per farlo, la soluzione non e’ certo tolgiere i serivzi gratuiti per tutti.
    Per il discorso spese mediche ci sono persone che fumando una vita non si ammalano di cancro ed altre che non fumando muoiono di tumore ai polmoni…e’ vero il funo fa sicuramente male, ma non e’ l’unica causa di malattia per cui come fai a stabilire che uno si e’ ammalato perche’ fumatore? Sai le cause legali che ci sarebbero in merito…

  3. @ Jessi: scusa allora mi dai 10 motivi per cui il non fumatore dovrebbe pagare le cure al fumatore?

    Anche questo è il mio pensiero: io non vorrei pagare le cure di chi si suicida lentamente con il fumo, ma lo faccio comunque.

  4. @TUTTE:io intendevo dire che se ogniuno dovesse pagare solo per ciò che utilizza la maggior parte di famiglie con + di 2 componenti sarebbe in gravissime difficoltà, quindi io appoggio il fatto che esista una collettività per alcune spese in italia e sono anche consapevole che se tutti pagassero le tasse non ci dovremmo nemmeno porre il problema, ma ribadisco che se alcuni pensano che il sistema sanitario USA sia un buon modello in quanto chi si ammala paga, io non sono d’accordo, però sono anche realista nel pensare che se una spesa medica in italia si paga X in america si pagherebbe 100 volte di + e allora molti di noi anche pagando le tasse non si potrebbero nemmeno permettere le lastre dopo un incidente stradale.Cmq ribadisco che il fumo fa male e chi fuma ora ne è perfettamente a conoscenza e quindi non ci sono scuse, ma da questo a dire “non è giusto che con le mie tasse di non fumatore pago le sue spese mediche” ribadisco che non sono d’accordo.e aggiungo che questo è un mio pensiero.

  5. @jessi86 – mary84: a mio parere avete un po’ di ragione entrambe.
    certo siamo fortunati ad avere un ssn che ci passa la maggior parte delle prestazioni, ma quante di queste prestazioni vengono utilizzate con cognizione di causa? mi spiego, in Italia abbiamo un brutto vizio, visto che tutto viene passato dal ssn approffittiamone anche se non ne abbiamo bisogno, intasiamo i pronto soccorsi a volte per nulla (solo un po’ di febbre x esempio), facciamoci dare medicine di cui non abbiamo bisogno e lasciamole scadere, ecc.
    tutti hanno diritto alla sanità, ma non è nemmeno corretto che persone, come dice mary84, che lavorano in nero o non dichiarano tutto, sfruttino la sanità a danno di chi invece dichiara tutto il suo reddito e a volte si trova costretto a ricorrere al privato per ottenere un servizio che, se tutti facessimo il ns dovere di cittadini, qualcun’altro “ruba”.
    torniamo un po’ al discorso fatto qualche tempo fa con i nidi comunali e privati.
    mi chiedo solo una cosa. perchè le economie veramente in crisi (es. grecia, italia, spagna) sono quelle in cui il livello di evasione fiscale è più alto?
    forse risolveremmo moltissimi problemi (asili, scuole, sanità, ecc) se lo stato controllasse di più (cosa che sta iniziando a fare) e tutti noi facessimo il ns dovere. anche se anch’io mi lamento delle tasse troppo alte che tra poco arriveranno.
    la mia non voleva essere una paternale

  6. @jessi86: lasciamo perdere il servizio sanitario americano che per me fa pena, perche’ se hai i soldi ti curi altrimenti no. per come vanno le cose in italia, le assicurazioni sarebbero talmente alte che i ricchi si potrebbero curare, gli altri non ricchi, ma nemmeno poveri, diciamo i medi, morirebbero di certo, figuriamoci i poveri.
    pero’ se fumi, e sai che ti puo’ venire un tumore, e ti viene, accollare le spese alla comunita’ e’ brutto.tutto qua. un conto se viene perche’ respiri un’aria di cacca, ecc…ma se fumi e lo sai, allora e’ diverso.mi spiace, ma e’ diverso.
    come quelli che muoiono e i parenti chiedono il rimborso alla multinazionale che produce le sigarette.ma scherziamo? chi te l’ha ordinato si fumare scusa?
    non mi sembra la stessa cosa fumare o avere figli. avere figli non mi danneggia la salute e non danneggia gli altri. il discorso salute e’ be diverso dal discorso spese per la scuola.
    non lo trovo un bel paragone.

  7. @jessi86 magari come gli Usa sarebbe estremo, ma una via di mezzo perchè no? ogni legge ha i suoi pro e contro, purtroppo.
    Capisco il tuo pensiero, e lo appoggio, indubbiamente.

  8. @Jessi: io non ho detto “si paga in toto le cure”. Io ho detto “se la gente fuma e si ammala di cancro, visto che si sa quali danni provoca il fumo, dovrebbero pagare META’ delle spese mediche, non che i miei soldi di tasse di non fumatrice devono andare ai loro polmoni che si sono marciti con le loro mani. Un conto è che il cancro mi viene e basta, un conto se me lo provoco.”

    I figli altrui che io curo con le mie tasse mi sta bene curarli, d’altronde non se la sono cercata la malattia. O anche un adulto che si ammala se è per questo.

    Ma se la gente FUMA E SI SA CHE COSA PROVOCA IL FUMO, a me NON VA di pagare le loro cure con i miei soldi.
    Che poi non vado certo in ospedale a dire “Brutto scemo fumatore, non potevi evitartelo?” è un’altra cosa.

    Se è per questo, non so a quanti faccia piacere che il proprio fegato sano venga trapiantato per sostituire il fegato roso dalla cirrosi epatica di un alcolizzato che si è distrutto con le sue mani, ma anche lì, uno l’idea la può avere, anche se non la va a ridire al diretto interessato.

    Io al mio ragazzo dico di smettere, ma se continua e si ammala, io posso smuovere le montagne che tanto, se è destino che non ce la faccia, non ce la farà. E onestamente la colpa è solo sua che si è avvelenato.

  9. @mary84:se fosse come negli USa sai quante famiglie con bambini affetti da malattie gravi dovrebbe scegliere se staccare o meno un respiratore perchè non hanno i fondi necessari a continuare le cure, per questo io sono felice di essere nata in italia, almeno se vado in ospedale per un intervento non devo ipotecare dinuovo la casa come succede in america.

  10. @jessi se permetti chi si ingozza di schifezze non inquina l’ aria e non danneggia gli altri.

    E poi a mio avviso non sarebbe male l’ idea di fare come negli Usa, visto che io e mio marito entrambi lavoriamo in regola e entrami paghiamo le tasse – e che tasse – (e questo mese chi vive in Lombardia se l’è viste pure aumentate), e mi girano a vedere la gente che lavora in nero (o che per scelta non lavora) e poi cmq ha come noi gli stessi “priviliegi” sanitari e, anzi, ha in + quelli sociali perchè magari risulta a reddito basso/o addirittura zero.

    Inoltre ti assicuro che ormai della scuola pubblica lo stato ci paga solo lo stipendio delle maestre/bidelle, tutto il resto è a pagamento dei genitori (mensa, assistenza in mensa, post/pre scuola, gite, attività extra)e di materiale, a parte i libri alle elementari, non passa nient’ altro.

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