Diario di una schiappa: preso e divorato!

Ci sono bambini che leggono tanto.
Ci sono, invece, bambini che amano le storie, amano i racconti, apprendono velocemente tutto quello che ascoltano, ma che non amano affatto leggere. E’ il caso di mio figlio Marco.

Ha una memoria formidabile. Per quanto mi riguarda invidiabile. Riesce a catalogare e archiviare nella sua testolina qualsiasi tipo di informazione e ad elaborarla all’occorrenza in maniera magistrale.

Ma per favore non chiedetegli  di leggere un libro… !
E’ la punizione più brutta che gli si possa dare e gli si forma subito la bolla al naso. Continua a leggere

Buon Compleanno Marco: nove anni!!!

9Questa notte è stata lunga. Mi sono svegliata mille volte e forse non sono riuscita neppure a dormire. Ero in uno strano stato di dormiveglia. Mille ricordi che si rincorrevano nella mia testa.
Pensavo e ripensavo a nove anni fa, quando in piena notte, alle 3 e mezza, venne alla luce Marco, il mio primo re.
Quel giorno insieme a lui nacque anche una mamma. E un grande papà.
Nel silenzio della notte ho ripensato a quelle forti emozioni vissute quel giorno.
Era così piccolo, così fragile. Due gambine minute e le lunghe dita delle mani racchiuse in due piccoli pugni. Aveva gli occhi ancora gonfi e un po’ tumefatti. Venire alla luce non era stata neanche per lui una passeggiata. Continua a leggere

Capitolo chiuso!

30 giugno 2016.

Stamattina quando ho varcato la soglia della scuola materna ho pensato: “Siamo proprio alle fine. Alla fine di un percorso straordinario che ha dato tanto ai miei figli e anche a noi”.

Ho salutato le due maestre, nascondendo palesemente l’emozione. Le ho abbracciate sperando di rivederle in altri contesti.
Poi ho salutato Rita, la bidella. Un vero pilastro in quella piccola scuola. La mamma di tutti i bambini.  Continua a leggere

E se passassimo direttamente a luglio?

giugnoOgni tanto penso che mi farebbe comodo eliminare giugno dal calendario. E’ vero salterebbe il mio compleanno e anche la quattordicesima, ma ci guadagnerei sicuramente in serenità e salute 🙂

Tutto si concentra in questo mese: feste di fine anno, gare sportive, saggi, pizzate, fine della scuola, inizio dei vari campus…

Lunedì, durante un torneo di calcio di Marco, ho conosciuto una mamma che aveva un foglietto in mano. Scriveva, cancellava, spostava…  Dopo ho capito. Su quel foglietto c’era schematizzato il mese di giugno e tutti gli appuntamenti dei suoi due figli segnati in stampatello.
Ho pensato: “Dovrei fare la stessa cosa, chissà quante cose sto dimenticando. Ma poi mi son detta: “Molto probabilmente dimenticherei anche quello e chissà dove. Meglio continuare ad annotare tutto sull’agenda!”

Troppi pensieri, troppe cose da incastrare… Continua a leggere

Non è mai abbastanza!

giornata-sportiva

Questo, ahimè, è un periodo piuttosto pieno: a fine mese la festa dei Remigini di Luca, ai primi di giugno la festa di fine materna di Luca, oggi la giornata sportiva di Marco, e poi i colloqui con le maestre, le gare di Taekwondo, l’esame per il passaggio di cintura, le partite di calcio, gli allenamenti…

Difficile dire sì a tutto. Ma a cosa dire di no? E soprattutto a chi dei due?

Se dico a Luca che non posso andare ai suoi appuntamenti di fine materna, ci rimane male e mi ricorda che quando ci sono state le feste di Marco non sono mai mancata (verissimo!).
Se dico di no a Marco, lui ci rimane altrettanto male e mi fa notare che agli impegni di Luca sono sempre presente (e non è proprio vero…).

Sarebbe bello poter dire sempre di sì ad entrambi. Ma i giorni di ferie sono contati, le ore di permesso anche e le cose da incastrare, invece, sono tante.

Fatta questa premessa, passiamo ai fatti: Continua a leggere

Il sesso e i bambini

apeSesso, prima o poi bisognerà affrontare l’argomento.
Mi rendo conto che il tempo stringe. Ma io non mi sento affatto pronta e preparata.
Sono più che altro imbarazzata.

La teoria la conosco benissimo, ho letto fior fior di libri su come spiegarlo ai bambini.
Ma niente. Non ce la faccio.

In tutta sincerità spero di passare la patata bollente al padre. Lui è bravo a dare le spiegazioni, anche a fare i disegnini all’occorrenza! 🙂

A parte gli scherzi, due sere fa ho assistito ad una scena raccapricciante.

Luca e Marco stavano giocando in sala. Ad un certo punto ho sentito Luca che diceva al fratello: “Perché non fai sesso con la mamma?” Continua a leggere

La bici a sei marce… quasi nuova!

bici

Un compagno di scuola: “Luca, quante marce ha la tua bicicletta?”
Lui, con la faccina triste e sconsolata: “Nessuna, la mia bici è senza marce”

Mi chiedo: perché? Perché i bambini devono fare sempre a gara? La competizione è viva su ogni cosa, anche sulle marce delle biciclette. Ma si può?

A casa: “Mamma, fra poco è il mio compleanno. Posso avere una bici con le marce? Quella che ho è troppo piccola per me! Poi vorrei anche uno skateboard come quello di Marco, la macchina fotografica come quella di Marco, i lego come quelli di Marco…”

Io: “Urka che elenco! Luca, ma non puoi giocare anche tu con le cose di Marco? C’è davvero bisogno di avere le cose a doppio?” Continua a leggere

“Marco, che faresti se in casa scoppiasse un incendio?”

fuocoEravamo in macchina, stavamo tornando a casa dalla Toscana, dove avevamo trascorso le vacanze di Pasqua.

C’era parecchio traffico. Avevo lasciato la guida a mio marito. E così ne ho approfittato per controllare i messaggi sul cellulare e leggere le notizie del giorno.

Sono rimasta subito colpita da questo titolo: “Incendio in casa, un bambino di 10 anni mette in salvo i due fratellini più piccoli”

“Caspita, che bravo questo bambino. Ha avuto il coraggio di affrontare il pericolo e di mettere in salvo anche i fratellini”, ho detto a mio marito, aggiungendo “se dovesse capitare malauguratamente la stessa cosa a noi, non so se Marco reagirebbe nello stesso modo”.

“Figurati, certo che sì!”, ha ribattuto subito e con certezza mio marito.

Così mi sono girata verso i bambini e ho chiesto a Marco: “Se scoppiasse un incendio in casa nostra, tu cosa faresti?”

Marco: “Prenderei  un secchio d’acqua e cercherei di spegnere il fuoco”. Continua a leggere

Tg, attacchi terroristici e bambini

Non so se facciamo bene o se sbagliamo, ma da quando sono nati i nostri figli, noi non accendiamo più la televisione quando siamo a tavola e soprattutto non guardiamo i telegiornali in presenza dei bambini.

Ormai i Tg sono diventati un bollettino di guerra. Ogni giorno ci sono notizie terribili con immagini che, a mio avviso, sono troppo violente per quegli occhi ancora innocenti.

Omicidi, sparatorie, stragi, incidenti, naufragi, guerre, attentanti.
E tante volte, spesse volte, tra le vittime ci sono bambini come loro.

Corpi straziati, martoriati, coperti da un telo.

Ma è giusto fargli vedere quelle immagini?
E’ giusto fargli capire fin da subito che il mondo in cui viviamo non è proprio quello dove regna la pace e l’amore? Ma dove a fare notizia sono più le “bad news”?

Finora ho sempre cercato di proteggerli, di fargli vedere il lato bello, il lato buono della vita.

Ma in questi ultimi mesi le cose stanno cambiando. Marco sta crescendo.
E se le cose non gliele raccontiamo noi, comunque viene a saperle dalla scuola. Continua a leggere