Il bimbo nel lettone di mamma e papà

E’ tornata Tata Lucia! E dal salotto di Federica Panicucci, a Mattino Cinque, ha risposto alle domande delle varie mamme.
Tra i vari argomenti proposti ce ne uno che, secondo me, è un problema non comune, ma comunissimo nelle famiglie con figli piccoli: il bimbo nel lettone.
Cosa si deve fare se il bambino ogni notte, nel cuore della notte, si sveglia e si intrufola nel lettone in mezzo a mamma e papà?
La Tata non ha dubbi: si deve prendere il bambino, anche di peso, e bisogna riportarlo nel suo lettino. Con pazienza e costanza ogni notte si deve fare la stessa cosa senza cedere mai. Basta una sola notte di permesso… per cancellare come un colpo di spugna tutti i sacrifici fatti nei precedenti periodi.
Ricordate mamme e papà: è un capriccio e come tale va trattato. Non bisogna cedere in tentazioni. Continua a leggere



Donazione del cordone ombelicale: qual è la normativa vigente in Italia?

Su questo blog l’argomento “cordone ombelicale” lo avevamo già affrontato tempo fa. Ma oggi, sul blog del Consumatore c’è un post molto interessante sullo stesso tema nel quale si parla non solo dell’importanza della donazione del cordone per studi scientifici, ma anche delle biobanche presenti in Italia, degli ospedali attrezzati per il prelievo, della normativa vigente nel nostro Paese e degli ostacoli che ci sono alla donazione. Molto interessante, ve lo consiglio.

La pipì a letto? La fanno più i maschietti


“Oh, oh! Mamma… ho sudato, il letto è tutto bagnato”.
Avete mai sentito una frase come questa? Immagino proprio di sì!
Ebbene non sentitevi sole. I bambini che fanno la pipì a letto sono circa 5 su 100, ma i maschietti superano le femminucce coetanee: i bimbi che “bagnano” il letto durante la notte sono il 7% contro il 3% di bimbe.
E’ quanto emerge da uno studio condotto tra 6.000 bambini tra 6 e 11 anni da Joseph Barone e pubblicato sul Journal of Pediatrics. Continua a leggere



Mamme e figli insieme per… 85 minuti al giorno

Quanto tempo trascorrete con i vostri bambini ogni giorno?
Secondo l’indagine condotta dall’Organisation for Economic Co-operation and Development le mamme italiane dedicano ai loro pargoli ottantacinque minuti al giorno se lavorano. Ben 124 minuti al giorno se invece sono a casa.
Il tempo è conteggiato comprendendo anche i minuti trascorsi a mangiare e il tempo libero dei weekend.

Sinceramente mi sembra un po’ pochino. Stiamo parlando di due ore al giorno se va bene. Vorrei capire come hanno fatto le ricerche e chi gli ha dato queste risposte.
Solo per lavarli al mattino, farli mangiare e raccontargli la favola alla sera vanno via più tre ore! E tutte le altre cose che si fanno insieme? Per non parlare dei weekend quando i bambini rimangono praticamente appiccicati come i koala all’albero per tutti e due i giorni? Mmha!

Comunque il report dell’Oecd è stato fatto raccogliendo dati sull’argomento in ben 21 Paesi diversi. Cosa è emerso? Continua a leggere



E’ arrivata primavera, ma attenzione al sole! Ecco le 10 regole da rispettare

E’ arrivata la primavera. Finalmente fiori, giornate lunghe e clima mite.
Ma attenzione al sole. I bimbi, così come i grandi, potrebbero rischiare la pelle!
Secondo i dati del National Cancer Institute americano, tra i piccoli stanno aumentando i casi di melanoma, il tumore della pelle più mortale, un tempo rarissimo in età pediatrica. E i dati sono preoccupanti: +2,9% all’anno. Colpa di nei congeniti non controllati, ma anche delle cattive abitudini sotto i raggi della “stella madre”.
Nell’85% dei casi il melanoma dei bambini colpisce gli over 15, e 6 volte su 10 insorge su un neo preesistente.

E’ vero che i bambini vanno in giro quasi sempre ‘incremati’ (96%). Tuttavia spesso sono lasciati senza cappello (56%), maglietta (89%) e occhiali (83%), quindi vittime di eritemi e bolle in 2 casi su 5 (41%). Bruciori e arrossamenti, dunque, ma non solo.

L’Adoi (Associazione dermatologi ospedalieri italiani) per garantire a tutti noi, bambini e adulti, una primavera e un’estate in salute ci fornisce il decalogo delle regole d’oro sotto il sole. Continua a leggere



Bambini e… genitori lontani per lavoro

Come reagiscono i bambini quando la mamma, oppure il papà, si allontana per qualche periodo per motivi di lavoro? E cosa fanno quando finalmente li rivedono?
La paura dell’abbandono è qualcosa che i bambini sentono in maniera fortissima, sin dai primi giorni di vita. Spesso hanno questa sensazione anche quando vengono portati e lasciati al nido o alla materna.
E quando finalmente rivedono la mamma o il papà cosa fanno? Le reazioni possono essere di due tipi: o gli corrono incontro a braccia aperte (ed ovviamente è la cosa che più fa felice i genitori), oppure li ignorano per un po’ di tempo.
“E’ come se volessero fargliela pagare a mamma e papà”, spiega Tata Simona, dal salotto di Verissimo. “Io ti ho aspettato per giorni, ora tu mi aspetti per mezz’ora”.
Ma questo è un modo, anzi, il loro modo per dimostrare l’affetto che provano. Continua a leggere



Quale sicurezza nelle scuole? Crolla il soffitto di una materna: due bimbi feriti.

I bambini sono alla scuola materna. Mamme tranquille? In teoria sì. Ma poi, di tanto in tanto, arrivano delle notizie che ci fanno alzare la pressione.
Ieri a Pavia due bambini che frequentano la scuola materna Cazzaniga sono rimasti leggermente feriti a causa della caduta di parte dell’intonaco dal soffitto dell’aula giochi.

Mentre i bimbi si rincorrevano, giocavano e scherzavano, dal soffitto si è staccato, per un improvviso cedimento, un metro quadrato di intonaco. Alcune schegge hanno raggiunto al corpo due piccoli alunni, che fortunatamente se la sono cavata con lievissime contusioni e un comprensibile spavento. I 73 bambini che frequentano la scuola sono stati subito fatti uscire.

E’ andata bene. Le conseguenze potevano essere ben peggiori. Ora la materna Cazzaniga resterà chiusa per alcuni giorni, per consentire lavori e verifiche interne.

Ma si ripresenta sempre lo stesso annoso problema: quello della sicurezza delle nostre scuole. Continua a leggere



I bambini che giocano a fare i soldati

La pace? Oramai credo che sia solo una parola scritta sul dizionario per ricordare a noi uomini come potrebbe essere questa terra…
No, non voglio addentrarmi in discorsi politico-economici seriosi e più grandi di me. Ma sottoporvi questo caso che in Irlanda del Nord sta facendo molto discutere: nel centro culturale Ti Chulainn Centre di South Armagh, i bambini giocavano a fare i combattenti dell’Irish Republican Army con tanto di uniformi e fucili. A scandalizzare ancor di più, poi, è il fatto che il centro ricevesse milioni di sterline dall’Unione europea, compresi finanziamenti per promuovere pace e coesione sociale.

Proprio così: l’Ue finanziava il centro e loro usavano i fondi per fare la guerra. Per finta? Mica tanto. Continua a leggere



La coperta… no no no

Ma perché i bimbi piccoli non sopportano le coperte?
Io adoro accucciarmi, arrotolarmi, farmi abbracciare dal piumone. Luca, invece, non ne vuole proprio sapere. Non sopporta neppure il lenzuolo quasi impercettibile, figuriamoci un pile morbido e leggero.
Ma perché?
Il risultato è che… è perennemente raffreddato.
Mi sveglio tutte le notti mille volte per coprirlo. Ma ogni volta lo trovo in una posizione diversa, vaga da un capo all’altro del lettino sempre libero, felice e infreddolito! Continua a leggere



In gravidanza il fumo passivo può provocare danni alla salute del bebè in arrivo

Questo è un tema che a molti dà fastidio. Ma io ugualmente di tanto in tanto lo ripropongo. Chissà, magari a qualcuno passerà il vizio. Ed io ne sarò strafelice. Sto parlando del fumo.
Tanto si è scritto e tanto si è detto su quanto male faccia la sigaretta allo stesso fumatore. Ma ognuno è artefice dei propri mali. Quindi…
Purtroppo però i danni ci sono anche per coloro che sono “costretti” a respirare passivamente quell’aria e che non si possono difendere: i bambini.
Ora è stato scoperto che il fumo passivo può nuocere anche alla salute dei nascituri.
Pare, infatti, che il fumo passivo incrementi il rischio di morte prima della nascita e di difetti congeniti al nascituro. Continua a leggere