Perché i bambini hanno paura del buio?

nannaArriva il momento di andare a nanna. Finalmente dopo una giornata trascorsa tra giochi e capricci il nostro bambino è nel suo lettino, ma è spaventato dall’idea di rimanere al buio. Se proviamo a spegnergli la luce, protesta, urla, piange chiedendoci di lasciarla accesa. Una situazione comune a molte mamme e a molti papà che si trovano ad affrontare la paura del buio dei loro piccoli e che spesso hanno dubbi e timori su come gestirla.
Che fare?
Ci spiega come risolvere questo problema la nostra psicologa amica Francesca Santarelli: Continua a leggere



Figli e nuovi compagni dei genitori: come creare la famiglia “allargata”

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Oggi parliamo con la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli, di un argomento molto delicato: le famiglie allargate.
Le separazioni e i divorzi ormai sono all’ordine del giorno.
Ma non dobbiamo mai dimenticare che per i figli sono passaggi molto dolorosi, a qualsiasi età. E’ il naufragio della “loro” famiglia. Un lutto. E come tale deve essere metabolizzato.
Ma quanto tempo bisogna aspettare prima di fargli conoscere il nuovo partner o la nuova compagna? E come evitare che si creino situazioni difficili nei nuovi legami?

Non esistono le “10 buone cose da fare”, nè un manuale delle istruzioni da seguire.
Ma si possono individuare degli stati generali, dei passaggi che tutte le “nuove” famiglie si trovano ad affrontare.

Ci spiega tutto la dottoressa Santarelli: Continua a leggere



Perché ci sono bambini che si picchiano da soli sulla testa?

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Vi sembra una domanda strana? Che riguarda pochi bambini?
E invece è un atteggiamento abbastanza comune.
Ce ne parla oggi la dottoressa Francesca Santarelli, la nostra Psicologa Amica.
Ecco cosa ci dice:
“Vi posso garantire che capita molto spesso che mi contattino per chiedermi come mai alcuni bambini si danno le botte sulla testa da soli. È un  evento che angoscia persino i genitori più attenti e affettuosi.  Quest’abitudine si manifesta nei bambini intorno al primo anno di vita e tende a scomparire con il tempo. Parecchi bambini, infatti, tendono a darsi delle botte sul capo, altri addirittura sbattono la testa contro le pareti rischiando di farsi male sul serio. Continua a leggere



Deficit dell’attenzione e dell’iperattività: come riconoscerli e affrontarli

adhdI bambini molto vivaci, incontenibili e “iperattivi” sono sempre esistiti. Solo da qualche decennio, però, si è cominciato a parlare di un disturbo vero e proprio associato a questi comportamenti. La prima descrizione del disturbo risale al 1902 e da allora si sono succeduti innumerevoli studi che hanno portato ad una classificazione e a una descrizione più o meno puntuale del disturbo. Ancora oggi però, la diagnosi di ADHD è una delle più complesse da fare e la terapia di questo disturbo è oggetto di numerosi dibattiti in seno alla comunità scientifica internazionale.

Nel racconto dei genitori, il bambino affetto da ADHD ha una storia di sviluppo caratterizzata da ritmi irregolari sonno/veglia nel primo anno di vita, irrequietezza motoria eccessiva che diviene ancora più spiccata dopo la conquista della deambulazione autonoma. Il bambino affetto da ADHD dimostra interesse verso gli oggetti che lo circondano senza tuttavia riuscire a soffermarsi su di essi per un tempo necessario alla loro conoscenza: ciò porta i genitori a riferire che in realtà il proprio figlio non si appassiona a un gioco o a un’attività tipica della sua età. Continua a leggere



Quando la coppia scoppia con l’arrivo del bebè: come affrontare la crisi

2020coppia-scoppiaIn questo caso il titolo dice tutto: “Quando la coppia scoppia con l’arrivo del bebè: come affrontare la crisi per sopravvivere insieme”.
Non sempre l’arrivo del primo figlio porta solo gioia e felicità. Anzi, nei primi tempi porta anche tanto scompiglio. Nella nuova famiglia tutti gli equilibri sono da settare. E la stanchezza, gli ormoni a palla, il senso di inadeguatezza possono giocare brutti scherzi.
E allora che fare?
Ecco cosa consiglia la psicologa Francesca Santarelli che di casi di questo tipo ne ha visti veramente tanti:

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Come gestire i figli quando mamma e papà si separano

La separazione è una decisione difficile e dolorosa per ogni coppia che si dice addio. E diventa ancora più difficile e complessa quando ci sono dei figli, soprattutto se ancora piccoli.
Il sogno della famiglia unita si sgretola, il desiderio di far crescere i propri figli in un ambiente sereno, felice e rilassato viene a mancare, almeno in un primo periodo.
E si soffre ancora di più all’idea di veder soffrire i propri figli per colpe che non gli appartengono.
E allora che fare? Come gestire questa situazione? Quando e come parlare con loro? E come gestire anche il post-separazione, la vita in due case diverse, senza farli sentire dei “pacchi postali”?

Oggi affrontiamo questo argomento delicato con la psicologa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci consiglia:

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Bambini e scuola dell’infanzia, come gestire il “primo distacco”?

nidoIn queste prime settimane di settembre si consuma in molte scuola dell’infanzia un rito che mamme e papà volentieri eviterebbero: il cosiddetto “primo distacco“.
Perché è così’ difficile?
Perché bambini sempre allegri e gioviali dopo qualche giorno di scuola, altri addirittura fin da subito, mostrano di non gradire affatto la novità? Come confortare un piccolo che rifiuta del tutto il nuovo ambiente, la classe, i compagni e che piange disperato non appena parcheggiamo davanti a scuola?

A tutte queste domande risponde la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Ecco cosa ci dice al riguardo:
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All’asilo senza traumi

bambini20asiloL’inserimento alla scuola dell’infanzia rappresenta sempre una fase delicata per la famiglia, in particolare per la mamma e per il piccolo. Subito, o dopo qualche giorno, infatti, molti bambini, anche quelli di solito estroversi e allegri, mostrano di non gradire la novità. Risultato? Singhiozzi che si tramutano in interminabili crisi di pianto o in urla disperate. Come se non bastasse, può accadere che mamma e papà si ritrovano i piccoli aggrappati alle gambe e, in un crescendo di “angoscia”, non sappiano più come comportarsi. Comunque vada, il legame di attaccamento genitore-bambino viene messo duramente alla prova.

Allora che fare?
Ne parliamo con la psicologa Francesca Santarelli, ecco cosa ci consiglia: Continua a leggere



I figli hanno bisogno della verità!

Dare o non dare una notizia infelice al proprio figlio?
Davanti a lutti, separazioni o altri eventi importanti ma tristi che possono avere un impatto sui bambini, è meglio prendere tempo, tamponando l’emergenza con qualche bugia detta a fin di bene, o dire da subito la verità?
La psicologa Francesca Santarelli non ha dubbi: i bambini hanno bisogno della verità.

E ci spiega chiaramente il perché: Continua a leggere