I bambini e la morte: come capire le loro paure dai disegni

Eccoci arrivati, puntuali come ogni venerdì, all’appuntamento con la nostra grafologa Candida Livatino.
Oggi approfondiremo un tema che, a quanto pare, interessa molti di noi: ossia come individuare e interpretare le paure dei bambini attraverso i loro disegni. E ovviamente cosa possiamo fare per aiutarli.
Oggi Candida ci parla di due paure molto diffuse: la paura della morte e la paura del contatto fisico.
Sono entrambe paura che affiorano verso i 5-6 anni e sono facilmente comprensibili dai disegni dei piccoli. Continua a leggere



Che considerazione avete di voi stessi?


Come siete veramente? E come percepite il vostro “IO”?

L’esercizio che ci propone oggi la nostra grafologa Candida Livatino è veramente interessante.

Prendete un foglio bianco e scriveteci una frase qualsiasi.  Questa volta non vi chiederò se avete lasciato margini a destra o a sinistra e neppure come avete scritto la lettera “t” o la lettera “g”. Ma vi chiedo: che calibro avete usato per scrivere?
Grande o piccolo?
E’ la grandezza della vostra grafia a svelare la vostra interiorità.

Quando andai alla prima presentazione del libro di Candida, lei invitò alcune persone del pubblico ad andare alla lavagna per scrivere qualcosa, una frase o una parola. Ma li avvisò: “Badate bene che così facendo vi state mettendo a nudo davanti a questa platea di gente”

Ad un certo punto si alzò un signore grande e grosso, prese il pennarello e cominciò a scrivere una frase con una scrittura piccola, ma così piccola che io, che ero seduta più o meno a metà sala, non riuscivo neppure a vedere, non a leggere.

Mai avrei immaginato che un omone così alto e imponente potesse in realtà nascondere un essere così timido e riservato.

Come scrivo io? Beh! Il mio calibro si spinge più verso il grande. Ed effettivamente mi ritrovo abbastanza nella descrizione che ha fatto Candida. Anche se l’ultima frase… no, direi di no! Continua a leggere



Se hai un foglio bianco davanti, da dove cominci a scrivere? I margini svelano il tuo mondo

Avete un foglio bianco davanti a voi.
Dovete scrivere una frase, un appunto, insomma qualcosa.
Da dove cominciate a scrivere?
Candida Livatino mi fece questa domanda qualche tempo fa.
Gli risposi: “Ovvio, posiziono la penna in alto a sinistra, abbastanza vicino al margine e scrivo da sinistra a destra”.
E lei mi disse: “Non è affatto ovvio”
Così feci la prova con i miei colleghi.
Aveva ragione Candida, non era affatto ovvio. Ognuno cominciava a scrivere da un punto diverso. C’era chi si distanziava dai margini di tre-quattro centimetri, chi partiva dal centro, chi da metà foglio e qualcuno anche dal basso, lasciando un immenso spazio bianco sopra.

“Sai, mi disse Candida, il foglio bianco rappresenta lo spazio in cui vivi e ti muovi, il tuo ambiente. E il punto dal quale cominci a scrivere svela il tuo rapporto con esso. Tu ti attacchi molto al margine sinistro, vuol dire che sei molto legata alle tue radici, alla tua famiglia, ai tuoi genitori. Ma continui a scrivere fino a quasi toccare anche il margine destro. Quindi vuol dire che sei equilibrata e che guardi anche al futuro. Ma senza mai dimenticare da dove arrivi”

Affascinante vero?
E vi assicuro che è proprio così. Vivo a mille chilometri di distanza dai miei genitori, ma non ho mai tagliato il cordone ombelicale con mia madre. Sono stra-legata a tutta la mia famiglia, li sento al telefono costantemente. Ma guardo anche altrove. E fantastico sul futuro.

Allora ho chiesto allora alla nostra brava grafologa di approfondire questo argomento. E oggi ci parla appunto di “MARGINI”.

Buona lettura 😉 Continua a leggere



Come riconoscere le paure dei bambini nei loro disegni


Ultimamente stiamo parlando parecchio delle paure che hanno sviluppato o stanno sviluppando i nostri bambini.
Ma se i piccoli non trovano il coraggio di parlarne apertamente con noi, possiamo in qualche modo capirli e quindi aiutarli?
Sicuramente osservando i loro comportamenti, ma anche interpretando correttamente i loro disegni.
E così, ho chiesto a Candida Livatino, di darci ancora qualche spiegazione in più su come riconoscere le paure dei bambini nei loro disegni.
Qualche settimana fa la  nostra brava grafologa ci spiegò come individuare la paura del buio e della morte. Oggi invece vedremo come riconoscere la paura di sbagliare o di non comportarsi bene. Continua a leggere



“Cosa hai scritto? Non si capisce niente!”: cosa si nasconde dietro chi ha la grafia illeggibile?

Vi è mai capitato di prendere in mano una lettera o un appunto, o anche la lista della spesa, e di non riuscire a capire cose c’è scritto?

A me, fino ad un paio di anni fa, spesso e mi capitava soprattutto quando andavo dal medico. Ve lo giuro, la sua grafia è talmente incomprensibile che assomiglia all’arabo puro.  E mi sono sempre chiesta: “Ma ai ai farmacisti fanno seguire un corso particolare per comprendere la grafia dei medici?” Per fortuna ora scrive tutto con al pc e il problema non si pone più!

Scherzi a parte, c’è davvero gente che scrive in modo illeggibile con una grafia disordinata. E invece c’è scrive in modo pulito, chiaro, ordinato. In entrambi i casi è l’inconscio che parla, che manifesta alcuni lati del carattere.
La nostra grafologa, Candida Livatino, ci aiuterà a capire cosa si nasconde nel carattere dell'”Oscuro” e del “Chiaro”: Continua a leggere



Come possiamo capire se una persona è aggressiva? Dal comportamento e dalla “T”

Abbiamo imparato a riconoscere il mitomane, lo spavaldo, ma anche il bugiardo, il geloso, tutto semplicemente dalla grafia.
Ma l’aggressivo? Come si fa a capire se una persona è aggressiva o potenzialmente tale?
Dal comportamento direte voi. Certo! Ma a volte l’aggressività è celata, controllata. E allora?
La grafologia ci può correre in aiuto.
Fate scrivere al vostro lui o alla vostra lei una frase tipo: “E’ stata una bella giornata”.
La nostra grafologa Candida Livatino ci spiegherà come interpretarla correttamente.
Vi anticipo solo una cosa: guardate bene la lettera “T”:  Continua a leggere



Le paure dei bambini: ecco come riconoscerle nei loro disegni

Abbiamo parlato tante volte delle paure dei bambini. C’è la paura del buio, la paura dei mostri, dell’uomo nero e della strega cattiva, ma anche la paura di perdere la mamma, l’affetto dei cari.
A volte sono gli stessi bambini a esternarci i loro timori. A volte, invece, lo possiamo capire dalle loro parole dette e non dette, dai loro atteggiamenti e dai loro disegni.
Proprio così, anche dai loro disegni.  E oggi la nostra grafologa, Candida Livatino, ci aiuterà proprio a capire come fare a individuare e ad interpretare le paure dei bambini dai loro capolavori. Continua a leggere



Se tuo figlio ti regala un sole… vuole il suo papà!

Dopo il cuore oggi è la volta del sole.
E’ una delle prime cose che i bambini imparano a disegnare.
Il sole è calore, il sole è voglia d’estate, il sole è armonia, ma in grafologia il sole è soprattutto il papà.
Lo si può disegnare in mille modi diversi: con i raggi, senza, a destra, a sinistra.
Ogni dettaglio ha un significato diverso.
Vediamo insieme alla nostra grafologa Candida Livatino, cosa ci vogliono dire i nostri bambini quando ci regalano un sole.
Continua a leggere



Se tuo figlio ti regala un cuore, sotto sotto c’è una richiesta d’amore

La settimana scorsa Marco mi ha regalato un’opera d’arte fatta con le sue mani.
Ha disegnato un cuore grande su un foglio e lo ha colorato di verde, poi ha preso un’altro foglio e lo ha colorato tutto di rosso.
Poi ha preso due vasetti di yogurt li ha incollati sul foglio rosso e sopra ha incollato il cuore verde.
Insomma mi ha donato un grande cuore verde in bassorilievo dal sapore nazionale (il risultato è stato un capolavoro bianco, rosso e verde).
Ero felicissima quando l’ho visto. Cavolo, un figlio che ti regala il suo cuore, cosa c’è di più bello?
Ovviamente l’ho appeso sul frigo, in bella vista.
E invece, leggendo quanto la nostra grafologa Candida Livatino, ci svela oggi sui disegni con il cuore, ho capito che Marco non mi ha solo regalato il suo cuore, ma ha chiesto il mio!

I vostri bambini disegnano i cuoricini?

Se sì, allora leggete con attenzione quanto ci racconta Candida Livatino: Continua a leggere