“Perché hai dato una sberla al tuo compagno di classe?” Quante volte abbiamo detto queste frasi ai nostri bimbi rimproverandoli e dicendogli “Queste cose non si fanno, chiedi scusa!”. E poi magari alla prima monelleria, al primo capriccio li abbiamo puniti proprio con una pacca sul sedere o sulle mani, pensando: “tanto uno schiaffo piccolo ogni tanto… non può fargli che bene, o comunque non può fargli male!”. Tata Simona non la pensa allo stesso modo. Dal salotto di Silvia Toffanin, l’esperta in educazione infantile, sostiene che le sberle vanno evitate sempre e comunque. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 7 Marzo 2011
La nonna-mamma: partorisce il proprio nipote
Arrivo con un filo di ritardo, lo so, e torno su un tema abbastanza delicato e dibattuto: la madre surrogata. Però questa volta non chiamo in causa nessun vip. Ma vi sottopongo una notizia che mi ha colpito parecchio e che volevo condividere con voi: in America una nonna ha partorito suo nipote, ossia ha dato alla luce il figlio di sua figlia.
Sembra incredibile vero? Continua a leggere
S.O.S. mamma: a casa una su due!
Ci siamo, domani è l’8 marzo e come tutti sanno è la “festa mondiale della donna”. Come ogni anno, alla vigilia le coscienze femminili si svegliano. Tutto è pronto: manifestazioni, slogan, proteste e … serate in pizzeria con annessi spogliarelli. Io, sinceramente, non ho mai creduto di dover festeggiare il mio essere donna, non mi sento appartenente ad una “razza diversa” da proteggere, pur apprezzando e stimando la dura la lotta che le nostre ave hanno fatto per farci giungere fin qua.
Detto questo, e scusate l’inciso decisamente lungo, su tutti i giornali e quotidiani oggi si sprecano le numerate sul mondo rosa. Un dato mi è balzato all’occhio: Malta e Italia sono i due Paesi in Europa in cui le donne fra i 24 e 54 anni con figli hanno più difficoltà a lavorare. Numeri alla mano, il tasso di occupazione delle mamme con un figlio in Italia è il 59%, a Malta il 54,7%. Nell’Ue il 71,3%, in Francia il 78%, in Gran Bretagna il 75%, in Grecia il 61%. Insomma siamo come al solito fanalino di coda: da noi una donna su due, se decide di diventare mamma, lascia il lavoro. Continua a leggere