Bimba in coma: ha ingoiato una moneta dopo aver visto un prestigiatore in tv

Settimana scorsa stavamo vedendo un programma tv che a me piace tantissimo. Eravamo tutti e quattro seduti sul divano.
Ad un certo punto è arrivato un mago o prestigiatore, non saprei neppure come definirlo, che ingoiava lampadine e poi le rigettava.
Ho chiesto immediatamente a mio marito di cambiare canale: “Certe cose, secondo me, i bambini non le devono vedere”.
Lui lo ha fatto, di tanto in tanto, però, tornava indietro per vedere se l’esibizione era terminata, ma questo tizio continuava ad ingoiare di tutto.
“Aspetta un po’, fai passare qualche minuto”, gli ho detto.
Mi ha risposto: “Come sei esagerata”.

Ora leggo sulle agenzie: “Una bambina di 11 ha ingoiato una moneta per imitare un mago in tv. Ora è in coma farmacologico a Taranto”.  Continua a leggere



Cosa possiamo fare se i nostri figli digrignano i denti?

La settimana scorsa con la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, abbiamo parlato della balbuzie infantile. E Nadia, in un commento, ha chiesto se potevamo parlare anche di un altro argomento: il bruxismo.  Un tema di cui si discute poco, ma molto diffuso. Che cos’è? Avete mai sentito i vostri figli digrignare i denti? Sfregare quelli dell’arcata superiore contro quelli dell’arcata inferiore?
Come possiamo intervenire? Cosa dobbiamo fare? E perché i bambini lo fanno?
Ecco cosa ci dice la dottoressa Francesca Santarelli:
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Ma quanti pericoli ci sono in casa!

Chi pensa che la casa sia un luogo sicuro, si sbaglia di grosso.
Sembra incredibile, ma è dimostrato dai numeri e purtroppo dai fatti che gli incidenti domestici uccidono!

Tra spigoli, cadute in bagno, corrente elettrica, ferri da stiro e finestre, ogni anno, solo in Italia, si contano almeno 5mila vittime. Il 2%, ossia 100, hanno una età compresa tra i 0 e i 14 anni.
Non voglio fare terrorismo, ma è come dire che ogni tre giorni un bambino muore per incidente domestico. Molti di più quelli che si infortunano.
E’ quanto emerge dalle stime elaborate dal sistema Siniaca dell’Iss (Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambiente di civile abitazione).

Ma la cosa che mi ha più impressionato è che il 90% di questi incidenti è prevedibile ed evitabile.

Come?
L’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente del Bambino Gesù ha predisposto un vademecum.

Ecco le regole che non dobbiamo mai perdere di vista: Continua a leggere



Cerchio, quadrato o triangolo: quale preferisci?

Eccoci arrivati all’appuntamento con la nostra grafologa Candida Livatino.
Oggi facciamo un test:  se doveste scegliere una forma geometrica tra un quadrato, un triangolo e un cerchio, cosa scegliereste?
A dirla tutta, il test andrebbe fatto ai vostri figli, ma anche per gli adulti va bene.

Cosa avete scelto? Io il cerchio.
Cosa significa? Ce lo svela la grafologa: Continua a leggere



Con Piero in Moto per l’Italia

Stavolta non vi parlo di bambini, né di mamme, né di papà. Ma di Piero, un ragazzo disabile che ha la fortuna di avere degli amici fantastici. Uno in particolare: Gian Piero. Cosa ha fatto? Ha realizzato il sogno del suo amico che in sella, sulle due ruote non può andare. Eppure lui l’ha portato. Dall’inizio di ottobre sono in viaggio, in moto in giro per l’Italia. E c’è una pagina Facebook (Con Piero in MOTO per l’Italia) con foto, video e racconti che lo dimostra. La mia amica Lena Sarcinella, nel suo blog Il mondo di Lena ha parlato… Continua a leggere


“Mamma, come siamo fortunati noi!”

Prima di avere figli, seguendo in tv o nei vari talk show, le polemiche sulla presenza o meno degli stranieri nelle classi italiane, davo ragione a chi li definiva “un ostacolo per l’istruzione”.
Pensavo che la presenza di bambini stranieri non fosse positiva, che rallentasse la programmazione scolastica dell’intera classe, penalizzando quindi tutti gli altri.

Quanto mi sbagliavo!

Ora che Marco frequenta una classe dove ci sono anche bambini cinesi, arabi, romeni, etc, mi sono accorta di quanto la presenza di questi studenti stranieri sia fonte di arricchimento per tutti. Certo, ci vogliono dei limiti, non più di una certa percentuale per classe (almeno secondo me!), ma solo per permettere alle insegnanti di svolgere al meglio il loro lavoro.

L’altro giorno ho chiesto a Marco: “Amore sai da dove arriva questo tuo compagno dal nome così particolare?”
Mi ha risposto: “Non mi ricordo il nome del paese, ma ci ha raccontato che lì gli uomini fanno la guerra e tanti bambini muoiono o soffrono la fame”.
E poi ha aggiunto: “Mamma ma perché nel mondo ci sono le guerre?” Continua a leggere



L’istruzione della famiglia conta più o meno della ricchezza?

L’istruzione delle famiglie conta molto di più del loro livello di ricchezza sulle parità di chance scolastiche dei loro figli.
Insomma i soldi non comprano la cultura e lo studio. E’ quanto è emerso da un recente studio condotto in Gran Bretagna dall’Istituto di Istruzione (OIE).
La ricerca ha coinvolto oltre 17mila cittadini britannici seguiti nei loro studi fin dal 1970. Il risultato? “Avere a disposizione in casa libri da leggere, giornali da sfogliare, musica da ascoltare e film da visionare migliora i risultati cognitivi dei bambini. Più di quanto possano fare le disponibilità finanziarie e materiali di mamma e papà”.

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Mamma, non voglio andare a scuola, ho mal di pancia!

Dopo un weekend perfetto in salute e di buon umore, il lunedì mattina il bambino dice di non sentirsi bene e quindi di non poter andare a scuola.
Tutti i lunedì, tutti i giorni sempre la stessa storia: si va dai classici mal di pancia e mal di testa, ai più fantasiosi mal di alluce o mal di gamba con zoppia, che improvvisamente scompare alla vista della compagna del cuore.

Alzi la mano tra le mamme e i papà chi non ha dovuto confrontarsi con questi sintomi di disagio dei bambini almeno una volta nella vita, anche solo per sentito dire…

Che fare? Oggi la nostra Psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli ci dà dei consigli, dei suggerimenti che ci possono aiutare ad affrontare meglio questo piccolo problema.  Continua a leggere