Ok, lo ammetto: ogni tanto (ma proprio ogni tanto) giusto per divertirmi un po’, quando i miei bimbi erano piccoli piccoli e volevano allattare, giocavo con la mia tetta.
Quando erano lì, pronti per la pappa, con gli occhi chiusi e la boccuccia aperta, come dei piccoli uccellini, io spostavo il capezzolo giù, su, a destra e sinistra e loro muovevano esattamente nello stesso verso la bocca, come se avessero un radar di precisione.
Avete mai provato? Sono incredibili!
Ora sono agli sgoccioli. Luca ha 17 mesi e pian piano sta smettendo di allattare. Si attacca solo la sera per qualche minuto prima di addormentarsi. E ogni tanto ancora gli faccio questo simpatico scherzetto e, anche adesso che è grandicello, ha un fiuto da mastino. Riesce a beccare il capezzolo ad occhi chiusi e a primo colpo!
Ma come è possibile che questi piccoli riescano sempre e in ogni circostanza a trovare il capezzolo senza mancare un colpo?
Sarà l’odore del latte, pensavo. Avranno l’olfatto particolarmente sviluppato come gli altri cuccioli di animali.
Fuochino!
Oggi ho trovato la vera risposta: i neonati trovano irresistibile l’odore del seno materno, e quando sono affamati i loro nasi li guidano verso la fonte del cibo.
La differenza è notevole: sono guidati dall’odore del seno, non dall’odore del latte.
La scoperta, pubblicata su New Scientist, è stata effettuata da un gruppo di studiosi francesi del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica di Digione guidati da Benoist Schaal.
Secondo i ricercatori il merito è delle piccole ghiandole – visibili a occhio nudo – sull’areola, intorno al capezzolo: appaiono come dei minuscoli rigonfiamenti e producono un liquido – la cui funzione, fino a oggi, si riteneva fosse esclusivamente quella di proteggere il capezzolo dalla “usura” provocata dalla suzione dei neonati – il cui odore sarebbe irresistibile per i piccoli, soprattutto quando affamati.
Incredibile… la natura cosa fa! Si è attrezzata per la dura legge della sopravvivenza? Probabilmente sì! E lo ha fatto anche molto meglio di quanto potessimo immaginare!
Non so voi, ma io sono affascinata da queste scoperte…