Baby consumatori già da piccoli! Che fare?

Qualche giorno fa Ale 10 ha lasciato un commento che mi ha fatto pensare tanto. Ci ha scritto: “Stamattina Mattia non voleva mettersi assolutamente una felpa che avevo scelto per lui per andare in asilo, così come sono settimane che lotto per fargli mettere delle scarpe più comode e appena comprate. Dopo varie urla mi ha detto: “Non voglio questa felpa e queste scarpe, perché quando vado al nido, Matteo mi dice che la mia maglia non è di niente e anche le scarpe!”. Insomma l’amichetto lo prende in giro perché non mette ogni giorno una maglia dei vari Ben10, Spiderman ecc… Ma mi chiedo: si può già cominciare con queste cose a 3 anni? Ha solo 3 anni e già di pensa alle firme? Assurdo!”
Ebbene, sull’ultimo numero di “Figli Felici” ho trovato un articolo che fa per lei e per tutte le mamme che si trovano nelle stesse condizioni, ossia che lottano quotidianamente con i “Baby-consumatori”!
Come comportarsi?
La regola numero uno è: “Non cadere in questa trappola”.
Il bambino vuole l’ultimo modello di un gioco? Oppure un altro pacchetto di figurine? Va bene! Ecco il gioco e le figurine. In fondo, che c’è di male? Fino a che si può… si fa.
E poi? Al primo no, apriti cielo. Crisi isteriche, pianti disperati. Sembra la fine del mondo.

Cari genitori non perdiamo di vista una elemento importante: si tratta di capricci
E allora?

Allora mai dire al bambino “forse domani”.
“Me lo compri? Dai, me lo compri? Per favore papà me lo compri?” Per mettere a tacere il bambino, davanti ad una richiesta insistente – misto piagnucolii a volte (anche spesso…) tendiamo a dire “Vedremo”, oppure “Domani”. Ma questo non è il modo per eliminare il capriccio. E’ solo una forma per rimandarlo. E quando il bambino realizza che si tratta di una bugia l’autorità del genitore e il valore delle sue parole risultano compromesse.

Non va bene neppure ricorrere spesso alla politica del “do ut des”, ossia “se fai il bravo ti compro le figurine”. Se usata frequentemente, questa tattica potrebbe abituare i bambini a volere un riconoscimento per ogni sua buona azione.
Ma allora che possiamo fare?
Possiamo, anzi dobbiamo insegnare ai nostri figli che desiderare è bello.
Il desiderio nasce da una mancanza. Ma se il bambino ha tutto che cosa può desiderare?
Lasciamo ai piccoli la gioia dell’attesa e non riempiamoli di oggetti che magari non hanno neppure mai chiesto.
Non scordiamoci che il bambino vive nel qui e ora. Le sue voglie sono tanto grandi quanto effimere. Vuole un gioco nuovo? Gli si può rispondere: “Vediamo se a casa hai qualcosa di simile. Se non hai nulla del genere allora lo compriamo”. In questo modo si mette il nuovo gioco in relazione a quanto posseduto togliendo l’ossessione del nuovo a tutti i costi.

Mai più di un’ora di tv al giorno. Selezionate i programmi limitando l’esposizione alla pubblicità, magari ricorrendo ai dvd. L’informazione che viaggia alla velocità della luce spegne l’immaginazione e crea falsi bisogni.
Più momenti di svago vero e gioco libero e spontaneo. Insomma meno giochi strutturati propinati dai mass media ma più spazio alla creatività, al travestimento, ai poteri magici di cui è dotato naturalmente ogni bambino che passa in pochi secondi da un personaggio ad un altro. Un momento è Batman, l’istante dopo è Ben10!

E finiamo con un dato sconcertante: secondo un rapporto dell’Unicef i bambini britannici sono i più infelici del mondo industrializzato, imprigionati in un ciclo di consumismo compulsivo.
La causa? I genitori che per farsi perdonare delle lunghe assenze li riempiono di giocattoli.
Insomma “hanno tutto e sono infelici”. Ma questi piccoli, in realtà, hanno tutto solo in apparenza. Intervistati i bambini hanno ammesso che a renderli tristi non sono i giocattoli, ma il tempo trascorso con la famiglia, specialmente all’aria aperta!

Insomma basta trascorrere più tempo con i propri figli e definire 4 regole precise per eliminare tutti i problemi del baby shopping?
Non credo proprio.
Personalmente io non conoscevo l’esistenza di Ben10, dei Gormiti, di Bakugan fino a che Marco non ha iniziato la materna.
La tv? La guarda poco e niente. E comunque gli propongo dei dvd. Ma vi assicuro che di questi personaggi mio figlio conosce vita, morte e miracoli.
Come fa? Non è un indovino! Sono gli amichetti della scuola che gli fanno il lavaggio del cervello.

Qualche giorno fa è venuto a trovarlo un compagno di scuola. La prima domanda è stata: “Mi fai vedere la tua collezione di Gormiti?”.
Marco ne ha solo uno piccolo piccolo. Sigh! Gli ha risposto: “Ne ho solo uno!”.

E allora l’amichetto: “E che Ben 10 hai?”.
Allora tutto fiero Marco ha mostrato i suoi tre Ben10. Ma l’amichetto ha infierito ancora: “Solo questi?”.

Mi stavo alterando alquanto! Allora sono intervenuta dicendo: “Abbiamo un fantastico gioco dell’oca con i dinosauri. Giochiamo?”
All’inizio l’amichetto era perplesso. Poi si è divertito un sacco.

Cosa ho imparato? Che a volte basta proporgli un’alternativa valida!

39 risposte a “Baby consumatori già da piccoli! Che fare?

  1. @Maria: sicuramente spiritoso e simpatico!
    Per saggio intendevo che raramente un bambino specie cosi’ piccolo fa una riflessione di questo tipo cioe’ ho davvero tanti giochi che non so piu’ dove metterli…di solito pur avendo tanto e di tutto qualcosa da chiedere lo trovano sempre…

  2. Ciao a tutte. Buon inizio settimana.
    Per tutte, avete il problema inverso al mio. Troppi regali. Al mio piccolo, troppo pochi da parte dei suoceri. In 18 mesi (quasi) un braccialetto al battesimo, di cui vi ho già spiegato eppoi…… nulla più. Morale della favola, mio marito che ha avuto davvero una brutta infanzia con sti due pessimi genitori, compra regali al bimbo a gogo. Dice che sono per il piccolo, ma io la vedo più come una rivalsa nei confronti di una infanzia senza nessun tipo di gioco. Ritornando al post, Antonio ancora non fa capricci per i giochi, scarpe o vestiti, ma forse è troppo piccolo. La mia linea guida è quella di tutte voi, pochi giochi e desiderati. L’abbiagliamento niente di speciale, ma il mio bimbo si ritrova due zie stiliste e quindi quando fanno una collezione nuova, cuciono vestiti anche a lui. Però, visto che viene prodotta dalle loro mani non ha i marchi delle aziende produttrici a cui vendono le collezioni.
    @Ciocco fai bene ad arrabbiarti, sembra che tua suocera però non ci sente. Hai provato a dirle “vada in questo negozi, compri questo giocattolo che ho gia visto e non venga con niente di diverso altrimenti Luca neanche lo vedrà il gioco che ha comprato se non è quello che le ho indicato io”. Se non lo fa, il bimbo non lo vedono per due settimane.
    Mia suocera ieri mi volava a pranzo da lei, (solo io e Antonio, mio marito lavorava), ho gentilmente declinato l’invito e quando lei mi ha detto che non vado mai a trovarla, le ho spiegato che al mattino lei o esce a fare la spesa o io ho da fare, al pomeriggio lavoro e la sera con sto freddo non porto in giro Antonio a prendere la bronchite perchè lei non si può scomodare a venire a casa a vederlo. Non ha più parlato.

  3. @Maria: grande Marco!!!! Mi sa che per Babbo Natale e’ stata davvero una sorpresa non credo che gli abbiano mai dato una risposta cosi’!!!
    Pero’ Maria hai davvero un bambino saggio….complimenti davvero!

  4. @vale: ho avuto una discussione ben accesa con mio marito al tel in pausa pranzo…non ti dico! il fatto è che lei gli rigira la frittata…per ora mio marito mi ha detto che se stasera porta la scatola (e vuole darla al piccolo x s. lucia) non la prendiamo e poi ci discute lui (e ne parliamo noi).
    io l’avevo chiamato e lui si è un attimo offeso xchè sono partita subito all’attacco di mammà. poi però gli ho mand un sms per spiegargli (non mi aveva dato il tempo) e anche le foto dei cartellini dei prezzi…così abbiamo parlato un attimo (ma proprio 5 min perchè doveva ricominciare a lavorare). stasera finiamo il discorso. gli ho mand un altro sms dicendogli che anche se, come dice sua mamma c’era lo sconto del 30% sui giochi, lo sconto su tutti e due i giochi alla fine il prezzo scontato era sempre uno doppio dell’altro, era inutile che sua mamma rigirava la frittata…
    stasera vedrò cosa succede e speriamo che stavolta mio marito dia una bella strigliata a sua mamma e che lei capisca e soprattutto si RICORDA per le prossime volte come deve comportarsi…

  5. @Roberta30: che bravo Pietro che non chiede niente, io invece devo rassegnarmi a sentirmi dire “mi compri questo, mi compri quello…” la mia risposta e’ sempre no, pero’ lui ci prova lo stesso…unico risultato ottenuto, non da poco per me, che prima ai miei no erano capricci ora invece se ne fa una ragione e mi dice “vabbe’ la prossima volta…” . Anche noi per Natale 3 regali sulla letterina (cosi’ ne compriamo uno noi, uno nonni materni, uno nonni paterni) due sono Lego trenino e camion dei pompieri e poi ha chiesto una spada dei pirati (voleva una pistola ma gli abbiamo detto che Babbo Natale non porta armi come mamma e papa’ la spada e’ stata un compromesso)

    • @SilviaFede: ti racconto questa: ieri in piazza c’era un Babbo Natale. Ferma Marco e gli chiede: “Mi hai scritto la letterina?” E lui risponde: “No, non mi serve niente anche perchè non so più dove mettere i giocattoli! A casa non c’è più spazio”.
      Babbo Natale è rimasto di stucco e basito. Non si aspettava una risposta così. E neppure io!
      Ho riso di gusto!

  6. @ciocco73: io a questo punto prenderei seri provvedimenti, oltre a fare come vuole, ti racconta anche balle, e no, ha passato il segno…

  7. @silviafede: quello che fa male è la presa in giro. avesse detto “mi piaceva di più la casetta”, avrei brontolato ma avrei magari lasciato correre. ma dirmi una bugia come se fosse una bambina, quello no! già con il quad che “non si poteva portare indietro perchè la scatola era aperta” non mi era andata giù (e fossi stata in mio marito l’avrei riportata io al negozio), questa proprio non l’ho digerita!
    non so cosa vorrà fare mio marito, adesso se la deve vedere lui. io sono nera e, anche se mia suocera mi ha tel non ci ho risposto. con il dente avvelenato direi solo cattiverie e non mi va di litigare, lascio l’onere al figlio…
    forse lui gli farà portare indietro le costruzioni.
    sicuram la prossima volta (tanto ci sarà una prossima volta, lo so già) punterò i piedi e il regalo torna in negozio!!! anche a costo di litigare e il bambino x due settimane non lo vedono di sicuro! forse la ri-prossima volta ci penseranno un po’ di più (xchè dopo la prossima volta sicuram ci ricascano ancora)

  8. @ciocco73: hai tutta la mia comprensione anche io sarei arrabbiatissima, oltre a non rispettare le tue direttive ti prende anche in giro!!! Ma che pensa che sei scema e non puoi controllare se quello che ti dice e’ vero? Poi non credo sia solo una questione di prezzo, assolutamente importante, ma anche di insegnare a dare valore alle cose, specie con i bimbi piccoli che magari anche involontariamente possono rompere i giochi, spendere un patrimonio mi sembra davvero sciocco! Fossi in te non mollerei la presa, magari non ora a caldo che sei troppo arrabbiata, ma riprenderei il discorso dicendo che se la prossima volta non ha la tua approvazione i giochi non arriveranno al destinatario per cui soldi buttati…

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