In gravidanza? Basta l’ostetrica

Durante i nove mesi di gravidanza bisogna fare un minimo di 4 visite di controllo. E durante il parto è sufficiente la presenza dell’ostetrica. Il medico specialista deve intervenire solo in caso di complicazioni. Queste le linee guida sulla gravidanza fisiologica presentate dal ministero della salute dopo gli episodi dei mesi scorsi sui presunti casi di malasanità legati al parto.

Effettivamente, mi pare, che chi si rivolge al consultorio anche adesso faccia solo 3 ecografie e quattro visite di controllo durante tutti e nove i mesi. Chi invece si rivolge ad un ginecologo privato di ecografie ne fa praticamente una al mese! Tutte necessarie? Sicuramente no. Ma ai futuri genitori fa sicuramente piacere seguire la crescita del proprio piccolo passo passo. Ci sono poi quelli che fanno l’eco-tridimensionale, uno spettacolo!

Comunque, tornando alle linee guida del ministero, il documento è stato redatto sotto forma di quesiti e raccomandazioni. Ecco i punti salienti:

OSTETRICHE: il modello assistenziale delineato prevede la presa in carico della donna da parte dell’ostetrica, in collaborazione con il medico di medicina generale, i consultori e le altre strutture territoriali, e il coinvolgimento dei medici specializzati in ostetricia e gli altri specialisti in
caso di complicazioni. Durante tutta la gravidanza la donna dovrà essere assistita sempre dagli stessi professionisti in modo continuativo, che dovranno definire un percorso di consulenza specialistica in presenza di complicazioni.

NUMERO VISITE: il numero minimo di visite non può essere inferiore a 4, e alla donna dovranno essere date informazioni scritte sul programma degli incontri, tempi e contenuti.

SCREENING ANOMALIE FETALI: per quanto riguarda la diagnosi di anomalie fetali è raccomandata l’indagine ecografica tra la 19/a e 21/a settimana, mentre la diagnosi prenatale della sindrome di Down deve essere offerta a tutte le donne entro 13 settimane. La donna deve essere informata delle anomalie riscontrate con l’ecografia, in modo che possa scegliere se
proseguire o meno la gravidanza.

STILI DI VITA: le linee guida danno precise indicazioni su come la donna deve proteggersi da salmonellosi, listeriosi, toxoplasmosi, sugli effetti del consumo di fumo e alcol, l’assunzione di vitamine e ferro, viaggi, attività fisica, farmaci e rapporti sessuali. Vi sono anche consigli su come
affrontare alcuni disturbi tipici della gravidanza, come nausea e vomito, mal di schiena e stipsi.

SALUTE MENTALE: chi assiste la gestante deve stare attento a rilevare condizioni di disagio psicosociale, e nel caso rilevi un disturbo mentale pre o post parto, dopo averne parlato con la
donna e il medico di famiglia, deve pianificare una consultazione con uno specialista.

SCREENING DONNE: gli screening raccomandati per tutte le donne sono quelli del’hiv, della sifilide, della rosolia, l’epatite B, batteriuria asintomatica, clamidia, toxoplasmosi.