Il girello si può usare o crea una scorretta deambulazione nei piccoli alle prese con i primi passi? Lo ha chiesto una mamma alla Tata Simona, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo.
“In alcuni Paesi, per esempio in Canada, il girello è stato abolito del tutto perché il bambino impara a spingere, a portare il corpo in avanti, e non a camminare”, ha risposto la Tata.
Proprio per questo motivo il bambino non riesce a gestire il proprio equilibrio e quando viene messo da solo in piedi cade. E poichè nel girello il piccolo impara a stare dritto in una posizione innaturale e a correre senza farsi male, quando è da solo, senza il supporto, non riesce a coordinarsi e cade, ma rischia di farsi male perché non è abituato a gestire le cadute. Per tutti questi buoni motivi la Tata sconsiglia l’uso del girello. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 14 Marzo 2011
Cosa c’è nella borsa della mamma?
Due uomini di grande fama, il video-artista Pierre Klein e il sociologo Jean-Claude Kaufmann, hanno deciso di mettere in piedi una mostra piuttosto originale esponendo al mondo intero il contenuto delle borse delle donne. Praticamente un mondo concentrato in una sacca: foto, cellulari, trucchi, creme, chiavi, portafogli, macchine fotografiche, agendine, pinze per capelli, assorbenti, spazzolini, calze, fazzoletti, pinzette per sopracciglia, chiavetta Usb, specchietto, calcolatrice, occhiali da sole, bollette da pagare, acqua, medicine, penne, Mp3, preservativi, ombrelli tascabili e persino della bombe lacrimogene anti-aggressori.
Insomma, ogni giorno le donne si trascinano sulle spalle una piccola casa-mobile, quasi come le tartarughe, o forse anche di più!
Ma come cambia il contenuto della borsa se la donna in questione è anche mamma?
Quanti di questi oggetti ritrovate nelle vostre sacche? E quante cose in più o diverse avete? Continua a leggere
“Mamme fanno impresa”, il progetto per le mamme aspiranti imprenditrici
Mamme tagliate fuori dal mondo del lavoro, mamme demansionate al ritorno dalla maternità, mamme obbligate ad una posizione di ripiego o addirittura aspiranti-mamme “costrette” a rinunciare al grande sogno per non abbandonare la carriera. Su questi temi, che toccano da vicino tutte noi, ho scritto già tanti post. Questo però, pur affrontando lo stesso argomento, è molto diverso perché rema contro corrente e dà una speranza a tutte le donne che vogliono realizzare entrambi i sogni: diventare mamma e lavorare. Con un tocco in più perché questa volta sono le “mamme che fanno impresa“.
Così si chiama l’iniziativa di Preca Brummel che ha deciso di puntare proprio sulle donne che decidono di reinventarsi imprenditrici pur avendo dei figli da accudire.
Mamme fanno impresa è uno dei progetti principali dell’azienda per il 2011 volto ad aumentare i punti vendita in franchising dei marchi Brums (220 negozi monobrand e 600 multimarca ad oggi su tutto il territorio nazionale) e Bimbus (100 negozi monobrand e 400 multimarca) sul territorio nazionale. Continua a leggere