Ma come ci siamo ridotti…

Ieri in ufficio è venuta da me una collega, felicemente single, e mi ha detto: “Non sai cosa mi è successo!”.
Ovviamente la mia domanda è stata subito: “Cosa?” (la curiosità è femmina ;))

E lei mi ha raccontato:
“Domenica scorsa a pranzo sono andata a casa di una mia amica che ha una figlia. La bimba mi ha accolta a braccia aperte dicendomi “sei la mia migliore amica”. Uahooo. Giochiamo per un po’, poi quando è arrivato il momento del pranzo, ci siamo seduti a tavola e lei ha cominciato a piagnucolare dicendo“voglio stare vicino al mio papà, spostati!”.
Ho pensato: “adesso il papà gli dirà smettila di fare i capricci e mangia!”. E invece ha cominciato a far ruotare tutti a far spostare tutti per mettersi vicino alla bambina!
Ero incredula. Ma è lui? E’ lo stesso uomo di tre anni fa? L’uomo dai grandi principi, l’uomo che diceva “questo non lo farò mai e quest’altro non lo permetterò mai?
La piccola ha cominciato a gironzolare per casa senza toccare cibo e io mi sono ritrovata da sola a tavola con i due genitori con la forchetta in mano a inseguire la figlia…
Ero senza parole… E ancora non avevo visto nulla.
Il giorno dopo vado a pranzo da altri due amici questa volta con un figlio maschio di 4 anni circa.
Mentre eravamo a tavola, stavamo scambiando due chiacchiere, ad un certo punto, senza un motivo apparente il bambino dice alla madre: “Mamma shhhh, zitta, mi dà fastidio la voce!”. E la madre, ossia la mia amica, che fa? Si ammutolisce! Con il padre stessa scena e anche lui zitto. Io continuo a parlare pensando se lo dice a me sbraito…
E dopo un secondo, puntuale, questo mocciosetto mi fa: “Stai zitta che voglio un po’ di silenzio”. Cosaaaaaaa? Non ci ho visto più. Gli ho risposto: “Bello stai zitta lo dici a tua madre e a tuo padre, ma non a me. Porta rispetto perché 1) sono ospite; 2) sto parlando a bassa voce; 3) sono più grande di te!
A quel punto mi aspettavo l’intervento dei genitori in mia difesa. E invece il simpaticone del bimbo si è messo a frignare, il papà è subito intervenuto per consolarlo. Mentre la mamma, ossia ripeto la mia amica, è rimasta muta per non disturbarlo. Ma ti rendi conto?
Io da piccola non mi sarei mai permessa di trattare così un ospite. E se anche lo avessi fatto i miei mi avrebbero subito rimesso in riga. E invece questi mi sembravano succubi dei loro stessi figli.
Ma si può? Esito: mi sono ritrovata ancora una volta a mangiare da sola a tavola mentre i due genitori stavano appresso al figlio!
Ma tu sei così? Mammamia come vi siete ridotti, poveri voi!”

Le ho risposto: “Sai, a volte, per quieto vivere, pur di non sentirli piangere ad oltranza, soprattutto quando ci sono persone estranee alla famiglia, magari è più facile accontentarli che cercare di insegnargli le buone maniere. E comunque spesso i bambini danno il peggio di loro proprio in quelle circostanze. Si sentono trascurati e non al centro dell’attenzione, e per contro reagiscono con capricci e monellerie!”

E lei: “Mi vuoi dire che li stai scusando?”

E io: “No, non so come mi sarei comportata io, magari diversamente, magari ugualmente. Mboh!
Quello che ti voglio dire è che li capisco, sono mamma anche io e ho imparato a mie spese che “mai dire mai!”

Se ne andata dicendomi: “Non vi capisco, l’educazione è educazione con o senza estranei. Ma ripeto: come vi siete ridotti male!”

Ok, in questi giorni ho i single alla riscossa. Ma mi chiedo: “Ci siamo ridotti veramente così male?”

43 risposte a “Ma come ci siamo ridotti…

  1. quel moccioso, come lo chiama qualcuna è un bambino. non va fatto rigare dritto, va educato; non va sgridato,(qualcuna parla adirittura delle sberle – ma per favore , forse andrebbero educati i genitori, in primis..) va compreso e fatto comprendere. il compito dei genitori è quello di dare buon ESEMPIO ed insegnare ai propri figli i sani principi e comportamenti. con fermezza sì, ma spiegando , accompagnandoli nel loro percorso, aiutandoli a capire i loro sbagli , non infuriandosi.

  2. Ciao! i due casi mi sembrano un pò diversi nel senso che la bambina che voleva stare vicino al papà non chiedeva una cosa così impossibile per cui avranno pensato che non costava nulla accontentarla. Il secondo sicuramente è stato invece maleducato! La mia che ha 3 anni non ha mai detto cose del genere ma se già chiede a qualcuno a tavola l’acqua (fosse anche solo a noi genitori) senza dire per favore già la riprendo. L’educazione prima di tutto, assolutamente!!!

  3. Ciao a tutte ragazze. Buon inizio settimana.
    In merito al post, il mio bambino non mi deve zittire nè davanti ad ospiti, ne mai. Non esiste che un bambino possa zittire qualcuno. Per quanto riguarda l’amica di Maria, a prescindere dalla sua felice condizione di singletudine, credo che si sia trovata comunque in grande disagio anche perchè ha dovuto “rimproverare” il bambino. Ma dico, siamo impazziti?!?! Tutti noi, anche genitori, quando ci troviamo davanti un bambino maleducato o prevaricatore, critichiamo i genitori, quindi perchè dire che per quieto vivere bisogna chiudere un occhio??? Certo c’è la stanchezza, certo è faticoso, certo che ci sono bambini impossibili, ma una volta un pediatra vecchio stampo disse: i bambini sono come pagine bianche sulle quali scrivere. Io penso che ogni bambino abbia il suo bel carattere, ma sicuramente l’educazione va insegnata, altrimenti quello che è accaduto all’amica di MAria diventa normalità.

  4. ciao! Concordo con Marika e Roberta30, l’educazione viene prima di tutto….purtroppo molti genitori si comportano così per la stanchezza e lo stress, ma un figlio maleducato a me nn piace, conosco persone che hanno figli maleducati e cerchi di nn invitarli spesso, e nn solo io lo penso anche altre amici/persone, a me personalmente non farebbe piacere se pensassero questo di mia figlia.

  5. Buongiorno a tutte. Convengo che i bimbi in presenza di estranei magari facciano i buffoncelli per essere al centro dell’attenzione ma gli episodi descritti rasentano la follia… Qui non si tratta di chiudere un occhio perchè c’è un ospite (ma chiudere cosa poi ospite o non ospite se ti metti a fare pipì nel ficus ti sistemo per le feste) ma di essere schiavizzati dal proprio figlio.
    Giulia è camaleontica con me is comporta in un modo con me e mio marito in un altro con mio marito in un altro ancora e probabilmente coi miei sueceri esattamente come i bimbi di cui sopra.
    Mi spiace ma ha ragione l’amica senza figli l’educazione innanzitutto a prescindere dall’età. Ovvio che è faticoso ed è più semplice dire si…. E’ di sicuro più semplice mettere il bimbo nel carrello per non farlo frignare piuttosto che fargli capire che nel carrello non ci si può stare per ragioni di sicurezza ed igiene. Un bell’esempio davvero

  6. su questo concordo con voi pero’, e’ vero come ho deto che a volte con gente intorn si chiude un occhio, ma non tutti e due gli occhi!
    la persona comunque ha fatto bene a rispondere al bambino, se non l’hanno fatto i genitori, qualcuno gleile deve pur dire le cose, no?

  7. @rosa79: concordo in pieno con te…stessi comportamenti di Fede e nostri…anche lui quado ci sono ospiti cerca di attirare l’attenzione in tutti i modi, ci sta vista l’eta’ e a volte la voglia di essere al centro del mondo, ma quando diventa maleducato lo stoppiamo subito anche se c’e’ gente, non ci creiamo proprio problemi.
    @silvia: non capisco cosa c’entra che l’ospite non aveva figli e non poteva giudicare, il comportamento del bambino e’ stato maleducato e lei ha fatto bene a rispondere a tono, io al suo posto avrei fatto uguale e ti diro’ di piu’ visto il comportamente dei genitori (che come dice Marika dovevano assolutamente intervenire!!!) non avrei avuto piu’ piacere a frequentare quella casa dove degli adulti vivono sotto scacco di un bambino…ma per carita’!

  8. Le mie figlie non si sono mai comportate cosi, e se anche lo avessero fatto di sicuro nn stavo zitta alle loro regole! A 20 anni cosa fanno mi ammazzano? Stiamo scherzando spero?! E’ ovvio che davanti alla persona estranea avrei semplicemente “ma cosa stai dicendo?!”, ma appena fuori di casa gliele avrei suonate di santa ragione! E’ vero, chi nn ha figli nn puo capire e concordo nn al 100 per 100, ma al 1000 x 100, però quando è troppo è troppo!!!L’educazione e il rispetto in primo luogo. Mi capita di andare in giro, supermarcati, negozi, uff ecc e sento che i bambini si rivolgono ai propri genitori con una maleducazione assurda, e loro che fanno? zitti mosca! Questi nn sono genitori ma pupazzi! Era meglio che i figli li lasciavano dov’erano!

  9. io sono del parere che l’educazione viene prima di tutto…mi è capitato che Marco facesse qualche capriccio quando abbiamo avuto ospiti, ma l’abbiamo messo in riga senza ovviamente assecondare le sue richieste…ovvio che non si permetterebbe mai di zittire noi o gli eventuali ospiti perche se no arrivano come minimo rimproveri e punizioni
    tutt’al piu dovremmo cercare di zittire lui…….. parla a raffica con noi, senza di noi, coi nonni, con gli ospiti che a volte davvero ci vorrebbe lo scotch sul muso!!!
    penso che non arriveremo mai a queste situazioni estreme …
    ieri per esempio siamo stati a vedere i presepi di san gregorio armeno ebbene sì ce l’abbiamo fatta…
    per il pranzo si è fatto tardi, la fila per i posti è stata lunga ma abbiamo aspettato
    quando ci siamo seduti marco era stanchino e ha iniziato a giocare coi bicchieri ecc
    quello che ancora non tollero e che nn riesco a fargli capire che deve restare seduti tutto il tempo quando stiamoa tavola a casa riesco ad impormi ma quando stiamo dai nonni, loro lo giustificano e io non riesco ad impormi!!grrr
    è stato stoppato subito, ha frignato, noi abbiamo battibeccato ma poi non ci ha piu riprovato!!!

  10. Prima ancora di leggere tutti i vostri commenti scrivo quello che penso. Ma stiamo scherzando!? La ragazza felicemente single ha ragione da vendere, a casa mia un comportamento come quello di quei bambini non è assolumente permesso, con o senza ospiti. Passi x il voler stare vicino al papà, insomma in quello non ci vedo niente d male, quella non è maleducazione. A costo di fare la parte dei cattivi, noi non ci lasciamo rigirare come calzini dalle nostre figlie.

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