La vita che vorrei!

Lo ammetto: sono stanca, tanto stanca.
Ormai la canzone che cantava Mina (Sono Stanco, del 1961) sta diventando la colonna sonora delle mie giornate. Ogni tanto mi ritrovo a canticchiare: “Sono stanca, tanto stanca, sono stanca da quando son nata, son stanca e mi voglio sedere”.
E allora ieri, in pausa pranzo, ho detto alle mie colleghe: “Ragazze, così non ce la posso fare. Voglio un’altra vita!”
E una di loro mi ha risposto: “E che vita vorresti?” Continua a leggere



Il mio nemico acerrimo: il tempo!

Ne sono sempre più convinta: “Io ho un unico grande nemico: il tempo”.
Me lo trovo sempre davanti.
Cerco di raggiungerlo, e anche se corro come una matta, lui arriva prima di me.
Mi precede in ogni circostanza e mi ossessiona.
I trucchi per “fregarlo” li ho provati un po’ tutti: ho impostato la sveglia 15 minuti prima, ho spostato di 8 minuti indietro la lancetta dell’orologio…
Ma nulla.
Arrivo sempre e ovunque in ritardo. E io… che un tempo avevo anche la nomea di persona precisa e puntuale!

Dove è andata a finire quella Maria?

Prima davo la colpa dell’annoso cambiamento a mio marito, ora ai bambini. Continua a leggere



E’ nata Aurora!

Ci sono degli eventi che mi fanno capire che il tempo passa per tutti, e che se gli altri crescono… io divento più “adulta” (per non dire “invecchio” 😉 ).
Non so che capita anche a voi, ma ci sono delle persone che nella mia mente, anche se hanno una certa età anagrafica, sono e rimangono “piccole”, perché nella mia memoria è ancora vivo il ricordo di quando sono nate, della prima candelina, della prima caduta in bicicletta…

E poi accade che un giorno mi sveglio e mi rendo conto che, in particolare, quella bambina non è solo cresciuta, non è solo diventata donna, ma anche… mamma. Continua a leggere



Con il passeggino al supermercato… le disavventure del papà!

“I bambini nel passeggino erano solo uno stratagemma per saccheggiare i supermercati. A scoprirlo sono stati i carabinieri di Torino, che hanno individuato due coppie di italiani con bambini piccoli che staccavano le placche antitaccheggio dei prodotti usando appositi magneti. I due mariti, di 25 e 41 anni, sono stati arrestati per furto, le due mogli denunciate. I passeggini erano pieni di merce.”

Questa è l’agenzia battuta dall’Ansa.

Ma quando l’ho letta ho riso.
Non che ci sia niente di divertente in questa notizia, ma leggendola mi sono ricordata di un’altra storia, accaduta qualche anno fa e che vide come protagonista principale nientedimeno che mio marito. Ma lui, povero, era innocentissimo!

All’uscita fu fermato dalla guardia dell’Auchan perché aveva, nel cesto del passeggino, un sacchettino del prosciutto che non era stato pagato.

Ma mio marito non sapeva neppure dell’esistenza di quel sacchetto. L’avevo preso io. Erano solo due fettine di cotto, per la modica cifra di poco più di un euro… ma che figuraccia! Continua a leggere



Il corredo scuola: un’esperienza unica… ogni anno!

Ogni anno all’inizio di settembre nei supermercati si ripete la stessa scena: mamme e bambini con i carrelli che girano un po’ spaesate, in tondo tra i corridoi del reparto scuola alla ricerca del quaderno mancante, della risma colorata a tinte pastello, della copertina lucida non trasparente con etichetta, dell’album F4, A4, ruvido, non attaccato ma a blocco, della colla stick da 22gr, e chi più ne ha, più ne metta.

Il corredo scolastico non è un lavoro da poco, le liste consegnate dalle maestre sono sempre più lunghe e con richieste sempre più specifiche e dettagliate. Ci manca poco che diano disposizioni anche sulle marche da acquistare. 🙁
Io quest’anno ho avuto la fortuna di avere due liste (la chiamo fortuna…), quella della scuola materna e quella della scuola elementare, ovviamente ricevute in momenti diversi, così ho potuto fare il doppio, anzi il triplo giro nell’ipermercato.
Avendo preso la settimana di ferie sono andata la mattina, nella speranza di trovare meno gente.
E invece c’erano tante altre mamme come me, con lista in mano, che si aggiravano perplesse tra gli scaffali.
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L’inizio…

La settimana scorsa è stata per me una settimana intensa e ricca di “prime volte”.
Mi scuso con voi per la latitanza, ma ho preso una settimana di ferie per seguire in diretta, in prima persona e dalla pole position l’inserimento di Luca alla scuola materna e di Marco alla prima elementare.
E ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto, anche un po’ preoccupati 😉

Com’è andata?
Tutto sommato direi “bene”.
Vi dico solo che stamattina sono andata in camera di Marco per svegliarlo e gli ho detto: “Dai su, alzati, dobbiamo andare a scuola!”
E lui, ancora mezzo addormentato, mi ha risposto: “Ancora?”
Mi ha fatto troppo ridere. Gli ho detto: “Come ancora? Caro studente di prima elementare, ne hai ancora, ancora e ancora di strada da fare! A conti mal fatti… quasi 20 anni!” Continua a leggere



Le 10 cose che sconsigliereste alle neo-mamme

Ieri sera ero al telefono con mia cugina.
Fra un paio di settimane darà alla luce la sua prima bambina: Aurora.
Scherzando le ho chiesto: “Ma il nome lo hai scelto soltanto tu? Te lo ha suggerito direttamente lei scalciando tutti i giorni all’alba?”
Ci siamo fatte una bella risata e poi, chiacchiera dopo chiacchiera, il discorso è scivolato su un altro tema: quali sono le cose che veramente servono ad una neo-mamma?

E quindi vi giro la domanda: quali sono le cose che secondo voi sono indispensabili? E cosa invece non avreste ricomprato, o comunque, non avreste più inserito nella “lista-bimbo? Continua a leggere



Che cos’è la normalità?

Ieri sera siamo andati a vedere una piazza di Milano che non avevo mai visto, piazza Gae Aulenti.
Nel quartiere nuovissimo che sta nascendo in questi anni, dall’architettura super moderna, tra i grattacieli vetrati più alti della città, c’è questa piazza che, a dire il vero manca di verde, ma è davvero particolare.
Fontane, giochi di luci, giochi d’acqua e un biliardino 11 contro 11.

Proprio così un calcetto balilla lunghissimo, come tre tradizionali messi insieme. Una formula di aggregazione sociale davvero vincente.
La cosa più bella è che si gioca gratuitamente. Basta andare al bar chiedere la pallina…e la sfida comincia. Continua a leggere



E poi dicono che in Italia si fanno pochi figli…

Ormai mi sto convincendo di una cosa: l’Italia è un Paese di vecchi perché fare figli è un privilegio riservato a pochi.
Non sto farneticando, ma credo che questa società non faccia molto per aiutare le famiglie.
Arrivo subito al punto.
Io, come dipendente di un’azienda, posso godere di circa 26 giorni di ferie all’anno.
La scuola primaria chiude a giugno, riapre a metà settembre e pure gradualmente: i primi giorni solo poche ore, la seconda settimana qualche ora in più. Si arriva a regime solo alla terza settimana, ossia a fine settembre.
La scuola materna? Altra nota dolente. I bambini del primo anno devono fare l’inserimento e dura ben tre settimane, almeno da noi. Insomma, anche qui si arriva a regime a fine settembre.

I genitori che non hanno i nonni a disposizione come possono coprire questi tre mesi di vacanza? Continua a leggere



Addio vacanze!

Le tanto attese e agognate vacanze sono finite.
Dopo un bel periodo di riposo, di relax e di abbuffate (ahimè ho preso un bel po’ di chili!), eccomi nuovamente davanti al pc.

Ma tutto sommato, devo ammettere, che sono contenta di essere tornata a casa mia, alla mia quotidianità. E anche in ufficio.

Il bilancio estivo, tutto sommato è stato positivo. Fino a Ferragosto tutto è andato benissimo.

Siamo stati una settimana in Puglia, 10 giorni in Calabria, prima al Nirvana Village, un villaggio molto accogliente e divertente che si trova vicino a Botricello, e poi in giro a visitare posti nuovi. E infine un’altra settimana in Puglia. Continua a leggere