Capire i figli adolescenti dalla loro grafia

Teenage girl writing in journal or notebook on bed

L’adolescenza è un periodo difficile.
Difficile non solo per i ragazzi, ma anche per i genitori. Spesso si elevano dei veri e propri muri e tutto diventa difficile: il dialogo, la comunicazione.
Diventa difficoltoso anche capire se ci sono problemi.

La grafologia, in questo contesto, ci può aiutare ad individuare eventuali disagi.
Oggi inizieremo questo nuovo percorso con la grafologa Candida Livatino, che ci aiuterà attraverso degli esempi ad interpretare la scrittura dei nostri figli.

Ecco cosa ci dice: Continua a leggere



Vaccini, in Italia trend in calo: sempre meno bambini vengono “immunizzati”

vaccinazioniNumeri alla mano, in Italia ogni anno si vaccinano sempre meno bambini. Prova ne è che per morbillo, rosolia e parotite, gli obiettivi del 95% necessari per garantire la cosiddetta “immunità di gregge” sono molto lontani.
Lo confermano i dati diffusi dal ministero della Salute sulla seconda dose della vaccinazione trivalente.

Secondo i dati la media nazionale di copertura della seconda dose nel 2014 è risultata intorno all’82,5%, in calo rispetto all’84% del’anno precedente. Continua a leggere



Come gestire al meglio il rapporto genitori-insegnanti?

scuola

 

L’argomento affrontato oggi dalla psicologa amica Francesca Santarelli interessa e tocca da vicino tutti i genitori che hanno almeno un figlio che frequenta la scuola.
La domanda a cui oggi la psicologa cercherà di dare una giusta risposta è: “Noi genitori come possiamo gestire al meglio il rapporto con gli insegnanti?”
Certo, se le cose vanno bene, se il bambino non ha alcun tipo di difficoltà a scuola, è facile tenere buoni, anzi ottimi rapporti.
Ma in presenza di problemi, invece, i rapporti potrebbero scivolare in una zona di rischio.
I genitori, spesso, tendono a puntare il dito contro gli insegnanti, difendendo a spada tratta i propri figli e giustificando in questo modo atteggiamenti e insuccessi.
Gli insegnanti, invece, spesso lamentano l’assenza dei genitori…

E allora come fare per trovare il giusto equilibrio?
Ecco cosa consiglia la dottoressa Santarelli: Continua a leggere



“Questo taglio ti ringiovanisce”

capelli
Questa settimana è stata strana per me. Con una malinconia ingiustificata di fondo che mi ha fatto compagnia per tutti e cinque i giorni.

Non ci sono motivi veri e seri, ma ho l’anima appannata. Il sorriso fa fatica a fare capolino sul mio viso.

Mi sveglio prima dell’alba e passo le ore a fissare il buio senza riuscire a riaddormentarmi.

Canto, perché io canto sempre, in casa, in auto, mentre cucino, mentre stiro… Io canto.
Ma in questi giorni mi vengono in mente sempre canzoni sempre molto tristi.

Il top è stato quando ho sentito Marco che canticchiava “Pierina”, un brano di Massimo Ranieri che narra la storia di una donna umile, lavoratrice, mamma, ma molto molto sola. Una donna che aveva perso l’uomo che amava e che aspettava la notte per sognarlo. Fino a quando è riuscita finalmente a raggiungerlo e a rivederlo. In un altro mondo.

“No. è decisamente troppo” mi son detta. “Bisogna cambiare registro”

Dicevano che il 18 gennaio sarebbe stato il “#BlueMonday”, ossia il lunedì più triste dell’anno. Ma non mi avevano parlato di “BlueWeek”. Continua a leggere



Figli e bullismo, la psicologa: ecco come aiutare i nostri figli

Female Student Being Bullied By Classmates

Entrare in camera della figlia, vedere la finestra aperta e capire che qualcosa di grave è successo.
Povera mamma. Poveri genitori. Povera figlia.
Mi si gela il sangue solo a pensarlo.
E poi trovare il biglietto: “Ora sarete contenti”.
Non si può. Perdere una figlia per bullismo. Niente di più assurdo!
Per fortuna la ragazzina di Pordenone ora sta meglio. E’ fuori pericolo.

Ma quanti bambini e ragazzini soffrono in silenzio prima di compiere questi gesti folli?

E noi genitori come possiamo aiutarli?
Di questo parliamo oggi con la nostra psicologa Francesca Santarelli.

Ecco cosa ci consiglia:

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Figli: più gioie o più dolori?

moniga
“Sei proprio una mamma cattiva”

Vi è mai capitato di ascoltare questa frase pronunciata da vostro figlio?

Io sì, anche troppe volte… al giorno!
Ogni volta che non esaudisco uno dei loro infiniti desideri, ogni volta che rispondo di “no” ad una loro richiesta, ogni volta che gli chiedo di fare qualcosa che a loro non va…
Tutte le volte la frase che mi sento dire è sempre la stessa: “Sei proprio cattiva”.

Ormai, sono sincera, non ci faccio neanche tanto più caso. E’ quasi un loro intercalare. Una frase fatta.
Ovviamente tutte le volte ribatto: “Non si dice, non si fa…”, ma forse anche senza tanta convinzione, visto che alla prima occasione… divento ancora una volta cattiva!

E questa è solo la premessa per raccontarvi di una folle riflessione notturna.

Ieri sera sono andata a letto che ero abbastanza stanca.
A luci spente ho detto a mio marito: “Sai, una mia collega sta già organizzando il viaggio per la prossima estate. E’ indecisa se andare a visitare la Bassa California o l’Australia”

E lui: “Che belle mete. Ha figli?”

E io: “No, figurati. E non ne vuole neppure! Si gode la vita. E’ appena tornata dalle Seychelles e sta pensando alla prossima meta da sogno.
Noi dove andremo? Stessa spiaggia e stesso mare?”

Lui: “Perché la Puglia non è una meta da sogno? Di che ti lamenti!” Continua a leggere



Ecco come scrive il perfezionista che tende a sottomettere il proprio partner

dominatore

Intransigente, perfezionista quasi fino ad essere ossessiva.
Una persona che non si lascia mai andare, che si sente superiore e che tratta con sufficienza tutti quelli che non ritiene alla sua altezza.
E nelle relazioni personali com’è? Tende a sottomettere il proprio partner senza mai concedersi pienamente.

Che profilo particolare, vero?
Volete sapere come scrive chi ha un carattere così?
Ce lo svela la nostra grafologa Candida Livatino:

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Dopo il parto, tutti a casa in sei ore

mamma_neonato_HDalla sala parto al salotto di casa in sei ore.

Se il parto è andato bene, se non ci sono state complicazioni di sorta, se mamma e bambino stanno bene, dopo sei ore dalla nascita, bebè e neomamma possono lasciare l’ospedale e tornare a casa.

Nell’Ospedale Torregalli di Firenze da qualche mese stanno sperimentando le “dimissioni precoci”.

Dalle classiche 48 ore a sei ore. Cosa ne pensate? Continua a leggere



Un gay, due gay, tre gay… sei gay?

gayMarco: “Luca, ripeti con me: un gay”
Luca: “Un gay”
Marco: “Due gay”
Luca: “Due gay”
Marco: “Tre gay”
Luca: “Tre gay”
Marco: “Quattro gay”
Luca: “Quattro gay”
Marco: “Cinque gay”
Luca: “Cinque gay”
Marco: “Sei gay?”
Luca: “No. Marco ho risposto bene?”
Marco: “Certo, fratello!”

Io, mentre stendevo la biancheria, in silenzio ascoltavo questi loro discorsi senza senso.
Ad un certo punto ho sbottato: “Marco, mi dici che cos’è questa fesseria?”

E lui: “E’ un gioco che facciamo a scuola!”

Io: “Un gioco? Che bei giochi che fate, educativi e soprattutto intelligenti. Bravi!
Ma tu sai che significa gay?” Continua a leggere