Perché il bambino ci dice: “Vai via brutta cattiva!”?

Vi è mai capitato di fare i salti mortali per uscire il prima possibile dall’ufficio, di arrivare a casa, di aprire la porta, di correre verso il proprio tesorino e…
E invece di trovarlo sorridente e con le braccia aperte, come ogni mamma spererebbe, di vederlo con il  broncio e  la faccia arrabbiata?
E alla domanda: “Che c’è? Cosa è successo?”, sentirsi rispondere: “Vai via brutta cattiva!”

Alzi la mano chi non ha visto questa scena almeno una volta nella sua vita.

I sensi di colpa, in queste circostanze, galoppano? Ebbena, prima di mettere in discussione le vostre scelte di vita (tipo: è giusto tornare a lavoro? Starà bene dai nonni o al nido? O cose di questo genere) cercate prima di interpretare le loro parole e capire cosa realmente vi stanno dicendo quando brontolando e borbottando vi allontanano, o almeno fanno finta di farlo.
Ecco cosa suggerisce Tata Francesca. Continua a leggere



La scuola sta finendo… E adesso? In vacanza compiti sì o no?

Siamo agli sgoccioli: fra un paio di settimane le scuole elementari chiuderanno i battenti.
Le materne fra un mesetto. Arrivano, quindi, le loro tanto sospirate vacanze!
Il problema si ripropone, puntuale, ogni anno.
Per i piccoli ci sono tre mesi, circa, di stop. Per noi tre settimane, se ci va di lusso.
Dove li mettiamo questi bambini? Con chi li possiamo e dobbiamo lasciare?

Con i nonni, i più fortunati. Nei centri estivi tutti gli altri.
Il che si traduce, almeno nel mio caso, nella stessa scuola, ma con altre maestre e con rette decisamente più salate (proprio oggi mi hanno dato il foglio con le tariffe, ahi, ahi, ahi!).
E allora mi chiedo: ma perché le scuole devono chiudere così presto. Per mettere in difficoltà i genitori? Non potrebbero, come in tantissimi stati europei, chiudere almeno a metà luglio? Magari facendo fare attività diverse ai bambini.
Vebbè! Non mi voglio impelagare in un discorso che non porta da nessuna parte.

Quindi faccio un passo indietro. E riparto da questa domanda: “Durante le vacanze i bambini devono fare i compiti?”
Ecco cosa risponde tata Francesca: Continua a leggere



Come affrontare i parti prematuri?

Nascita pre-termine. Terapia intensiva (Tin). Patologia neonatale.
Sono tutti termini che una futura mamma non vuole sentire neppure pronunciare.
Eppure può succedere che ad un certo punto della gravidanza, per diversi motivi, il bambino nasca senza concludere le 40 settimane di gestazione.
Come si possono, anzi si devono affrontare i parti prematuri?
Cosa si deve fare?
Lo ha chiesto Tata Francesca alla dottoressa Giovanna Mangilli, dell’Ospedale Riuniti di Bergamo. Continua a leggere



Tuo figlio ha paura del buio? Aiutalo con il guardiano della notte

Cosa si fa quando il bambino comincia a manifestare delle paure? Come la paura per il lupo cattivo, la paura del buio, eccetera.
A questa domanda ha risposto Tata Francesca dallo studio di Verissimo (video).
Le paure per i bambini, ha sottolineato la tata, sono molto importanti. Sono fisiologiche e pure necessarie. Arrivano in momenti cruciali per la crescita del bambino. A otto mesi, per esempio, il piccolo comincia ad avere la paura per l’estraneo. Successivamente quella del buio, e poi ancora quella del lupo, eccetera.

Tutte queste nuove emozioni devono essere accolte e contenute da mamma e papà. Ma mai banalizzate. Non bisogna sdrammatizzare troppo, ma neppure essere eccessivamente protettivi nei confronti dei figli. Altrimenti rischieremmo di trasmettere loro anche le nostre ansie e i nostri timori. Continua a leggere



Come si sceglie la “tata perfetta”?

Esiste la tata perfetta?
Sì, per ogni bimbo la tata perfetta è la propria mamma.
Ma se il lavoro chiama e la mamma deve rientrare, in assenza di nonni disponibili, il piccolo con chi deve rimanere?
Se non può andare al nido, oppure non sta bene, c’è una unica risposta: con la tata!
Ma come si fa a scegliere la persona alla quale affidare il proprio bambino? Ci sono dei criteri che bisogna seguire? Oppure ci dobbiamo lasciar guidare dall’istinto?
Argomento interessante, vero?
Lo ha affrontato Tata Francesca a Verissimo, ospite di Silvia Toffanin.
Ebbene, Francesca ha detto subito una cosa molto saggia: non esiste la tata perfetta, ma solo la tata giusta! Continua a leggere



Mamma, voglio la vita di prima (senza fratello)!

Quando arriva un altro bimbo in famiglia gli equilibri preesistenti, per forza di cose, vengono sconvolti.
E se mamma e papà sono pronti, prontissimi ad accogliere questa nuova creatura a braccia aperte, a volte in famiglia ci potrebbe essere qualcuno un po’ meno contento.
Di chi si tratta? Del primogenito, ovviamente! 😉
Il figlio maggiore da un lato vorrebbe condividere questa gioia, accettando il fratellino o la sorellina. Dall’altra però vorrebbe ancora tutte le attenzioni su di sé.

E allora come si fa? Cosa devono fare mamma e papà se un bel giorno il figlio maggiore dice con convinzione: “Voglio la vita di prima?”
Qualche suggerimento ce lo dà Tata Francesca, dal salotto di Verissimo. Continua a leggere



Lo sculaccione? E’ umiliante e mortificante per figli e genitori

Lo sculaccione.
Quante volte abbiamo parlato di questo tema? Tante, tantissime volte. Ma è sempre un argomento vivo, attuale e fortemente dibattuto.
Oggi vi riporto il parere di Tata Francesca, ospite nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo.
Come potete ben immaginare, e io sto per darvi la conferma, la tata è assolutamente contraria a questo metodo educativo. Anzi, a suo avviso è piuttosto un metodo “diseducativo”.
E’ come se il genitore dicesse al figlio: “Vedi, impara ad usare le mani”.
Il messaggio che arriva al piccolo è quello sbagliato: “Se vuoi ottenere qualcosa dagli altri devi menare e fare anche del male”. Continua a leggere



Animali in casa? Un toccasana per tutta la famiglia

Animale in casa sì, animale in casa no. Questo è il dilemma!
Eppure avere un “amico fedele” in più tra i piedi è un toccasana sotto ogni punto di vista sia per gli adulti, ma soprattutto per i più piccoli.
Gli animali, indipendentemente dalla tipologia (con la coda, a 4 zampe, a due zampe o con le pinne), sono dei compagni di giochi fantastici per i bambini.
Con loro e grazie a loro i bambini sviluppano un forte senso di responsabilità. Imparano ad accudirli, quindi ad assumersi dei compiti che richiedono tempo, impegno e pazienza.

Avere un animale in casa, insomma, è un importante stimolo per la crescita affettiva, sociale e psicologica dei piccoli. Continua a leggere



Dal lettone, alle urla, al fratellino in arrivo: ecco i consigli di Francesca

Il vostro bimbo preferisce il lettone?

Per convincerlo a rimanere nel suo lettino bisogna creare dei rituali. Un bel rituale per la buona notte e un bel rituale anche per il risveglio. Parola di Tata Francesca che dal salotto di Verissimo ci dà qualche consiglio su come gestire i bambini e risolvere al meglio quei piccoli problemi quotidiani che alla lunga, però, diventano insormontabili come, appunto, la condivisione del lettone matrimoniale.
Alla fine in tre si dorme tutti male e senza un buon riposo affrontare la giornata diventa difficile. Che fare? Secondo Francesca la soluzione potrebbe essere proprio quella di inventare un rituale.
Un esempio? Anche una filastrocca come questa: “Uno, due, tre sto arrivando da te, uno, due, tre sto arrivando da te, uno, due, tre un abbraccio tutto per me”. Continua a leggere