Il latte artificiale in Italia costa troppo? Il pediatra: “E’ giusto così”

In Italia il latte artificiale e i pannolini costano molto di più che negli altri paesi. Perché? Il ministro Andrea Riccardi vuole vederci chiaro. E per questo ha inviato un esposto all’Antitrust.
Fantastico vero? E aggiungerei: “Era ora!”
Eppure non tutti sono d’accordo. Il pediatra Italo Farnetani, ad esempio, pensa che questa iniziativa possa risultare inefficace o addirittura dannosa.
Cosa succederebbe se in Italia il latte artificiale diventasse improvvisamente low cost?
Secondo il pediatra scatterebbe una corsa al biberon, con conseguente calo del numero di bebè allattati al seno.

Lo so che è Carnevale, ma vi assicuro che questo non è uno scherzo!

Abbassare i prezzi del latte in polvere senza un’adeguata attività di sensibilizzazione in favore di quello materno può portare a una diminuzione della percentuale di donne che allattano al seno. La maggior disponibilità di latte artificiale – spiega Farnetani – fa aumentare la tentazione per i genitori di ricorrere al biberon, soprattutto di fronte alle quotidiane incertezze: per esempio il dubbio se il bambino abbia mangiato a sufficienza o necessiti dell’aggiunta”.

“Mi sono sempre chiesto – osserva lo specialista – perché lo stesso impegno che viene speso per abbassare il prezzo del latte artificiale non sia stato investito anche nella promozione dell’allattamento al seno. Si ricordi che quest’ultimo viene definito ‘naturale’ e, oltre che migliore dal punto di vista della salute, non costa nulla”.

Insomma, più che abbassare il prezzo del latte in polvere, Farnetani vorrebbe vedere più spot pro-poppata al seno, per sensibilizzare le mamme.

Circa il 98% delle donne, ricorda lo specialista, “possono allattare al seno il proprio bambino e si dovrebbero dare tutte le informazioni necessarie perché lo possano fare bene. Per esempio insegnare a capire i messaggi del pianto, a usare correttamente la valutazione dell’accrescimento in peso, e spiegare quali stili di vita che può assumere la mamma. Anche in questo caso nell’80% dei farmaci in commercio in Italia la scheda tecnica precisa che sono controindicati in corso di allattamento al seno, mentre in realtà solo gli psicofarmaci e gli anestetici generali non vanno assunti dalla donna in allattamento. E spesso la donna smette di allattare perché deve eseguire una cura medica”.

Non so cosa ne pensate voi, ma io non sono affatto d’accordo con Italia Farnetani. E per varie ragioni.
Innanzitutto non penso che l’abbassamento di prezzo porterebbe ad un maggiore consumo.
Io credo che ogni mamma desideri allattare il proprio bambino, e se non lo fa è perché ci sono alla base motivazioni reali. Non capricci!

I prezzi folli che ci sono adesso l’unica cosa che fanno è gravare sul bilancio, già magro, delle famiglie.

Va bene, invece, spiegare alle neo-mamme come si fa ad allattare, a capire il pianto, eccetera. Negli altri Paesi, in Inghilterra per esempio, ma anche in Germania, il sostegno alla neo-mamma nel post parto non è fantascienza, ma realtà!
E come ci ha anche raccontato Lui78 ci sono delle puericultrici che vanno addirittura a casa per assicurarsi che tutto proceda per il meglio.

E poi vogliamo parlare dei costi dei pannolini?

Tempo fa, durante un viaggio in Spagna, mi sono fermata al supermercato per comprare un pacco di pannolini. Ho preso la stessa marca che uso in Italia e l’ho pagato quasi la metà!
Esattamente: quasi la metà! Ero senza parole!
Se non avessi avuto problemi di spazio in valigia, vi assicuro che avrei fatto una scorta infinita!

Già la politica per le famiglie è quella che è, gli aiuti quelli che sono.

Speriamo che almeno questo esposto all’Antitrust porti a dei risultati concreti!

68 risposte a “Il latte artificiale in Italia costa troppo? Il pediatra: “E’ giusto così”

  1. In Italia esiste già comunque la possibilità di comprare latte in polvere per neonati a 10 € ( o anche leggermente meno ) al kilogrammo.

    Per legge, tutti i tipi di latte di tipo 1 sono equivalenti e sostituibili.

    Ovvio poi che, essendo in Italia, ogni primario di reparto di neonatologia suggerisca poi le marche più note e care…. ( strano, eh… ? )

    La cosa è successa anche a noi. Mi sono fatto una sanissima risata ed abbiamo usato ( per l’allattamento combinato ) latte Coop 1.

    Ovviamente nessun problema.

    Chi vuole spendere di più può farlo. Ma è una sua scelta.

  2. Sono daccordo al 100% con Laura. Ha dimostrato di essere una tra le poche che sa quello che dice, nel senso che molte donne sostengono di non avere latte o di non averne a sufficenza e si arrendono subito. Ma come si fa a far venire il latte se non si attacca il piu’ spesso possibile il bambino?? Secondo me se il latte artificiale fosse low cost, sarebbe un deterrente in piu’ all’allattamento materno.

  3. Sono un papa’ di 34 anni con due figli, compro i pannolini on-line in un sito francese, mentre il latte in polvere lo acquisto sempre on-line in germania.Abbasso l’italia, e’ una vergogna come l’abbiano conciata i nostri governanti.

  4. @Valentina: concordo con te che ogni mamma deve fare delle scelte consapevoli valutando pro e contro, ma sentirti dire che l’allattamento non lo sopporti ed aver rinunciato a priori non lo trovo bello, scusa sicuramente e’ un mio limite mentale ma questo e’ il mio pensiero.
    Le mamme che invece per motivi vari tipo salute, lavoro, mancanza di latte, ecc non possono allattare oppure lo fanno solo per un breve periodo hanno tutta la mia comprensione, ripeto sara’ un mio limite mentale ma non riesco a concepire chi rinucia a priori

  5. @Francesca: anch’io come silviafede avevo provato i pannolini della chicco e non valgono nulla. è come dice silviafede, si sbriciolano. il pacco che avevo l’ho tenuto e l’ho dato ad un’amica con una bimba per farla giocare a cambiare il pannolino alla sua bambola…

    @laura quando sono tornata dall’ospedale mio marito è stato costretto a fare il turno di notte al lavoro (era a fine contratto e gliel’hanno poi rinnovato di soli 2 mesi). all’ospedale mi hanno indirizzato in farmacia per prendere il latte milupa ma l’avevano finito e visto che nn mi avevano detto che loro facevano l’aggiuntina, io tranquillam, visto che era sabato ho pensato di andare a prenderlo in farmacia. sono stata ingenua, ma al primo figlio chi non lo è? cmq ho passato una notte d’inferno, DA SOLA con mio figlio che piangeva ogni mezz’ora perchè quello che gli davo non bastava. alle 6.30 quando è tornato mio marito ero stravolta, con le tette (passatemi il termine) che se le strizzavi non usciva un goccio di acqua, e il bambino che piangeva. non sapevo cosa fare se non attaccarlo aspettando che aprisse la farmacia di turno (era domenica). il latte è arrivato alle 9! poi al supermercato l’ho visto. ci siamo arrabbiati x due motivi. la ns stupidità di non sapere che potevamo trovarlo anche al super quella marca (e fiducia nelle strutture ospedaliere) e il prezzo. in farmacia costava 3 volte tanto!
    Credimi avrei preferito 1.000.000 e più avere io il latte piuttosto che dargli quello artificiale, ma così va e non perchè avevo paura di rovinarmi il seno o fretta di tornare al lavoro (anche se poi sono stata solo 4 mesi a casa), ma solamente perchè non ho avuto latte.
    se mai avrò un altro figlio cercherò ancora di allattarlo io, ma se per qualche motivo non riuscirò pazienza. sono fatta così, questo è il mio fisico. c’è chi ha la fortuna di avere tanto latte e chi invece non ne ha. l’importante è che i bimbi crescano sani

  6. @Cinzia l’allattamento al seno è faticoso, c’è chi lo accetta di buon grado, chi lo vive in modo mistico e chi come me semplicemente non lo sopportava. Chiarito questo, mi sembra che negli ultimi anni la medicina si stia orientando verso una sensibilizzazione alle future mamme a una gravidanza e a un allattamento più consapevole, analizzando il pro e il contro delle varie situazioni.
    La scelta del pannolino riutiluzzabile è sicuramente degna di nota però la vedo poco applicabile per mamme che lavorano ..

  7. Purtroppo qui in Italia (non so negli altri Paesi) c’è una lobby del latte artificiale, e le neomamme vengono convinte dai pediatri che il latte materno non sia nutriente, che il bambino sia allergico (approfittando delle coliche o di qualche malessere momentaneo del bambino)… facendo leva sulle insicurezze e paure tipiche di ogni neomamma è facile dire “il bambino non cresce abbastanza”, o adirittura convincerla che ha perso peso; ti dicono che il bimbo deve prendere TOT latte (non più, nè meno) ogni 3 ore, che l’allattamento a richiesta è solo una moda del momento, che procura problemi al bambino perchè deve avere il tempo di digerire, e poi bisogna dargli degli orari, mica potrai tenerlo sempre attaccato al seno…
    so di cosa parlo, perchè ci siamo passate io, mia sorella e molte nostre amiche, nelle maternità fanno di tutto per farti passare al latte artificiale, partendo con l’aggiunta e con preconcetti vecchi di più di 30 anni; se poi hai la fortuna di trovare un pediatra “di libera scelta” che ti consiglia bene, come ho avuto io, puoi ancora recuperare l’allattamento, ma purtroppo di pediatri così sembrano essercene pochi…
    non è questione di prezzi, aumentare o calare i prezzi del latte artificiale non cambierebbe molto, il problema è la speculazione, ed anche la poca voglia che hanno medici e pediatri di aiutare e consigliare le neomamme nell’avviare l’allattamento…
    per quanto riguarda la spesa di pannolini, sollevata da molte mamme, ci sono due alternative più economiche: i pannolini lavabili (che oggi sono più pratici dei vecchi ciripà, e le lavatrici odierne sono più efficienti di quelle di un tempo), oppure fare senza pannolino… ovviamente, ogni scelta ha i suoi pro e contro, per esempio i pannolini lavabili richiedono un investimento iniziale di 100-200 euro e devono essere lavati, però quei 100-200 euro vengono spesi solo all’inizio e dopo si usano per i due-tre anni necessari, e magari anche di più perchè possono essere usati anche per i figli successivi, o per i cugini… fare senza pannolino è la soluzione adottata nei paesi poveri o poco industrializzati, le mamme (o le sorelle maggiori) imparano a capire quando il bimbo sta per fare pipì e pian piano gli insegnano anche come segnalarlo; nella nostra società attuale questo è poco praticabile, ma chi ne ha la possibilità rimane stupito dal risultato…

  8. il latte materno è migliore di quello artificiale, certo…non sempre però è possibile allattare e non è vero che il latte non arriva perchè non attacchiamo il bimbo al seno….dopo un mese di tentativi, tanti pianti (della creatura, ndr) e il bimbo che cresceva giusto il minimo indispensabile sono passata al latte articficiale…un angelo perchè a pancina piena si dorme meglio e crescita ottima! non ho scelto l’artificiale perchè dovevo uscire con le amiche…al lavoro sono rientrata con il bimbo di neanche 4 mesi altrimenti mi licenziavano! chiedo attenzione e sensibilità da parte di chiunque: pediatri e mamme che fanno solo le mamme per scelta….non è per tutti uguale! mamme che non potete allattare o non volete, le decisioni altrui vanno rispettate, non sentitivi in colpa……ricordate solo di dare amore ai vostri bambini, quello sì, deve essere il più naturale possibile e non mancare mai. …e per trovare costi ridotti si può andare anche in svizzera.

  9. Io sono una mamma che ha scelto di non allattare per motivi mille e non ho avuto nessuna “scusante” per non farlo, semplicemente non mi andava. Detto questo non credo che i prezzi influenzino la scelta dei genitori, quando però si parla di pannolini (l’esempio che fai tu Maria calza a pennello) come mai all’estero costano la metà? hmmmmm

  10. @Laura, io non ho allattato mai perche ho avuto delle complicazioni al parto e sono finita in rianimazione. Il mio pediatra quando ha controllato il bambino e poi me mi ha spiegato che il latto non è stato prodotto da una giandola che abbiamo in testa. Non mi ricordo il nome. Pertanto mi ha detto, puoi continuare ad attaccarlo al seno, ma se questa giandola non ha pordotto il latte, il bambino se è sazio ti userà solo come da ciuccio. Detto questo, volevo semplicemente porre una domanda. Io avrei pagato oro per poter allattare, non ho potuto e quindi mellin uno e due che costa cira €2,20. Pannolini chicco al costo di 3,80€. Svezzamento a tre mesi e mezzo per cercare di farlo mangiare un pò di più visto che non era un gran bevitore di latte. Altri costi. Pastina, pappe e omogeneizzati con costi da paura. Ora io non ho potuto allattare, ma se semplicemente non avessi voluto ( per il lavoro, perchè non me la sentivo e via dicendo per i motivi più disparati) è giusto che mi facciano pagare il latte il doppio degli altri paesi europei. Dobbiamo sempre e comunque disciminare le donne che per scelta non allattano colpendole nel portafogli e gravando su un bilancio familiare già estremamente provato? E’ se la giustificazione di questo pediatra che vanta il costo del latte artificiale è che serve a motivare le mamme ad allattare, che mi dice dei pannolini, delle pappe, degli omogeneizzati e di tutto quello che serve per un bambino. Un termometro per misurargli la temperatura (NE HO COMPRATO UNA DECINA) mi è costato circa €30,00. Questo pediatra che direbbe?

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