Hugh Grant, papà per caso

E’ diventato papà per caso a 51 anni. E oserei aggiungere: e che papà!
Hugh Grant, l’attore che ci ha fatto sognare in “Notting Hill”, ridere in “Quattro matrimoni e un funerale”, intenerire in “About a boy” e innervosire ne “Il diario di Bridget Jones”, ora ha una bimba. La sua prima figlia.
Chi è la mamma? Il nome non è stato rivelato. Si sa che è una donna con la quale il bel divo ha avuto una “relazione fugace”. E come si chiama la figlia? Neppure questo è dato saperlo!
Ma sappiamo che il bell’attore è felice di essere diventato papà!
E allora… tanti auguri! Continua a leggere



Il papà… della domenica!

Qualche settimana fa ho visto l’intervista fatta dalla Panicucci a Gerry Scotti. E mi ha colpito una frase detta dal grande conduttore. Lui aveva paura di separarsi per non “perdere” il figlio. E invece ha scoperto il figlio dopo la separazione.
Il passaggio è delicato, ma semplice. Il rapporto tra padre e figlio, in un ambiente sereno, non solo sono migliorati, ma anche rafforzati. E’ nato quel feeling, quell’intesa, quell’intimità che prima mancava.
Questa storia mi ha fatto riflettere.
Il mio pensiero è andato a quelle coppie ormai scoppiate che vivono sotto lo stesso tetto solo per “amore dei figli”.
Ma è giusto rimanere insieme a tutti i costi, anche in una casa che trasuda rancore e insofferenza, o sarebbe meglio avere un papà della domenica?
I figli cresceranno bene anche con un genitore solo e vedendo l’altro nei weekend? Continua a leggere



Perché la prima parola è mamma?

Quale è stata la prima parola pronunciata da vostro figlio?
Mamma o papà?
Che gioia, che emozione quando per la prima volta vi siete sentiti chiamare, vero?
Ma, miei cari genitori, non fatevi illusioni, sappiate che la scelta del vostro pargolo di pronunciare prima una parola o l’altra è stata puramente casuale e non legata alla vicinanza affettiva.

Insomma se il bimbo ha detto prima la parola mamma, non significa che voglia più bene a lei e viceversa.

Tanti bambini, infatti, pronunciano come prima parola pappa oppure nanna o anche nonno.

Perché? Continua a leggere



Qual è il ruolo del papà nella famiglia moderna?

Qual è il ruolo del papà nella famiglia moderna? E’ meglio avere un mammo o un padre autoritario?
In realtà di questo argomento ne avevamo già parlato un po’ di tempo fa. Ricordate?
Silvia Toffanin, dal salotto di Verissimo, ha proposto questo tema ai suoi ospiti chiedendo opinioni e consigli anche alla Tata Simona. (IL VIDEO)
E Simona ha risposto così: “E’ bello che anche un papà si occupi dei figli. Dovrebbe farlo fin dal concepimento, in modo tale che il bambino sin dalla nascita riconosca la sua voce.
Quello tra padre e figlio è un rapporto che va costruito da subito. Per questo il papà dovrebbe cercare di ritagliarsi dei momenti esclusivi con il piccolo. Continua a leggere



Papà, l’orologio biologico vale anche per loro?

Di primipere attempate se ne parla fin troppo e si spendono fiumi di parole anche sul fatto che i nati da madri più avanti negli anni sono a rischio di malattie, come ad esempio la sindrome di Down.
Ma i papà?
Gli uomini possono proliferare sempre senza problemi? Per loro l’orologio biologico non ha la stessa valenza che ha per le donne?

Ebbene, una nuova ricerca australiana ha rivelato che anche i padri più vecchi aumentano la probabilità per la prole di contrarre in seguito malattie mentali.
Insomma la stessa regola vale pure per il sesso forte: sarebbe meglio diventare babbi da giovani! Continua a leggere



Futuri papà volete sapere come ci si sente incinta? Provate il simulatore di gravidanza…

“Tu non mi capisci! Tu non sai quello che provo! Tu non hai idea di come ci si sente, di cosa prova una donna nelle mie condizioni!
Ma hai idea di quanto sia faticoso andare a spasso con tutta questa panza?
E poi, “Ahi, mi fa male qui! Ahi! Mi ha dato un colpetto qua”.

Diciamocelo: quante volte care ex-pancione o pance di questi giorni abbiamo pronunciato queste frasi o cose simili rivolgendoci alla nostra adorata dolce metà? Immagino tante, tantissime.

Ma ci siamo mai chieste come si sentono loro? I sentimenti e le sensazioni dei futuri papà? Il sesso forte durante i nove mesi di gravidanza è praticamente estromesso, emarginato, messo all’angolino.

E così per rimediare e per poter rispondere “Sì, lo so come ti stai sentendo!”, i ricercatori dello Japan Advanced Institute of Science and Technology hanno inventato un simulatore, una specie di vestito, che a me somiglia tanto ad una guaina, che riproduce le sensazioni corporee delle donne incinta: aumenta il peso, varia la temperatura e simula anche i movimenti del feto e i battiti cardiaci. Continua a leggere



La rivoluzione dei papà: 9 su 10 in sala parto

In barba ai consigli del luminare francese Michel Odent che invita i futuri papà a sostare nella sala d’attesa dell’ospedale per non mettere ansia alle donne in travaglio, in Italia quasi tutti gli uomini decidono, invece, di rimanere accanto alle loro compagne nel momento più importante della loro vita: la nascita del figlio! La percentuale è altissima: oltre il 92%. Continua a leggere



Depressione post-partum? Colpisce anche i futuri papà!

Care mamme con il pancione attente: anche la vostra dolce metà potrebbe soffrire di depressione post-partum.
E’ stato infatti dimostrato che anche gli uomini soffrono di questo stato esattamente come le donne. E questo anche se non subiscono gli stessi sbalzi ormonali, anche se non portano in grembo un’altra creatura per nove mesi e soprattutto anche se non partoriscono.

Mi viene in mente quel vecchio detto che si usa dalle mie parti che, pur non essendo molto “a modo”, me ne rendo conto, in questo contesto calza a pennello: “La gallina fa le uova e al gallo brucia il sedere!”

I futuri papà possono iniziare a stare male già durante la gravidanza, anche se il picco del disturbo, che colpisce 1 padre su 10 (sia prima che dopo il parto, contro 1 mamma su 7) è tra i 3 e i 6 mesi di vita del bambino. Continua a leggere



Bimbi in ufficio per un giorno con mamma e papà

Quanto sarebbe bello portare almeno per una volta i nostri bambini a lavoro con noi per fargli vedere che cosa facciamo concretamente quando non siamo con loro!

Proprio qualche giorno fa chiacchieravo con Marco, il mio nano grande:
“Marco, se qualcuno ti chiedesse “che lavoro fa la tua mamma”, tu cosa risponderesti?”
E lui: “Che lavori in ufficio“.
“Ok, giusto, e che cosa faccio in ufficio?”
E lui: “Il blog
“Mhhh… più o meno, fuochino…”.
“E che cosa è il blog?”
E lui: “Boh!”

E’ chiaro, non ha la più pallida idea di quale sia il mio lavoro e di che cosa faccio.  Continua a leggere