Il parto migliora il cervello delle donne

Questa notizia l’ho sentita stamattina in macchina venendo a lavoro e a momenti non mi schianto: “Il parto migliora il cervello delle donne e lo fa diventare più grande“.
In pratica la nascita di un figlio su una donna ha lo stesso effetto di un grande, grandissimo “big bang emotivo”.
L’evento è così traumatico e forte che terminata la “grande impresa” le donne ne escono più intelligenti e capaci di raddoppiare gesti e azioni.
Non solo, l’ossitocina, ossia l’ormone principe del parto, migliora le capacità sociali e produttive e, udite udite, fa addirittura espandere il cervello.

Che ne pensate? Fichissimo, in pratica mia nonna, che ha avuto sei figli, non lo sapeva neppure ma era diventata quasi una collega di Einstein!
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Storie incredibili: senza contrazioni partorisce in casa

Ha realizzato il sogno di tutte le future mamme: ha partorito senza dolore e senza anestesie. Anche se il modo non è stato proprio dei migliori!
E’ successo ad una donna, Vittoria, che non ha avuto neppure il tempo di andare in ospedale. Non si è resa conto che il travaglio era in atto. Non aveva contrazioni. Pensava di avere solo mal di pancia. E invece nel bagno della sua casa ha partorito una splendida bambina, Gioia, con l’aiuto di suo marito. L’altro bimbo, di tre anni, dormiva in cameretta! Incredibile ma vero. Guarda il video.

Regali, ma li conosciamo davvero i gusti dei nostri figli?

Vi è mai capitato di ricevere un regalo per i vostri figli che di primo acchito vi è sembrato quantomeno inadeguato o comunque avete pensato: “Questa cosa non gli piacerà mai”, oppure: “E che se ne fa?”. E poi invece siete stati smentiti alla grande?
Bene, a me è successo con un lettore Mp3.
Quando lo hanno regalato a Marco, lui lo ha visto, lo ha preso in mano, ma ovviamente non sapendo che cosa fosse è a che cosa servisse non lo ha degnato neppure di uno sguardo.
Io invece ho pensato: “Un Mp3 a 3 anni? Mhha! forse è prematuro”.
Poi invece mio marito ha caricato sul lettore tutte le canzoni dei bimbi.  Tante, tantissime canzoncine, dallo Zecchino d’oro degli anni ’60 ai giorni nostri. Ma anche brani di musica classica, pop e altro. Vi dico: un successone! Continua a leggere



Camerette dei bimbi, ecco cosa evitare

Arredare la cameretta dei bambini sembra un’impresa facile, ma in realtà non lo è affatto. Le riviste specializzate a volte propongono soluzione molto belle, ma poco funzionali. Un esempio? Quello raffigurato nella foto. Bella vero? Ma in verità nasconde un sacco di rischi per la salute del bebè. Volete sapere quali? Ve li spiega tutti l’architetto Roberta Canestro nel suo blog. Vale la pena leggerlo!
Ecco il link: “Arredamento, cosa evitare”

Acute osservazioni…

Domenica stavo facendo il bagnetto a Marco e mentre gli lavavo i capelli mi sono accorta che aveva di nuovo la crosta lattea. Uff… a tre anni e mezzo! Che barba!
“Marco- gli dico- dobbiamo mettere l’olio in testa perché dobbiamo togliere la crosta lattea”.
Rimane un attimo in silenzio. E dopo un po’ mi dice: “Ma mamma… quella che si mangia?”.
Cosa? Si mangia?… Ci penso un attimo e dopo gli rispondo: “No amore, quella è la crostata”.
Lui: “E se la lasciamo in testa che succede?”.
Così per convincerlo che era importante sopportare la tortura della frizione del cuoio capelluto gli rispondo: “Sai, se non la togliamo subito poi cadono i capelli”.
Silenzio.
Beh, dico fra me e me ha funzionato. L’ho convinto. Ha capito.
Macchè… il bello stava per arrivare. Continua a leggere



Comunicato stampa Ibfan e Mami:
“Troppe poppate non fanno male”

Care mamme in merito al pezzo scritto su “Lo svezzamento? Meglio a quattro mesi” è arrivato un comunicato stampa congiunto da parte dell’Ibfan Italia e dal Mami (Movimento Allattamento Materno Italiano) nel quale si spiega il perché l’articolo del British Medical Journal fa acqua. (Se volete leggere il comunicato per intero cliccate qui: COMUNICATO. Vi anticipo che è molto interessante).
A loro avviso lo studio dei ricercatori inglesi, che promuove l’introduzione di nuovi alimenti già al quarto mese di vita del bambino, non è del tutto attendibile. E ricordano che l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) promuove a gran voce l’importanza dell’allattamento esclusivo fino al sesto mese di vita del bambino. Continua a leggere



Comprereste ad un bimbo una cucina con i fornelli?

Vorrei cominciare la settimana con una domanda per voi: “Se aveste due figli maschi la comprereste una cucina con tanto di forno a microonde, lavello e scolapiatti, oppure delle bambole con i passeggini per farli giocare?“.
A casa mia, lo ammetto, a parte un set di pentole in acciaio inox che ho comprato io, ci sono solo giochi “per maschi”: camion, ferrovie, ruspe, macchinine di ogni forma, dimensione e specie, trattori, animali (anche qui di ogni dimensione e specie), poi supereroi come Spiderman e, ultimissime new entry, mostri, a mio avviso inguardabili, come Gormiti, Power Ranger. Ovviamente il 90% di questi giochi sono regali!
Abbiamo anche giochi di società come il domino, la tombola degli animali e tanti, tantissimi libri, ma sempre con un taglio prettamente maschile.
Eppure quando andiamo a casa di amici che hanno figlie femmine, i miei bambini, o meglio Marco, che è il più grande, gioca soprattutto con le bambole oppure… si mette ai fornelli.
E allora la domanda sorge spontanea: perchè condizioniamo in modo così forte i nostri bambini anche sui giochi? Continua a leggere



Lo svezzamento? Meglio a quattro mesi

Mi piace vedere che le teorie sull’allattamento del bebè cambiano come il vento: un giorno è tramontana e quindi gli esperti consigliano l’allattamento esclusivo fino a sei mesi, un giorno spira lo scirocco e allora dicono che è meglio svezzare i bambini a quattro mesi!

Oggi … è tempo di scirocco, quindi trionfa la teoria della pappa subito. E infatti eccovi servita la nuova tesi: “Prolungare l’allattamento esclusivo al seno oltre i quattro mesi può nuocere alla salute del bambino“. Lo rivela un nuovo studio pubblicato dal British Medical Journal e riportato dal Daily Telegraph. Continua a leggere



Le madri orientali sono veramente le migliori?

Qualche giorno fa sul Wall Street Journal è stato pubblicato un saggio della professoressa cinese-americana Amy Chua intitolato “Inno di battaglia delle madri tigre” nel quale il metodo educativo orientale, improntato sulla disciplina rigorosa e severa, veniva ritenuto migliore del nostro.
Le mamme italiane sono chiocce? Le cinesi tigri. Le mamme italiane coccolano i bimbi, sono apprensive e protettive? Le cinesi dure, ferme e fredde.

I risultati, però, sembrerebbero dare ragione a lei, alla prof. Gli studenti di Shanghai negli ultimi test Pisa dell’Ocse hanno avuto punteggi straordinari, insomma tanti piccoli geni in matematica. I nostri ragazzi invece si sono piazzati in fondo alla classifica. Non solo, i bambini cinesi si sono rivelati dei prodigi nella musica, praticamente tanti piccoli Mozart. I nostri…beh, lasciamo perdere.
Eppure leggendo solo qualche riga del decalogo della madre orientale mi si è accapponata la pelle. Una per tutte, secondo loro “la costrizione porta all’eccellenza“.
Direi “brrrrrr”. Continua a leggere



A Milano arriva “SuperUccio”

A questo post tengo tantissimo ed è dedicato a tutte le mamme e a tutti i bambini che vivono a Milano e d’intorni: dal 15 al 28 gennaio arriva una mostra molto particolare, che ha già fatto praticamente il giro del mondo. Si intitola: “Ciao, io mi chiamo Pietro Tinelli, ma se vuoi puoi chiamarmi Uccio – Vieni alla scoperta dei miei mondi”.
Si tratta di un viaggio magico attraverso i disegni di un bambino, Pietro Tinelli, che all’età di 6 anni ha lasciato questo mondo per diventare un supereroe, “SuperUccio” e che ora, da lontano, ci invita a visitare i mondi che aveva sognato e disegnato.
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