Con i figli non si possono fare programmi né confronti

Quante volte vi è capitato in vacanza di osservare altre famiglie con bimbi e di pensare: “Cavolo, hanno la stessa età dei miei ma sanno già nuotare, oppure non portano più il pannolino, o ancora mangiano da soli, non si allontanano, eccetera eccetera”?
Quando si è a contatto diretto con realtà simili alla nostra viene spontaneo e naturale fare confronti.

Ma è giusto?

Vi propongo una bella riflessione su questo tema fatta dalla nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli:

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Chi deve scegliere il nome del bambino? Solo la mamma


Sfogliando l’ultimo numero di Figli Felici mi sono imbattuta in questo articolo e sono stata subito catturata dal titolo: “Il nome del bambino lo sceglie la mamma”.
E ho pensato: “Cavolo, ho sbagliato pure la partenza!”.
Sì, perché il nome del mio primo bimbo, Marco, lo ha scelto mio marito, il nome del secondo, Luca, invece lo ha scelto Marco. A dirla tutta, quando ero incinta ero convinta di portare in grembo una femmina e sarebbe stata “Elena”. Invece sono stata tradita dal mio sesto senso di mamma e ho dato alla luce solo maschietti!

Vabbè, ma torniamo al nome.
Perché deve essere scelto solo e soltanto dalla mamma?

Il professore Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, profondo conoscitore dell’animo umano, sostiene che “solo la mamma deve trovare e riconoscere il nome in base al suono che sente arrivare dentro di sé, quel suono che prende forma ed emerge spontaneo dalla parte più profonda di sé. Non è proprio una scelta, ma è frutto di una relazione unica, speciale e intima che solo una mamma può stabilire con il proprio pargolo. E’ lei che lo chiamerà, per sempre“. Continua a leggere



Che cos’è la normalità?

Ieri sera siamo andati a vedere una piazza di Milano che non avevo mai visto, piazza Gae Aulenti.
Nel quartiere nuovissimo che sta nascendo in questi anni, dall’architettura super moderna, tra i grattacieli vetrati più alti della città, c’è questa piazza che, a dire il vero manca di verde, ma è davvero particolare.
Fontane, giochi di luci, giochi d’acqua e un biliardino 11 contro 11.

Proprio così un calcetto balilla lunghissimo, come tre tradizionali messi insieme. Una formula di aggregazione sociale davvero vincente.
La cosa più bella è che si gioca gratuitamente. Basta andare al bar chiedere la pallina…e la sfida comincia. Continua a leggere



Siete orgogliosi? Diffidenti? Scrivete “Cara mamma”, la vostra grafia ve lo svelerà

Ci sono persone che si sentono superiori agli altri, che sono orgogliosi e diffidenti nello stesso tempo.
Ci sono delle ragioni di fondo che spiegano, anche se non giustificano, questo atteggiamento.
Ma c’è un modo per scoprire se  si è proprio così. L’IO può essere svelato dalla grafia. Il segreto è nella lettera “a”.
La nostra grafologa Candida Livatino ci spiega tutto, ma prima di leggere il resto dell’articolo, provate a scrivere su un pezzo di carta le parole “Cara mamma” …

 

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Lo zaino perfetto? E’ quello ‘salva-schiena’

Marco quest’anno frequenterà la prima elementare.
Tutti i suoi amichetti, o quasi tutti, hanno già comprato il corredo scuola: zaino, astuccio, quaderni, diario, eccetera.
Noi no.
Forse siamo un po’ in ritardo, ma a parte un astuccio ricevuto come regalo di compleanno, ancora non abbiamo preso nulla di nulla.

Sinceramente aspetto di ricevere la lista dalla maestra prima di spendere soldi a vanvera.
Ma lo zaino, almeno quello, dobbiamo acquistarlo.

Nei supermercati c’è l’imbarazzo della scelta. Tutti i personaggi dei cartoni in ogni dimensione, forma e colore sono lì che ammiccano e strizzano gli occhi ai bambini.
Colori sgargianti e gadget di ogni tipo e genere che probabilmente, almeno per i più piccoli, rappresentano solo un peso inutile e forse non useranno mai (tipo gli auricolari che visto su uno zaino delle Winks).

Ma come deve essere uno zaino? A parte l’aspetto estetico, quali caratteristiche deve avere?
Il professor Guido La Rosa, responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia del Bambino Gesù di Roma, ci dà alcuni importanti consigli:

Non deve superare il 10% del peso corporeo (cioè per un bimbo di 6-8 anni non più di 3 Kg) e, anche se le mode richiedono tutt’altro, va portato su entrambe le spalle, in modo da bilanciare il peso. Meglio se è un trolley.
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E poi dicono che in Italia si fanno pochi figli…

Ormai mi sto convincendo di una cosa: l’Italia è un Paese di vecchi perché fare figli è un privilegio riservato a pochi.
Non sto farneticando, ma credo che questa società non faccia molto per aiutare le famiglie.
Arrivo subito al punto.
Io, come dipendente di un’azienda, posso godere di circa 26 giorni di ferie all’anno.
La scuola primaria chiude a giugno, riapre a metà settembre e pure gradualmente: i primi giorni solo poche ore, la seconda settimana qualche ora in più. Si arriva a regime solo alla terza settimana, ossia a fine settembre.
La scuola materna? Altra nota dolente. I bambini del primo anno devono fare l’inserimento e dura ben tre settimane, almeno da noi. Insomma, anche qui si arriva a regime a fine settembre.

I genitori che non hanno i nonni a disposizione come possono coprire questi tre mesi di vacanza? Continua a leggere



Addio vacanze!

Le tanto attese e agognate vacanze sono finite.
Dopo un bel periodo di riposo, di relax e di abbuffate (ahimè ho preso un bel po’ di chili!), eccomi nuovamente davanti al pc.

Ma tutto sommato, devo ammettere, che sono contenta di essere tornata a casa mia, alla mia quotidianità. E anche in ufficio.

Il bilancio estivo, tutto sommato è stato positivo. Fino a Ferragosto tutto è andato benissimo.

Siamo stati una settimana in Puglia, 10 giorni in Calabria, prima al Nirvana Village, un villaggio molto accogliente e divertente che si trova vicino a Botricello, e poi in giro a visitare posti nuovi. E infine un’altra settimana in Puglia. Continua a leggere



Le lettere dell’alfabeto che più parlano di noi e svelano la nostra personalità

Come si fa a riconoscere il timido, il fantasioso, il passionale e l’ansioso?
Semplicemente osservando attentamente la sua grafia.
Ormai lo sappiamo bene: la scrittura svela la parte più intima e segreta di noi, dice chi siamo veramente, senza filtri e senza finzioni.

In particolare ci sono alcune lettere come la “g” che svelano la nostra carica sessuale, oppure come la “l” che dicono se siamo fantasiosi o meno.

La nostra grafologa Candida Livatino ci fa un elenco dettagliato di tutte le lettere che più parlano di noi, della nostra personalità: Continua a leggere