Disostruzione pediatrica: i cinque colpi che salvano il bambino

Manovra di disostruzione

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Un bambino alla settimana in Italia perde la vita per ostruzione delle vie aeree.
Non vi voglio spaventare o allarmare. Ma questi sono, purtroppo, dei dati veri.
Parliamo di disostruzione pediatrica. Lo so che questo è un tema che abbiamo affrontato tante volte. Ma lo faremo anche oggi e chissà quante volte ancora. Perché mai come in questo caso “repetita iuvant”.
Il pretesto per parlare di questo argomento importante ce lo dà Federica Panicucci che, nel suo salotto di Mattino Cinque, ha ospitato Marco Squicciarini, medico specialista nelle manovre di disostruzione.
Ma quali sono i bambini più a rischio?
Quelli che hanno un’età compresa tra i due e i quattro/cinque anni.

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Tosse e raffreddori: antibiotici sì o no?

Io ho la fortuna di avere una pediatra che gli antibiotici li prescrive con il contagocce e solo in casi strettamente necessari. Prima verifica che si tratti realmente di infezione batterica.
In caso di febbre o raffreddore, consiglia i metodi più classici: tachipirina quando la febbre sale, e poi tanto riposo, latte caldo e miele.

Ma non tutti i genitori sono disposti ad aspettare lunghi tempi di guarigione. Soprattutto quelli che lavorano in due e non hanno nonni vicini.
Per un raffreddore del bambino chi si può permettere di tenerlo a casa per una settimana?
La babysitter costa!
E così sono gli stessi genitori a chiedere ai pediatri la somministrazione degli antibiotici.
Vi sembra incredibile? Ma vi assicuro che è così!

Poi ci sono anche i pediatri che, per evitare eventuali complicazioni, nel dubbio, una copertura antibiotica la prescrivono ugualmente.

E così il nostro Belpaese in Europa è tra quelli (insieme a Grecia e Spagna) che fa più uso (o abuso) di antibiotici. Insomma un’altra maglia nera per l’Italia! Continua a leggere



I nonni sono inesperti sulle cure moderne per i nipoti

Il numero di nonni che si occupa a tempo pieno dei propri nipoti continua a crescere, ma un nuovo studio presentato alla conferenza nazionale dell’American Academy of Pediatrics a New Orleans ha dimostrato che molti nonni ignorano le moderne strategie per prendersi cura di un bambino.
Metodi attuali e più appropriati rispetto a quelli adottati in passato in merito a questioni come la posizione più sicura per dormire o per viaggiare nel seggiolino delle automobili.
La ricerca è stata promossa dall’American Community Survey.

Secondo lo studio la percentuale di nonni che si occupa dei nipoti è salita in dieci anni del 20%. Ciò rende essenziale che i “nonni-sitter” siano informati e al passo con i tempi in merito a cure e accudimenti efficaci. Continua a leggere



I chirurghi denunciano: “In aumento le richieste di liposuzione per i bimbi”

Io davanti a queste notizie rimango basita: non solo filler e ritocchini, oggi le mamme dal chirurgo estetico portano anche i figli grassottelli.

“Ne vedo molte, domandano se è possibile eseguire una liposuzione su bimbi di 12, 13 anni”, racconta Marco Gasparotti, chirurgo estetico, presidente della neo nata “Fondazione italiana per la lotta all’obesità infantile”.
Richieste (per fortuna non esaudibili nel nostro Paese) che aumentano ogni anno “di un 2% circa” e che rivelano la necessità di intervenire, ma sui genitori. Continua a leggere



A Bologna nasce “Allattami”: latte donato per i bimbi nati pretermine

Questa che state vivendo è la settimana dell’allattamento al seno materno, la cosiddetta Sam, e non so se per pura coincidenza o se è cascata a fagiolo, da ieri a Bologna è attiva “Allattami”, la Banca del Latte Umano Donato. Un progetto finalizzato a rispondere alle necessità di alimentazione dei neonati prematuri.

A Bologna ogni anno nascono più di 100 bambini prematuri con peso inferiore a 1500 grammi, che lottano ogni giorno contro mille difficoltà, infezioni e gravi complicanze che possono compromettere le loro possibilità di farcela. La scienza ha confermato che il latte umano aumenta la possibilità di sopravvivenza dei neonati prematuri e ne favorisce l’accrescimento e lo sviluppo.

Ma non sempre però le madri di questi neonati, sottoposte a grandi stress fisici e psicologi, hanno latte a sufficienza. Per rispondere a questo bisogno è nata ‘Allattami’, con l’obiettivo di raccogliere almeno i 600 litri di latte umano donato che servono ai neonati ricoverati nelle terapie intensive neonatali del Policlinico di S. Orsola e dell’Ospedale Maggiore. Continua a leggere



Ecografia in gravidanza? Fino a nove mesi di attesa

Fare una ecografia in gravidanza in una struttura pubblica può comportare anche un’attesa di nove mesi. In pratica il bambino fa in tempo a vedere la luce!
Assurdo vero? Eppure è quello che è emerso dalla rilevazione civica “Percorso nascita, indagine civica sulle prestazioni sanitarie. Focus sugli screening neonatali” presentata dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.

E l’ecografia è solo un esempio. Poi c’è l’epidurale rara nei piccoli ospedali, screening neonatali adeguati solo in 4 strutture su 10, pochi mediatori culturali nei punti nascita.

Dobbiamo continuare? Continua a leggere



Il bimbo non beve il latte? Non facciamone un dramma, ma diamogli l’alternativa

Quanti bimbi non bevono il latte al mattino? Tanti, tantissimi. Chi è allergico al lattosio, chi non ama il gusto del latte vaccino. E quante sono le mamme preoccupate? Praticamente tutte quelle che non credono in una colazione alternativa.

Il latte di mucca, è vero, è un cibo importante, ma non fondamentale. In sostituzione si può optare per il latte vegetale, estratto da cereali, legumi e frutta secca: soia, mandorle, avena, riso e kamut.
Sul blog Obiettivo Benessere c’è un articolo molto interessante su questo tema. Continua a leggere



Tornano i “malanni della nonna”, i pediatri lanciano l’allarme: “Vaccinate i bambini”

Lo so che con questo articolo solleverò un gran polverone. Torniamo su un argomento sul quale, l’ultima volta, ci siamo accapigliati e non poco: “le vaccinazioni”.

Stanno tornando e in modo anche massiccio alcuni “malanni della nonna”, come la pertosse, il morbillo, la varicella, che ormai molti considerano “malattie debellate”. Ma non è proprio così. Prova ne è l’impennata di casi registrata in tutto il mondo.

Prima in questa classifica è la pertosse: gli esperti parlano di vera e propria epidemia. Solo in Italia negli ultimi anni i casi si sono decuplicati.
A mettere in allerta è Alberto Villani, direttore di Pediatria generale all’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma, che avverte: “Considerare queste malattie ‘sottogamba’ è un grave errore”. Continua a leggere



Il ciuccio? Sui bebè maschi inibisce le espressioni facciali

Nell’infinito e sempre verde dibattito sul “ciuccio sì” o “ciuccio no”, dall’America arriva un’altra motivazione a favore del “NO”. Secondo quanto emerso da una ricerca promossa dall’Università del Wisconsin e pubblicata sulla rivista ‘Basic and Applied Social Psychology’, il ricorso al ciuccio può avere conseguenze emotive sul bebè maschio impedendogli di sviluppare normali e complesse espressioni facciali durante l’infanzia. Continua a leggere



Quando si deve fare il primo controllo della vista ai bambini?

Tuo figlio ci vede bene?
E a quanti mesi oppure anni è giusto fargli fare la prima visita oculistica?
Dati alla mano, i genitori italiani si preoccupano poco della salute degli occhi dei propri figli.
Il 70% circa ritiene la visita oculistica ‘non strettamente necessaria’, e da un’indagine su campo promossa dalla Commissione difesa vista è emerso che solo il 30% dei bambini aveva effettuato le visite a 3 anni e 5 anni. Tra chi ha fatto le visite, poi, il 6% dei bambini tra 1 e 5 anni presenta difetti visivi (strabismo, ipermetropia, astigmatismo e miopia), circa il 4% porta occhiali correttivi (66% di chi ha difetti visivi), ma ben il 34% non corregge il difetto.

Ma perché ci preoccupiamo così poco?
Eppure basterebbe veramente poco, un’ora del nostro prezioso tempo, per portare i bambini da uno specialista. Prima si individua un eventuale difetto e prima si corregge. Continua a leggere