La babysitter perfetta

babysitter_Esiste la babysitter perfetta?

Chi non ha i nonni a disposizione e lavora a tempo pieno non ha tante alternative.
Dopo la maternità, finiti i giorni di congedo parentale, le ferie, i permessi… alla fine deve rientrare al lavoro, lasciare il proprio bimbo per diverse ore al giorno.
Ma a chi affidarlo?
Una possibile scelta è il nido, oppure, ma non sempre le due opzioni sono alternative, è trovare una persona in grado di supportare la famiglia, una babysitter. Sì perché la babysitter non deve occuparsi solo del bambino, ma anche della famiglia. Deve rassicurare la mamma e farle capire che il suo bambino è in mani sicure.
Molte volte mi hanno chiesto: “Come fai a fidarti della tata?”
Credo che sia una questione di pelle.
Io non ho mai fatto selezioni, ho scelto seguendo il mio istinto e finora mi è sempre andata bene, talmente bene che per me sono diventate persone di famiglia alle quali mi sento legata anche affettivamente.
Certo, è più difficile fidarsi di qualcuno quando il bambino è ancora molto piccolo e non parla, non racconta. Ma tranquillità e la serenità del piccolo possono essere un modo per capire se le cose stanno andando per il verso giusto.
Quando sono più grandi è tutto più facile, raccontano… e anche tanto 🙂

Oggi con la psicologa amica, la dottoressa Santarelli affronteremo proprio questo tema: la scelta della babysitter. E torniamo a bomba alla domanda iniziale: esiste quella perfetta?

Ecco cosa ci dice la psicologa:

“Prima o poi la maggior parte delle mamme si trova a dover prendere una decisione nel momento della ripresa del lavoro: non solo il primo e vero proprio distacco dal loro piccolo, ma soprattutto la delicata e difficile scelta del cercare di capire a chi affidare il proprio bimbo.

Le mamme si trovano spesso di fronte ad una scelta obbligata, soprattutto se la loro famiglia d’origine abita molto lontano da loro: devono affidarsi ad un sostegno, un aiuto per il loro piccolo, insomma: una baby sitter. E la questione non è affatto semplice! Quale sarà la persona giusta? E come impostare al meglio il rapporto con lei o lui?
Lasciare il proprio bimbo nelle mani di una figura che non sia un parente o un famigliare è sempre una scelta molto difficile per le mamme, carica di ansie, paura e anche sensi di colpa. Mettere da parte i sensi di colpa è il primo passo che dobbiamo fare per scegliere una baby sitter, perché altrimenti rischiamo di vivere questa figura come una rivale, ed entriamo in competizione e in gelosia con lei. In realtà una baby sitter deve far parte della cerchia della nostra vita e deve essere vissuta come un’alleata, un’alleata nell’educazione e nella gestione del nostro piccolo.

Come scegliere una baby sitter?
Innanzitutto deve essere una persona di cui noi ci fidiamo a pelle, con cui non ci sentiamo di entrare in competizione o entrare in uno stato di gelosia. E, oltre i requisiti fondamentali, dobbiamo trasmettere al bambino la serenità che abbiamo scelto la persona giusta per lui.

Molto importante, così come si fa con la scuola materna o l’asilo nido, è l’inserimento: cioè questa persona deve essere presentata, deve familiarizzare con la mamma con il bambino e con la casa e gradualmente essere lasciata con il bambino partendo da un’ora, un’ora e mezza o pian pianino, la mamma può andare e tornare prima di lasciare il bimbo tutta la giornata o comunque molte più ore con lei. E ricordate, prima di lasciare il vostro bimbo con la baby sitter, di non usare sotterfugi o di non andar via di nascosto, ma spiegategli invece le ragioni del vostro allontanamento e che tornerete presto da lui”.

 

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Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio:  www.studiosantarellidecarolis.com 

Francesca Santarelli è in libreria con il libro “Mamme No Panic”, scritto a quattro mani con Giuliana Arena