Uno primato tutto italiano: il 38% dei bambini nasce con il cesareo

E’ arrivata l’ora di riempirvi la testa con un po’ di numerotti!
Sembra incredibile, ma noi italiane abbiamo due primati poco lusinghieri in Europa:
1) Siamo le mamme più attempate (e questo lo sapevamo!). Partoriamo il primo figlio in media a 32,4 anni, più tardi delle cittadine straniere (28,9).

2) Nel 37,8% dei casi partoriamo col taglio cesareo, il dato più alto della media europea.

Il ricorso al parto per via chirurgica avviene soprattutto nelle case di cura accreditate in cui si registra tale procedura in circa il 60,5% dei parti contro il 34,8% negli ospedali pubblici. (Ma va?)

Altra chicca: il parto cesareo è più frequente nelle donne con cittadinanza italiana (39,8%) rispetto alle donne straniere (28,4%).

Mi chiedo: come mai ricorriamo tanto spesso al parto chirurgico? Reale necessità? Mhaa! Ho i miei dubbi…

Comunque andiamo avanti con la numerata.

In gravidanza facciamo troppi esami. Nell’84,6% dei casi il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 73,2% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie.

Forse io ho alzato la media! Sono andata dal ginecologo (a pagamento!) quasi una volta ogni mese e mezzo e tutte le volte facevo l’ecografia!
E ad essere sincera mi sembrava pure un tempo lunghissimo. Fosse per me avrei comprato un bell’ecografo da tenere in casa, nell’angolino, in modo da poter dare una sbirciatina al pupo praticamente… ogni giorno!
Un difetto di mamma attempata, probabilmente! 😉
La percentuale di donne italiane che effettuano la prima visita oltre la 12ma settimana è pari al 4,4% mentre tale percentuale sale al 16,2% per le donne straniere.

Infine, per circa 6.227 parti si è fatto ricorso ad una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA), in media 1,14 ogni 100 gravidanze. Una bella percentuale, direi!
La tecnica più utilizzata è stata la fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (FIVET), seguita dal metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (ICSI).

Da dove arrivano questi numeri? Sono i dati contenuti nel VII Rapporto sull’evento nascita in Italia,
riguardante l’analisi dei dati rilevati dal flusso informativo del Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP) e pubblicato sul sito del ministero della Salute!

33 risposte a “Uno primato tutto italiano: il 38% dei bambini nasce con il cesareo

  1. Io mi ero informata un po’ di tempo fa e avevo fatto queste scoperte:
    1) ci sono medici che permettono di partorire naturale alle donne sopra i 35 solo se non è il primo figlio, mentre se è il primo si fa il cesareo, basandosi sulla seguente teoria: il primo parto è sempre brutto (mentre i successivi sono più facili), quindi un primo parto sopra i 35 è brutto il doppio.
    2) a volte si fa il cesareo proprio perché non è disponibile l’epidurale, addirittura fino a pochi anni fa la maggior parte dei ginecologi italiani si laureavano e si specializzavano ignorando che l’epidurale esistesse!
    3) alcuni medici fanno partorire sempre con cesareo le donne che sono rimaste incinte con fecondazione assistita perché sono quelle che chiamano in gergo “gravidanze preziose”, difficilmente ripetibili.
    4) sempre a proposito di fecondazione assistita, in Italia non è un vezzo per mamme mature, ma è invece la risposta a un problema diffuso, perché solo il 29% delle donne italiane che fanno bambini in provetta hanno più di 40 anni.
    Io comunque conosco due donne che hanno avuto il primo figlio dopo i 35 e hanno fatto il cesareo, ma non per l’età; una lo ha fatto perché non si dilatava dopo 24 ore di travaglio, l’altra perché ha sforato il termine di una decina di giorni. Ma da quello che mi hanno raccontato le mie amiche/parenti con figli, sia queste due che le altre, ci sono vantaggi e svantaggi in entrambi i tipi di parto. Quando sento queste cose, concludo sempre che l’unica regola è che non ci sono regole e bisogna vedere sempre caso per caso.

  2. Io ho avuto mia figlia a 36 anni 4 mesi e 7 gg quindi ero una primipara attempata.
    Le visite ginecologiche erano ogni 3 settimane con relativa ecografia e siccome sono andata fuori termine
    Facevo monitoraggio ogni 2 gg fino allo scadere della 41+4 (questo è lo standard max per la città di Mi, so
    Però che in altri posti il termine max è 42 settimane). Parto indotto ma niente cesareo.
    Varia cmq molto da ginecologo a ginecologo e da ospedale ad ospedale. Il mio ginecologo ha le visite ogni 3 settimane, una cifra di esami compresa la minicurva glicemica a prescindere dall’età della paziente ed è assolutamente contrario al cesareo a meno che non ci siano delle condizioni pregresse che lo impongano. Una mia amica ha partorito con l’indotto quasi tre settimane prima del termine perché il bimbo era enorme (superava i 4 kg) per il secondo, sempre per la stessa ragione le hanno fatto un cesareo programmato più che altro perché col primo si è fatta 3 tentativi di induzione (18 ore visto che te ne fanno uno ogni 6 ore) e 12 ore di travaglio con tutta una serie di conseguenze post parto…… Cmq io sono convinta che nn ci sono mamme di serie A o di serie B essere una buona mamma non significa partorire dopo ore o gg di sofferenze o allattare fino alla maggiore età

  3. @roberta30: ma infatti è tutto casuale!!
    mia sorella…un casino…non volendo rovinare il marito sta prendendo tempo ma nn si accorge che lui le sta allontanando i figli…è debole e nn vuole farsi aiutare…nn so come farla ragionare… lui la sta annientando…

  4. marika io sono stata malissimo ho dovuto trasferire a casa la mia camera al piano terra non riuscivo a fare le scale ….la stessa cosa per altre mie amiche e mi dicono che il secondo è peggio..io in stanza avevo una ragzza che aveva partorito con parto naturale lei già era in piedi che scorazzava per il corridoio io…punti di vista

  5. io tutto quello che ho visto passare a noi che abbiamo partorito col naturale nn lo auguro manco ai cani… forse avrei preferito il cesareo! un post partum che non si può descrivere e invece chi ha fatto una vera operazione il giorno dopo era in piedi e vispa come i grilli…coincidenze?? non credo, se tutto il reparto era così!!

  6. Ciao a tutte! Anche io sono una primipara attempata..32 anni! Ecografia una volta al mese x essere sicura che tutto andasse bene e x sapere il sesso, che fino al 6° mese è rimasto un mistero. Avrei voluto avere un parto naturale, sono arrivata a metà travaglio, ma poi quella santa dell’ostetrica si è accorta che qualcosa non andava. Il tracciato sembrava non funzionare, continuavano a risistemarmelo sul pancione…Non era lui che non funzionava! A ogni contrazione il cuore della mia piccina si fermava perchè non c’era più liquido amniotico (ancora adesso non so dove cavolo l’ho perso) e Giorgia veniva schiacciata e il suo cuore perdeva colpi. Di corsa in sala operatoria e cesareo. Tutto perfetto, la bimba stava benissimo, decorso indolore, mi sono ripresa subito e 2 giorni dopo facevo le scale dell’ospedale su e giù x andare a trangugiare caffè alle macchinette 🙂 Quindi io il cesareo non l’ho scelto, ma per fortuna esiste!!! E mentre me la tiravano fuori dalla pancia ho comunque pianto dalla gioia.
    Saluti a tutte!

  7. @Valentina: ciao a me l’hanno attaccata appena uscita dalla sala operatoria, dove appunto c’era anche mio marito che mi aspettava, certo nn hai tanta forza ma da quel primo sguardo occhi negl’occhi CI SIAMO INNAMORATE! e si sono etero ma mia figlia mi ha fatto innamorare di una donna 😉

  8. Io ho partorito con parto naturale (a 28 anni 1/2) grazie a dio! Sono terrorizzata dal cesareo!
    Sia con la precedente gravidanza che con questa (sono al 6° mese e ora ho 31 anni) ho fatto e farò solo le 3 eco obbligatorie.
    E’ vero, vengono fatti troppi cesarei, ma da questo “troppi” sono esclusi i cesarei d’urgenza, quelli fatti perché il secondo parto è vicino all’altro (entrambi cesarei),… il “troppi” è riferito a quei parti che potrebbero essere fatti comunque x via naturale e, per scelta della mamma o consiglio del ginecologo, viene preferito il cesareo non si sa per quale motivo!
    Il problema è capire perché, di fronte a una gravidanza tranquilla, normale, senza problemi, si opti x un’operazione.

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