Le punizioni servono? E le sculacciate?
Ecco cosa ci consigliano gli esperti

Ogni tanto i nostri figli ne combinano delle belle. A volte esagerano e lo fanno consapevolmente. E allora cosa fare? Spesso anche quando ci decidiamo a “punirli” rimaniamo con il dubbio: “Abbiamo fatto la cosa migliore?”. E magari ci sentiamo in colpa e “ripariamo” con un regalino.
E allora qual è il comportamento più corretto? Le punizioni vanno date? E le sculacciate?
Su “Figli Felici” ho trovato uno speciale proprio su questo tema. Secondo gli esperti di “Riza” esiste una punizione ideale ed è quella piccola, veloce ed equilibrata. Dopo di che bisogna voltare pagina.

SETTE PICCOLI CONSIGLI PER FARE CENTRO
Affinchè sia utile ed efficace la punizione deve essere immediata, singolare, incoraggiante, privata, breve, esecutiva e possible.

1) Immediata. I bambini, soprattutto i più piccoli vivono nel presente. Quindi bisogna legare il rimprovero all’evento in corso. Mai rimandare a domani e spiegare loro il perché della punizione.
2) Singolare. La punizione non deve essere una cosa di routine quotidiana. Per essere ricordata deve mantenere un carattere di singolarità.
3) Incoraggiante. La punizione deve essere piccola e simbolica e non deve mai umiliare il bambino. Insomma mai dire: “Sei cattivo”. Meglio dire: “Hai fatto una cosa cattiva”.
4) Privata. La punizione non deve colpire l’autostima e la capacita di intrecciare le relazioni con i suoi coetanei. Quindi non è una buona punizione quella che, per esempio, nega al bambino di partecipare al compleanno dell’amichetto. E poi non deve essere pubblica, ma fatta senza spettatori e possibilmente a tu per tu.
5) Esecutiva. Minacciare punizioni plateali che poi non vengono mantenute è inutile. Quindi evitare di dire: “Non ti faccio vedere mai più la tv”. Meglio spegnere la tv per 5 minuti.
6) Possibile. Il provvedimento deve essere a misura di bambino e non deve mai riguardare il mangiare o il dormire. Quindi mai dire: “Ti mando a letto senza cena”.
7) Breve. E alla prima occasione in cui il bambino dimostra di aver capito bisogna subito ripristinare la pace.

CASTIGO E SCULACCIONE
Sui due classici provvedimenti, ossia castigo e sculaccione gli esperti di Riza non si dicono proprio contrari.

Il castigo deve essere solo una limitazione dei movimenti del bambino o una restrizione della possibilità di gioco. Ad esempio “Stai 5 minuti seduto sulla sedia”, o “Ti tolgo la palla per 10 minuti”. In questo modo il bambino capisce che ha esagerato. In ogni caso il castigo deve essere breve e parziale. Ossia se facciamo stare seduto il bambino dobbiamo comunque dargli un foglio su cui disegnare.

Infine lo sculaccione. Ogni tanto uno stop deciso può andare bene. Ma bisogna dosarla bene. Perché utilizzare la sberla può indurre il bambino a fare altrettanto. E’ come se si autorizzasse il bambino a ricorrere alla violenza in altre circostanze. Per questo lo sculaccione va usato sempre con molta molta parsimonia.

RIPARAZIONE DEL DANNO
Il metodo migliore per gli psicologi, però, è “la riparazione del danno“. Ad esempio: il bambino ha seminato i suoi giochi in ogni angolo del soggiorno? Bene, ora è lui che dovrà fare ordine. In questo modo si responsabilizzano i bambini perché si dà loro la possibilità di “aggiustare” le cose. E i genitori risparmiano fatica e anche un’arrabbiatura in più!

GLI ERRORI CHE I GENITORI DEVONO EVITARE
Insomma per gli esperti le punizioni se date con criterio servono. Rendono i nostri figli più forti e sicuri di sè. Noi genitori quindi non dobbiamo aver paura di stabilirle e farle rispettare.
Dobbiamo solo evitare di fare tre errori:
1) Mercanteggiare la punizione
2) Promettere e non mantenere
3) Dare una punizione esagerata rispetto alla malefatta

Che ne pensate di questi consigli? Io credo che siano utilissimi. Ma è metterli in pratica che è difficile…

62 risposte a “Le punizioni servono? E le sculacciate?
Ecco cosa ci consigliano gli esperti

  1. Non sono molto d’accordo con Alice e Vale. Secondo me non è il caso di mischiare dei casi di follia con dei metodi educativi, come se le stragi nei licei avessero qualche correlazione con un metodo basato sulle sculacciate, altrimenti potremmo dire anche che in Norvegia, dato che lì la sculacciata è bandita, si crescono mostri. E assolutamente non mischierei l’educazione dei bambini con quelle che sono questioni politiche, come se il fatto che i genitori americani sculacciano i loro figli determinasse quella che è la mentalità militare imperialistica del governo degli Stati Uniti. Infatti c’è perfino chi, come Alice Miller, racconta che Hitler fu un mostro a causa delle sculacciate e c’è addirittura chi le crede, nonostante la Miller non fosse competente né realmente titolata in alcuna materia pedagogica, magari alludendo al film “the reader”. Insomma, a me sembra che così facendo si cerchi di arrampicare gli specchi nel tentativo di “mostrificare” un metodo che per molti, me compresa che sono italo-americana, è un buon metodo. Quanto ai buoni risultati dei moderni metodi educativi sostenuti dagli “esperti europei” e dagli Italiani stessi, penso potrebbe bastare essere docenti e avere a che fare tutti i giorni con tanti di tali “bambini modello”… e, chi docente non è, magari potrebbe dare un’occhiata sulle scuole italiane nel sito: http://scuolaviolenta.blogspot.com
    Infine, sulla correlazione sculacciate-perversioni sessuale, seguendo il suggerimento di Alice ho immesso la parola “sculacciate” su Google e, ahimè, sono capitata in mezzo a un mucchio di spazzatura sado-maso dove si evince chiaramente che moltissimi adulti si fanno sculacciare per eccitarsi in seguito al fatto che da bambini non le prendevano… e con ciò direi di poter affermare che la mancanza di sculacciate ai bambini possa generare adulti perversi e disturbati.

  2. sono allibita…
    non avevo letto all’epoca il commento di daniel, nonstante legga i lblog quotidianamente.
    e ora sono allibita.
    penso che i bambini siano essere umani, degni di rispetto quanto un adulto, se non di piu’, quindi trovo questo metodo assolutamente abominevole.i bambini non sono robot, dare sculacciate con freddezza non credo sia percepita da loro invece con freddezza, sono esseri umani quanto noi.
    trovo sia un metodo di sottomissione assolutamente inimmagginabile, tipo tortura.forse esagero, ma mi vengono i brividi.
    allora giustifico piu’ la sculacciata che scappa per rabbia, se il genitore poi se ne pente.
    alice ha risposto molto bene.
    negli stati uniti, dove i lmetodo e’ diffuso, anche se non lo sapevo, non mi sembra che ci sia meno delinquenza che in europa, e adesso capisco molte cose!
    ne’ mi sembra che ce ne fosse meno un tempo quando anche in italia la sculacciata poteva essere la norma, ne’ mi sembra che i delinquenti di oggi siano solo i figli di chi non sculaccia!!! ma scherziamo spero…
    io non sono mai stata sculacciata, eppure sono qua, sono sempre stata una ragazza seria, educata, non ho mai rubato neanche 1 caramella, ecc…
    quindi perfavore, non diciamo sciocchezze.

  3. Mi permetto di dire a Daniel che la violenza tra i giovani è molto, ma molto più elevata negli Stati Uniti che in Europa. Le stragi nei licei ad opera di studenti (ai quali si permette il porto d’armi) non avvengono certo in Italia. I guerrafondai, convinti di esportare la loro civiltà “superiore” non stanno certo in Italia, mi risulta invece che l’intero vostro paese sia basato su politiche imperialiste e violente. Orrori come Guantanamo sono nel vostro paese. La mentalità incoerente e giustizialista è tipica degli Stati Uniti. Forse, date le generazioni di adulti degeneri, che vengono fuori siete voi a dover rivalutare i vostri metodi educativi. Trovo inoltre che i comportamenti violenti e privi di rispetto nei confronti del prossimo siano molto peggio delle le “pratiche sessuali deviate” che investono la sfera privata e quindi sono affaracci di chi se le sceglie. Quanto alla mentalità italiana e soprattutto alla classe dirigente Italiana, sono senza ombra di dubbio, pessime, ma mancano anni luce perché arrivino al grado di violenza e non rispetto dei diritti umani come negli Usa. Save the Children serve a far rispettare i diritti dei bambini nel mondo, non a proteggere gli italiani dalle sculacciate. Trovo in ogni caso che disporre del corpo di qualcuno, anche se bambino, sia molto, ma molto sbagliato. Faccio notare che le sculacciate date nel modo descritto sono oggetto delle più luride perversioni (non intendo da parte dei genitori che le danno, ma nella mentalità comune), basta cercare su internet scrivendo la parola “sculacciata”. Nessun altro metodo educativo, se così lo vogliamo chiamare è oggetto di un simile interesse morboso. Reputo quindi alquanto strano servisti dell’unico metodo educativo oggetto di risvolti sessuali. Il fatto che un bambino si comporti bene e impari le regole e l’umiltà (ammesso che quest’ultima sia un valore, a proposito di moralismi) non prova che sia un buon metodo. Come si ottengano certi obbiettivi è importante, non solo il fatto che si sono ottenuti. Anche privandolo dei pasti il bambino diventerebbe obbediente o prendendolo a calci, ma non credo siano metodi legittimi. L’obbiettivo non dovrebbe poi certamente essere quello di non farsi odiare dai figli. Non è che siccome non ci odiano e continuano a volerci bene anche da adulti tutto è andato bene. Sicuramente ci sono adulti che non odiano i genitori anche se venivano gonfiati di botte, come ha detto Jennifer, ma il fatto che venissero trattati così costituisce comunque qualcosa di molto grave che hanno subito. Rendersi conto che i propri genitori hanno sbagliato è molto difficile, che uno non lo ammetta non ci dirà mai cosa provi dentro. E state pur tranquilli che se qualcuno arriva a odiare i propri genitori, anche se per gli altri non c’è un motivo fondato, la ragione esiste sicuramente.

  4. Secondo le mie esperienze come madre e docente oggi e come figlia ieri, sull’articolo e sulle spiegazioni delle mamme anti-sculacciate, non sono del tutto d’accordo. Non è possibile sostenere o bocciare un metodo piuttosto che un altro. Non si ragiona come se si portasse una verità incontestabile, come se tutti i bambini fossero educabili allo stesso modo, come se la pedagogia fosse una materia scientifica, come se gli esperti potessero dimostrare la bontà o meno di un metodo e fossero all’altezza di insegnare il mestiere del genitore.
    Personalmente sono favorevole anche alle sculacciate. Le do a mio figlio e le prendevo da mio papà. Sono italiana, ma le concepisco secondo il metodo menzionato dall’utente qua sopra, quindi non è necessario che mi dilunghi su questo e vengo invece al punto.
    I metodi sono validi in funzione del figlio, non delle teorie. Con mio figlio è semplicemente assurdo parlare parlare e parlare, proprio come lo era con me. Noi genitori non sempre siamo degli esempi: dipende anche dall’età del figlio. Non è vero che se noi urliamo loro urleranno e che se noi alziamo le mani useranno la violenza: dipende dal carattere del figlio. Anzi, sono più numerosi i bambini violenti che non ricevono mai una punizione “manuale” di quelli che le prendono perfino con violenza autentica . Ci sono bambini ai quali basta un “NO” e altri che fingeranno di accettarlo riuscendo a rendersi convincenti anche agli occhi dei genitori più attenti ed empatici. Ci sono quelli che rientrano se li ignori e li distrai e quelli che così non rientrano affatto. Ad alcuni fa bene essere puniti, anche severamente sculacciati, per i comportamenti scorretti e con loro non sempre funziona lodare quelli corretti, neanche se individui tutte le variabili, le origini, gli errori evolutivi, le espressioni di disagio, i cattivi esempi, perché non sempre è vero che il comportamento scorretto si elimina con la causa: puoi eliminare l’elemento del disagio, essere coerente e fornire esempi corretti, eppure non risolvere niente.
    Ci credo che a furia di schiaffoni c’è chi è arrivato a odiare sua madre. C’è perfino chi è arrivato a odiarla senza nemmeno uno e chi non la odia benché gli gonfiasse il viso tutti i giorni. Si tratta di violenza e di non-violenza. A questi sono mancate le vie di mezzo e, infatti, hanno sviluppato una concezione dell’educazione sostanzialmente teorica e indirizzata agli estremi opposti che è talmente irrazionale da sostenere che qualsiasi azione non-violenta sia “picchiare”, il che non a caso è un concetto marcusiano, sostenuto anche dalla succitata Miller senza fondamento logico ma per mero spirito ideologico, tant’è che chi vi crede va a dire addirittura che i figli amano incondizionatamente, che tutti sono di natura buoni, che l’obbedienza ai genitori è foriera di quei mali che sono all’origine dell’obbedienza a tutte le autorità… e basta analizzare bibliografie piene di “istruzioni” assurde, come appunto quella della Miller, per comprendere quanto queste siano inadeguate a formare genitori ragionevoli.

  5. Ok Claudia, ho riletto il mio primo post. Mia moglie è Italiana, ma in effetti non avevo considerato che il mio stile, qua in Italia (dove mi trovo attualmente solo per una trasferta di lavoro), avrebbe potuto essere “sentito” dai cittadini come una forma di provocazione. Avevo ipotizzato che, al limite, potesse essere preso come il pensiero di un bizzarro novantenne. Da noi, invece, sarebbe preso come una provocazione una discussione tendente a svalorizzare o reprimere il metodo della seduta a freddo per sostenere una disciplina fondata sui principi milleriani. Per farti un esempio, pensa che ogni tentativo da parte del Consiglio d’Europa di far imporre i sistemi educativi europei in America, è talmente inconcepibile per noi al punto che a ogni Governo degli Stati dell’Unione ogni volta non resta altro da fare che respingere ogni proposta di legge volta a bandire le sculacciate dal menage famigliare. Siamo 320 milioni, abbiamo la nostra cultura e le nostre tradizioni. Non ci piacciono i modelli scandinavi. In Svezia siete solo 9 milioni, in Norvegia e in Finlandia siete solo altri 4 e 5, e ciononostante avete i più alti tassi di suicidi del mondo, le percentuali maggiori di bullismo e violenza minorile, nonché di sessualità precoce, pedofilia e omosessualità, quelle più basse per quanto concerne la stabilità e la serenità famigliare, le più alte di divorzi, di madri separate e ragazze madri… e ben 90 mila operatori di Save the Children nella sola Svezia, il primo stato ad aver abolito le sculacciate e promosso un’educazione fortemente milleriana. Il resto d’Europa ne ha seguito l’esempio e ora anche l’Italia è sulla stessa strada. Noi siamo certamente molto imperfetti, ma preferiamo tenerci i nostri figli e le nostre belle sculacciate ringraziando i nostri genitori e restituendo al mittente le “istruzioni” educative degli “esperti” europei che vengono a formare “esperti americani”. (Alice Miller non è americana, era una polacca che venne in America a fare la sua fortuna curando genitori stressati partendo dal presupposto che lo fossero a causa del loro vissuto infantile e altre amenità del genere).
    Se volete, posso inviarvi tutta la cronaca e la statistica in merito.
    Buona giornata ancora.
    Daniel

  6. Scusa Daniel ma se rileggi la tua mail ha tutt’altro tono rispetto alla tua ultima precisazione…..prova a rileggerla e te ne accorgerai!! Comunque liberissimo di pensare e praticare ciò che vuoi nella tua famiglia, con tutto il mio rispetto, ma non fare allusioni e generalizzazioni…non credo che sia il contesto giusto.

  7. Ma su dai. Neanche avessi cercato di insultare qualcuno. Non ho mica detto che si dovrebbe seguire un metodo piuttosto che un altro, né che gli Americani siano più bravi e belli degli Italiani. Anzi, ho chiarito semplicemente che con me e i miei figli il metodo a freddo è un buon metodo anche se con altri può non esserlo, specificando che ognuno è libero di restare sulle sue. Non sono certamente io quello che pretende di imporre un’ideologia educativa ritenendo di essere un depositario della verità. Questo lo lascio fare agli “esperti” di Save the Children e ai milleriani. Io, al contrario, ho rispetto per il prossimo e proprio per questo non desidero imporre il mio pensiero o limitare quello altrui.
    Cari saluti.
    Daniel

  8. @Marika
    Urca… addirittura come una provocazione? Sapevo bene che per gli Italiani il mio post è inconcepibile. E mi aspettavo, al limite, che fosse preso come un messaggio scritto da un ubriaco. Ma addirittura come una provocazione… e va beh, ho perso solo qualche minuto del mio tempo per esprimere le mie considerazioni, comunicanda quella che è la mia reale esperienza in merito e che qualcuno che concorderà vi sarà comunque.
    Ciao, grazie e buona giornata.
    Daniel

  9. x Daniel: Immagino allora che Voi americani siate TUTTI perfettamente educati, rispettosi, non trasgressivi ecc…per contro noi ITALIANI non siamo TUTTI maleducati, trasgressivi ecc…oppure
    ( come credo…) non bisogna fare di tutta l’erba un fascio???
    Scusa ma dopo le prime righe ho smesso di leggere il tuo post e non voglio aggiungere altro, non mi piace essere offensiva, non sono abituata!

  10. Sig. Daniel sono allibita…..il metodo sculaccione o sana seduta allora come dice è giusto e super educativo gli altri ovviamente no……la cosa che più mi rattrista e mi disturba di più è come descrive il tutto con freddezza. Di solito non uso il “lei” ma in questo caso non voglio avere nulla a che fare con lei e i suoi metodi e mi dissocio fortemente da tutto ciò che lei crede vero e assoluto……si tenga l’america e il metodo educativo a freddo

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