I bambini ogni tanto regrediscono. Perché? Cosa possiamo fare?

Tempo fa ho ricevuto una mail privata da una mamma molto preoccupata. Mi ha descritto una situazione particolare in cui il suo bimbo, abituato già a dormire nel suo lettino da tempo, all’improvviso ha cominciato a fare capricci, a chiedere una lucina accesa o di andare nel lettone.
Insomma senza un motivo concreto, almeno apparente, il piccolo anziché andare avanti nel suo percorso di crescita ha manifestato dei piccoli passi indietro.
Situazioni come questa ce ne sono tante. Quanti bambini ad un certo punto regrediscono?
Chiedono nuovamente il ciuccio, o il pannolino, o come in questo caso di tornare nel lettone.
In tutti questi casi come ci si deve comportare? I rimproveri servono?

Ho girato tutte queste domande alla nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Continua a leggere



Il piccolo nel lettone: sì o no?

Questo è un argomento che mi tocca molto da vicino. Moltissimo direi!

Perché ai bimbi piace stare nel lettone con mamma e papà? Ad una domanda così c’è un solo modo per rispondere: “Perchè è bello!”.
E’ bello scambiarsi le coccole, raccontare le favole, giocare con i cuscini, abbracciarsi, etc, etc.

A casa mia il lettone è veramente il “posto più bello”. Il luogo dove tutte le sere tutti e quattro ci rilassiamo, ci raccontiamo le cose che sono successe durante le giornata, ma anche giochiamo, saltiamo, ridiamo e ci divertiamo.

La prassi è questa: dopo cena mio marito e i bimbi vanno a giocare insieme sul lettone.  Io finisco di sfaccendare in cucina e poi li raggiungo.
In pratica il lettone è la nostra “piazza”! Prova ne è che solo in rare, rarissime occasioni lo si trova in ordine. Il più delle volte è disfatto, per buona pace dei miei sensi.

Ma questa è una buona o cattiva abitudine? Continua a leggere



Da dove vengono i bambini?

Sul blog di Giro Giro Bimbo, che riprende il programma in onda su La5 e condotto da Hellen Idding, la pecialista pediatra Lucia Romeo ci dà qualche suggerimento sul tema: “cosa rispondere se il bambino chiede: da dove vengono i bambini?
L’esperta consiglia ai genitori di dare delle risposte certe (del tipo: “è frutto dell’amore tra mamma e papà”) e di non provare neppure a dare delle spiegazioni tecnico scientifico, almeno fino a che i bimbi sono molto piccoli.
In età scolare, quando saranno in grado di comprendere meglio, magari si potrà riprendere il discorso con maggiori approfondimenti. Continua a leggere



Un bambino su tre è allergico, l’esperto ci spiega il perchè

Io a 40 anni ero indecisa se regalarmi un diamante per la vita o l’allergia per la vita. Alla fine è arrivata la seconda, ma mai avrei pensato che mi sarebbe costata, in medicinali, quasi come un carato!
Scherzi a parte, quest’anno, per la prima volta in vita mia, ho provato cosa significa essere allergici. Ed obiettivamente non è un bel vivere.
Ma perché sono sempre di più gli allergici? Tra i bambini, poi, il numero è in rapido e crescente aumento.

Negli ultimi 15 anni sono praticamente raddoppiati e ormai, dati alla mano, il 30% dei bambini soffre di allergia.
Parliamo di uno su tre!

Ma perchè? A  spiegarlo è Maurizio De Martino, professore di Pediatria all’Università di Firenze in una sua relazione al 31/o Congresso annuale della Società Europea di Infettivologia Pediatrica (Espid). Continua a leggere



Il manuale del bravo genitore? Non sempre è utile, meglio ascoltare il proprio bambino

Questo è uno di quei pezzi che mi piacerebbe stampare, incorniciare e regalare a mio marito!
Come ben sapete lui è l’uomo pro-metodo Estivill, l’uomo che avrebbe voluto dare da subito delle regole rigide per insegnare ai propri figli, fin dai primi mesi, a dormire, mangiare, etc.
Insomma l’uomo dei manuali da seguire alla lettera.
Io, mamma cuore di panna, non ho mai condiviso questi metodi troppo rigidi. Il pianto dei bambini piccoli mi ha sempre mandato in tilt. E così ho sempre cercato di assecondare i bisogni dei miei figli, pagandone anche le conseguenze (un esempio? Luca ha spento la sua terza candelina, ma di dormire da solo non ne vuol sapere!)
Chi ha ragione tra noi due?
Oggi la Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, affronta proprio questo tema: manuali sì o manuali no?
Ecco cosa ci consiglia: Continua a leggere



Marinano la scuola, ma sono solo bambini!

Marinano la scuola e vanno a giocare.

Dove sta la notizia? E’ una storia vecchia, vero?
Chi non l’ha fatto almeno una volta, direte voi! (a parte me che non ho mai bigiato 🙁 )

E infatti non sarebbe neanche una notizia se a fare questa bravata non fossero stati dei bambini delle elementari.

Quattro bambini, o meglio ragazzini dai 7 ai 12 anni (sommando l’età di tutti e quattro non arrivano alla mia :)) hanno pensato bene di saltare la lezione per andare a giocare in un locale pubblico. Continua a leggere



Abusava dei suoi tre bambini, 39enne in manette

Questa è un’agenzia appena battuta: “Era una casa degli orrori quella che la polizia ha scoperto nella zona di Termoli. Tra quelle mura domestiche ogni giorno si consumavano scene terribili, abusi sessuali su bambini e botte. Un uomo di 39 anni (C.P.) aveva trasformato la sua famiglia, la compagna e tre figli piccoli, in un girone infernale dal quale ora i bambini e la donna sono usciti solo grazie al provvidenziale intervento di una vicina di casa. Continua a leggere



Perché ogni tanto i bambini regrediscono?

Quando rimasi incinta di Luca, Marco aveva appena compiuto due anni. Era ancora un super cucciolo.
E quando ormai ero a metà strada con il pancione, le educatrici del nido mi consigliarono di fare due passi importanti: portare il mio ometto nella sua cameretta e aiutarlo e liberarsi del pannolino. Due step di tutto rispetto.
Ovviamente senza pressioni e gradualmente, ma prima dell’arrivo del fratellino. Perché dopo sarebbe stato molto più difficile. Mio malgrado, avrei assistito ad una forma di regressione da parte di Marco.
E così fu.
Non vi nego che il mio piccolo grande ometto era già pronto per entrambi i passi e infatti fu bravissimo. Ma l’arrivo di Luca fu uno tzunami per lui. Era il re incontrastato della famiglia fino a quel momento. E invece dopo si ritrovò a “condividere” mamma e papà, ossia tutto il suo mondo, con un fagotto che tutti chiamavano suo fratello, ma per lui era solo un rompiscatole piagnone che gli portava via la mamma!
E così tornò a farsi la pipì addosso, a piagnucolare come un neonato, etc.

E oggi, con la dottoressa Santarelli parliamo proprio di questo, della regressione infantile.

L’arrivo di un fratellino è solo una delle cause scatenanti. Ma perchè si comportano così? E cosa possiamo fare noi genitori?

Ecco cosa ci consiglia la Psicologa Amica: Continua a leggere



Dare troppo presto i cibi solidi ai bambini fa male

Troppe mamme danno ai propri figli cibo solido prima del tempo, spesso quando ancora non sono pronti a digerirlo. Lo afferma uno studio del Center for Diseases Control and Prevention – CDC di Atlanta, centro di riferimento mondiale per gli studi su controllo e prevenzione delle malattie, pubblicato dalla rivista Pediatrics.

Ma dopo quanti mesi i bambini possono cominciare a mangiare cibi un po’ più solidi?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di alimentare i bambini solo e soltanto con il latte materno fino a sei mesi. E di cominciare lo svezzamento solo dopo i sei mesi. Continua a leggere



Non tutti i gesti involontari fatti dai bambini sono Tic, ecco come riconoscere i veri Tic

La settimana scorsa leggendo i vostri commenti sull’articolo scritto dalla psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, proprio sui Tic mi sono accorta che sono arrivati molti commenti da parte di genitori spaventati. Ogni gesto involontario fatto dal proprio bambino viene scambiato per un Tic.
Ma non è così.
Allora ho chiesto alla dottoressa di scrivere per noi un altro articolo e di aiutarci a capire meglio come riconoscere e individuare un tic nei bambini.
Ecco cosa ci ha detto: Continua a leggere