Tre App per le mamme contro la depressione: Banfi ne parla in videchat, dicci cosa ne pensi

Abbiamo parlato tante volte di depressione. Uno sentimento, uno stato d’animo che può colpire una donna in gravidanza o dopo il parto.
Uno stato difficile da affrontare a viso aperto, di cui parlare con compagno, marito e familiari. E anche da accettare. Spesso ci si sente inadeguate e ci si chiede “Come è possibile che in un momento che dovrebbe essere di massima felicità, di realizzazione di un grande sogno, una mamma possa sentirsi così?”
Invece è realtà. Una realtà che colpisce migliaia di donne. E se non ci si rende subito conto di quanto sta accadendo, se non si interviene in tempo, le conseguenze potrebbero essere durature e purtroppo a volte anche tragiche.

Ma come fare a riconoscere se quel particolare momento di tristezza, di confusione, che si sta vivendo sono i primi segnali di depressione?

Alessandro Banfi, il giornalista e blogger de “La versione di Banfi”, ha invitato il dottor Antonio Picano (nella foto), psichiatra, a parlare dell’argomento nella video-chat di giovedì. Continua a leggere



Parto più lungo per le donne che hanno paura


La paura può incidere sulla durata del parto? E c’è una relazione tra fifa e travaglio?
A quanto pare sì.
Uno studio norvegese ha scoperto che sono proprio loro, le future mamme paurose, a impiegare più tempo per mettere al mondo il loro bebè: in media 8 ore, rispetto alle 6,5 delle gestanti rilassate e per nulla spaventate dall’evento più naturale del mondo.

Alzi la mano, a questo punto, chi è andato nella sala travaglio e nella sala parto senza timori, anzi con il sorriso sulle labbra e le contrazioni in corso…

Io, lo ammetto, ho avuto più paura la seconda volta, perché sapevo cosa mi aspettava 🙂 (poi invece è andata benissimo!)
La prima volta, invece, l’effetto novità, ma soprattutto i dolori hanno tolto spazio a ogni altra sensazione.
Sulle 8 ore invece avrei dei dubbi: a parte rari casi, ho visto più travagli e parti di 18 ore che di 8 🙂
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Il manuale del perfetto marito

La conoscevo come “labiondaprof” e penso anche voi, visto che tante volte ha partecipato attivamente alla vita di questo blog con i suoi commenti.
Poi sono andata a curiosare sul suo blog. E l’ho conosciuta un po’ meglio.
Ho imparato anche il suo vero nome: Elisabetta Belotti.
Qualche giorno fa ho ricevuto una sua e.mail in cui mi presentava il suo primo libro: “Il manuale del perfetto marito”.
Il titolo è già tutto un programma.
Il resto è un viaggio simpatico ed esilarante nell’universo matrimonio. Perchè “quando la musica è finita e gli amici se ne vanno, quando lei si toglie il velo e lui il fiore all’occhiello, quando il giorno dopo lei si sveglia con un sorriso beato dipinto sul viso…il gioco è appena cominciato”.

Ma voi, care amiche del blog, siete sicure di conoscere bene il vostro marito-compagno?

Il matrimonio fa morire il vecchio fidanzato e fa sorgere dalle sue ceneri un nuovo essere maschile: un marito. Questo essere mutante, derivato dall’uomo che si credeva di conoscere, assume tratti e caratteristiche impreviste; esplodono difetti che non si erano palesati in dieci anni di fidanzamento e, meno male, si rivelano qualità insospettate ed insospettabili. Tutto ciò richiede alle donne, forse le pedine più importanti in questo gioco, adattabilità e velocità nell’inquadrare rapidamente il nuovo compagno di gioco. Più lo conoscono, più ne faranno un complice e non un avversario”.
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Non siamo facce da schiaffi

Il servizio sulla violenza sulle donne di Maria Luisa Rossi Hawkins, la giornalista blogger di Stelle a Strisce, fa male. Ma fa riflettere.
Come è possibile che tante donne, famose e non, siano costrette a subire violenza in casa. E come è possibile che il carnefice sia proprio l’uomo che ha giurato amore per tutta la vita? Quell’uomo da cui ci si aspettava rispetto e protezione e non schiaffi, calci e pugni?

E perchè solo poche hanno il coraggio e la forza di ribellarsi, di denunciare? Continua a leggere



Ghiaccioli all’anguria

Non so voi, ma con il caldo di questi giorni a me va di mangiare solo cose fredde.
Insalata e mozzarella a pranzo. E come dessert?
Beh! Questi ghiaccioli all’anguria sono proprio invitanti.
E poi, è un modo geniale per far mangiare la frutta ai bambini. Solo anguria, zucchero e yogurt: quindi sani, nutrienti, cremosi e gustosi.
Cosa volere di più dalla vita? Che siano facili da fare? Esaudiscono anche questo desiderio…

Come si preparano? E’ tutto scritto sul blog di Pronto in Tavola.

Buon gelato…

La nuova Miss Mamma è Francesca Colasanti

Ciao sono Silvia e da grande voglio fare la giornalista. Per questo oggi mi ritrovo in redazione con Maria. Leggiamo blog, scegliamo agenzie e scriviamo articoli.
Primo pezzo assegnato: la nuova Miss Mamma Italiana.
Inizio con difficoltà perché, perdonatemi, ignoravo l’esistenza di questo concorso.
Approfondiamo un po’: chi è la nuova miss mamma italiana? Francesca Colasanti, una bella mora di 30 anni di Velletri. Guardo la sua foto e, abbronzatissima, tatuaggio su un braccio, mi viene da pensare che, certo, Francesca è ben distante dalla “mia” mamma e soprattutto, dall’immaginario comune di mamma.
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Per i neo-papà insieme al bebè anche 10 kg in più

Le neo-mamme, si sa, spesso dopo il parto si ritrovano con qualche chilo in più. E il periodo dell’allattamento non aiuta certo a smaltirli.
Anzi. Personalmente penso di essere ingrassata quando allattavo. Avevo sempre una fame perenne e una sete incolmabile. 🙂
Ma se le neo-mamme sono giustificate. I neo-papà mica tanto. Eppure da uno studio inglese è emerso che anche i papà nel periodo post nascita lievitano di peso. Notti insonni, stress e un’alimentazione poco regolare, possono far aumentare l’ago della bilancia anche di 10 chili! Continua a leggere



Buon Compleanno!

Oggi è un giorno speciale.
Un compleanno speciale, di un bimbo straordinario che ha una mamma eccezionale.
Sto esagerando?
Non credo!
Dal profondo del cuore vorrei fare i miei più sinceri auguri al piccolo Antonio e alla sua grande mamma Rossella 31.
Due candeline da soffiare con tanta forza e allegria.
Che la festa abbia inizio…
E tutte le zie del blog parteciperanno con il pensiero e con il cuore.
Anche se una fetta di torta sarebbe gradita… anche in versione non virtuale 🙂
Divertitevi più che potete…

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La visita al sommergibile Toti

Come da programma domenica ci siamo alzati presto per andare al Museo della Scienza e della Tecnologia a Milano. La voglia era tanta, esattamente come le cose che avevamo programmato di fare: vedere il sommergibile Toti, partecipare al corso di bolle di sapone, trovare la mamma segreta del capitano Magellano.
Dovevamo essere lì per le 10. Quindi siamo partiti di casa alle nove, muniti di tutto il necessario per fare anche il pic-nic, perché all’interno del museo non c’è un bar, ma uno spazio grande ben attrezzato, all’aperto, dove poter pranzare.

Siamo arrivati… e già mi è sembrato che ci fosse tanta scienza, ma poca tecnologia. All’ingresso c’erano dei gradini e anche tra la biglietteria e il museo c’erano altre scale. Insomma una corsa ad ostacoli per chi, come me, aveva anche un bimbo piccolo e un passeggino! Continua a leggere