Tutti a nanna! Occhio però ai nemici del sonno dei nostri bambini

Oggi con la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, affrontiamo un tema che io definisco “evergreen”, ossia uno di quArticolielli su cui si potrebbe parlare e discutere per una vita intera e non trovare mai un punto di accordo: la nanna del bambino.

Le scuole di pensiero sono diverse: c’è chi predilige il metodo “Estivill”, abbracciato anche dalla Tata Lucia, quindi bimbi a nanna, da soli e nella loro stanza.
C’è chi, invece, ha più feeling con il co-sleepeng, quindi tutti insieme appassionatamente nel lettone, almeno nei primi tempi.
C’è chi preferisce tenere sì il figlio in camera, ma in letti diversi.
E c’è poi chi, preso dalla disperazione, prova tutti i modi e adotta quello che  lo fa sopravvivere meglio, quindi adotta la tecnica del compromesso.

E’ facile dire qual è la cosa più giusta da fare. Difficile però metterla in pratica, soprattutto quando la stanchezza prende il sopravvento.
Eppure ci sono dei riti che aiutano a lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo e delle attività nemiche del sonno dei nostri bambini.

La  dottoressa Santarelli ci dà dei preziosi consigli su cosa fare e come fare per portare a letto i bambini nel migliore dei modi:  Continua a leggere



Bambini, tutti a “dieta dei media”

Dalla tv allo smartphone, da internet alle chat i bambini dell’era digitale sono dominati da una esposizione ai media 24 ore alle settimana. Negli Usa, dagli 8 ai 10 anni spendono circa 8 ore al giorno usando i diversi mezzi digitali, gli adolescenti arrivano ad usarli fino a 11 ore al giorno.
I ragazzi dai 12 ai 17 anni hanno un cellulare e grossomodo tutti i teenagers usano messaggini e chat.
“E’ ora di cambiare il modo con cui li usano”, sostengono i pediatri della American academy of pediatrics (Aad) che lanciano l’allarme e pubblicano una guida dedicata a genitori, pediatri e scuole per arginare la mancanza di regole nelle famiglie sull’uso ‘ragionato’ di questi mezzi. Continua a leggere



Volete fare un regalo regale ad un neonato? Ecco un’idea: il calco degli arti in argento!

E’ arrivato un neonato in famiglia e volete fare un figurone con un regalo degno di un re? Un’idea non tanto originale, ma sicuramente d’impatto arriva dalla “zia Pippa”, la sorella di Kate Middleton, moglie del principe William.
Cos’ha donato al futuro re d’Inghilterra George?
Il calco degli arti in argento! Mani e piedi in dimensione reale. Continua a leggere



Come interpretare la gestualità, un linguaggio non verbale ma molto comunicativo

Oggi con la nostra grafologa Candida Livatino iniziamo un viaggio nuovo e bellissimo nel mondo della gestualità.
Un linguaggio non verbale ma che rivela tanto della personalità di un individuo.

Vi è mai capitato di parlare con gente che per tutto il tempo della chiacchierata si tocca i capelli, si fa i riccioli con una ciocca o si sistema il ciuffo? Oppure con persone che si rischiarano costantemente la gola con colpetti di tosse?
O con persone che accavallano le gambe, prima l’una e poi l’altra a ritmo continuo?

Ed ora pensate a voi: quando vi trovate a parlare magari con gente che non avete mai visto prima, ci sono dei gesti che fate anche inconsciamente?

Ognuno di questi gesti ha un significato, esprime qualcosa del carattere. Ci spiega tutto Candida Livatino: Continua a leggere



Mamma record a Savona: a 48 anni partorisce decimo figlio

Dieci figli ai tempi di mia nonna era una normalità, oggi sono non solo una rarità, quanto una notizia da dare a grandi titoli al telegiornale.
Perché nonostante la crisi, nonostante le mille difficoltà di ogni tipo, i sacrifici che bisogna fare, c’è ancora chi ha voglia di avere una famiglia numerosa. E così ieri Cristina Guaino, 48 anni, moglie del funzionario di Banca Carige Andrea Bruzzone, ha dato alla luce il suo decimo figlio: Davide, 4 chili di bimbo. Continua a leggere



Quando nasce un Papà

Ieri sera ero in macchina, stavo andando a prendere i bambini che erano in palestra, e stavo ascoltando una trasmissione in radio. Si parlava di coppie e di bambini.
La domanda era semplice: un figlio unisce o disgrega la coppia?
Mi aspettavo tanti interventi di mamme. E invece ho ascoltato solo papà felici di essere diventati padri, ma tristi perché si sentivano “trascurati”. Tutti si lamentavano della stessa cosa: avevano perso la loro compagna, complice, amica, ma soprattutto amante. E tutti, in modo diverso, esprimevano lo stesso concetto: “Lei da quando è diventata mamma è cambiata”.

Allora mi sono chiesta (visto che anche mio marito si lamenta per le stesse cose 🙁 ): ma l’arrivo di un bambino cambia solo la mamma? O anche il papà?

E proprio di questo parliamo oggi con la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Quando nasce un bambino nasce una mamma, ma anche un papà.

Ecco cosa ci dice: Continua a leggere



Neonati: ritorna il problema ittero

L’ittero è un problema?
Se qualche neomamma mi avesse fatto questa domanda le avrei risposto senza esitazione: “Certo che no! Poteva essere un problema tanti anni fa, ma adesso è più che superato”.
E invece il presidente della società italiana dei neonatologi (Sin), Costantino Romagnoli, in occasione del congresso nazionale della Sin in corso a Firenze, ha dato una risposta non solo diversa, quanto preoccupante: “Fra i problemi dei neonati l’ittero è quello che conosciamo meglio, e proprio per questo ci siamo illusi che potesse essere un non problema. E invece il 3% dei nuovi nati affetti da ittero rischia danni neurologici a causa di una diagnosi tardiva”. Continua a leggere



La quarta lettera da Damasco di Toni Capuozzo

Non ha nulla a che vedere con le mamme, né con i figli. Ma la quarta e ultima lettera da Damasco di Toni Capuozzo mi ha toccato le corde dell’anima. Un racconto tanto meraviglioso quanto struggente. Secondo me merita: “Eccola, Maloula. Potrebbe essere un paese di Calabria, o dell’Abruzzo, accovacciato ai piedi della montagna. Con tante case incomplete, come da noi, e qualcuna, quella di chi ha fatto il pellegrinaggio a Gerusalemme, con una traccia di azzurro che sta scolorendo nel buio che cala. Non so come sia la via d’ingresso (Maloula, in aramaico vuol dire” ingresso”), perché ci siamo… Continua a leggere