L’uomo è cacciatore, la donna è preda!
In genere è questo il pensiero comune.
Ma ci sono degli uomini che per “cacciare” mettono in atto una serie di tecniche di seduzione.
Quali?
Ce li spiega la nostra grafologa Candida Livatino.
“Dopo aver passato in rassegna i principali segnali, non espliciti e spesso spontanei, che caratterizzano la volontà di sedurre da parte delle donne passiamo a quella maschile.
Il viso e lo sguardo svolgono un ruolo primario nella seduzione maschile.
Se guardare negli occhi una donna è spesso indice di un forte interesse nei suoi confronti, lo è anche un gesto apparentemente “innocuo”, come toccarsi ripetutamente il lobo dell’orecchio con pollice ed indice.
Anche mordicchiare l’astina degli occhiali sembra abbia poca relazione con la volontà di sedurre.
Invece è un gesto che la segnala.
Se un uomo guarda la donna di traverso o con la coda dell’occhio non è certamente indifferente al suo fascino.
Subito dopo lo sguardo sono le mani il più importante strumento di seduzione maschile.
L’uomo che tiene completamente affondate nelle tasche o con i soli pollici fuori (seduto o in piedi), manifesta, in maniera abbastanza esplicita il suo interesse verso la donna che gli sta di fronte.
Ma anche le mani che tamburellano, un segnale tipico di impazienza, possono essere la manifestazione di un interesse che l’uomo vorrebbe si concretizzasse prima possibile.
C’è un altro gesto, apparentemente insignificante, che è opportuno che una donna colga: tenere con una mano il polso dell’altra, chiusa a pugno.
Ma ci sono altri strumenti di seduzione tipicamente maschili, come la camminata, la posizione delle gambe e delle braccia.
Li vedremo la prossima settimana.
Un caro saluto.
Candida Livatino
Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.
Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.
L’indirizzo :
www.livatinocandida.it
@ Marco: ci sono entrambi gli aspetti.
C’è la coppia che finisce a letto prima ancora di scambiarsi i rispettivi nomi di battesimo, e chi ha invece la classica trafila.
A me personalmente il mio ex ha fatto regali – es. organizzava dei weekend a sorpresa, mi ha mandato mazzi di fiori in ufficio per la festa della donna o San Valentino, mi ha offerto cene eccetera.
La portiera dell’auto me la so aprire da sola e non mi interessa uno che me la apra, a meno che non ho le mani impegnate e allora apprezzo la cortesia.
Però, sai cosa? L’ultimo mazzo di fiori che il mio ex mi ha portato a sorpresa lui personalmente è stato il 28 agosto 2013, il giorno in cui ero rientrata dalle ferie.
Vuoi sapere quando mi ha lasciato? 1 dicembre 2013.
Quindi non è che ci sia da fidarsi nemmeno di chi ti porta il mazzo di fiori e ti apre la portiera.
Inoltre, non aveva un’auto chic (ha avuto due auto usate e poi si è stancato e ne ha comprata una nuova, ma mica un’Audi), non aveva soldi a palate (normali), non mi si è portato a letto dopo dieci minuti…
Ci sono uomini e donne diverse, suvvia. Personalmente a volte mi pento di essere single ma di non essere una donna da mordi e fuggi, mi farei meno paranoie.
Bisogna anche considerare che in passato, la conquista a volte mascherava invece il fatto che lui se la voleva solo portare a letto e una volta concessa la “prova d’amore” spariva, magari lasciandola incinta.
Ah, il romanticismo di una volta.
caro Marco proprio vero, una volta c’era emozione della telefonata e se non arrivava quante lacrime, l’attesa modello crampo allo stomaco per i bigliettini o le lettere d’amore ( alla fine ho 45 anni non 92 e ai miei tempi ancora si usavano!!) adesso invece tutto molto materiale smartphone e tablet pure per andare al bagno, che tristezza…ste donne non tutte ma la maggior parte che sembra che debbano dimostrare chissà cosa e a chi boh!
Buonasera.
Oggi, non esiste più l’arte della seduzione. L’uomo va a caccia. Il corteggiamento è svanito, grazie alla nostra immatura società. Ci si conosce a una serata e dopo un paio di drink, si finisce sotto le lenzuola. Di romantico, sono rimasti solo i ricordi e le vere passioni sono inevitabilmente bruciate dalla materialità. Quello che conta è arrivare al punto, nel minore tempo possibile senza sprecare troppe energie economiche e morali. Sono anni che non vedo un ragazzo che apre la porta dell’auto per far salire la donna che vuole conquistare, o peggio ancora, un ragazzo con in mano un mazzo di rose. Molti di voi, mi diranno che sono cose ormai passate di moda ma, a una donna fanno sempre piacere. Io ne ho citate solo due ma, ce ne sono ancora tante. Una volta la conquista di una donna, durava settimane e spesso anche mesi. Ti distruggeva emotivamente e psicologicamente ma, quando ci riuscivi eri felice e tutto quello che facevi per conquistarla, era meraviglioso. Oggi cosa serve ? una bella auto, il portafoglio pieno e nulla più. In una serata, succede quello che una volta succedeva, dopo settimane. Tecniche di seduzione ? mi spiace ma non ci credo. L’uomo è cacciatore e la donna preda ? oggi, direi il contrario. E’ la donna che guida le danze. L’uomo è succube delle sue attenzioni e nonostante creda di essere un ottimo cacciatore (ma non è più così) viene scelto e usato, a piacimento della donna. Non esiste più la bellezza della conquista. Oggi gli uomini, hanno paura della donna e cercano in tutti i modi, il rapporto mordi e fuggi. Hanno il terrore del rapporto duraturo e questo è un marcato segno di immaturità. La donna deve essere un oggetto da usare e cestinare. Stesso discorso, vale per la donna. Che squallore !
Cordialmente.
@ Carmela: grazie! 🙂
Spero anche io che le cose cambino un po’… Io mi ci impegno (ok magari non esattamente con tutte le mie forze, qualcuno direbbe che posso fare di meglio anche se non so cosa), e vediamo che succede…
Bah, gli uomini saranno sempre un mistero… Però secondo me nel tuo caso pensavano “che due scatole”…! 🙂
@Mimi.
ciao Mimi, sono contenta di leggerti. Ho letto gli ultimi tuoi commenti, e spero tanto che il vento cambi per te. Te lo auguro di cuore.
La riunione era rivolta principalmente ai maschi. nuove fonti di guadagno per loro. Mah vai a capire!
@ Carmela: diciamo che gli stessi atteggiamenti possono voler dire cose opposte.
Nel senso: se gli uomini nella tua riunione avevano altro da fare in ufficio ma erano costretti a stare in quella riunione che per loro in un certo senso era una perdita di tempo, tamburellavano perché impazienti di tornare a fare cose per loro più importanti.
Se invece magari lo facevano a un incontro a due, con una ragazza che piaceva, allora era indice di seduzione (o nervosismo anche lì, della serie “Chi me l’ha fatto fare di uscire con questa?!” perché alla fin fine non gli piace abbastanza).
Molto interessante. … anche se detesto e non credo più all’universo maschile!
Mi è partito l’invio.
Naturalmente questo vale per i primi 60 secondi. dopo non basta una camicia bianca o degli occhi espressivi.
Ieri riunione con 5 uomini e noi 3 donne. Quattro su cinque tamburellavano le dita sul tavolo, il quinto era addetto alle diapositive spiegava un nuovo prodotto. tutti seduttori? non credo, a me sembravano impazienti di concludere la riunione. Oh poi tutto può essere!
Quello che io guardo immediatamente in un uomo sono gli occhi. Ma non devono essere necessariamente belli, mi devono trasmettere qualcosa, non essere un involucro bello ma vuoto. Guardo sempre le mani, e i suoi piccoli particolari come la peluria sulle falangi. se entro in una stanza piena di gente, cattura la mia curiosità un uomo con la camicia bianca a maniche lunghe. Esempio in una stanza c’è Clooney con una maglietta e un uomo comune con la camicia bianca, beh mi dispiace per Clooney…. ma non lo guardo, o perlomeno lo guardo dopo. Non so perché, ma la camicia bianca mi piace in un uomo.
Ciao Candida, ti leggo sempre. Questi segnali valgono anche per le donne? Sai, mentre leggevo questo articolo ho sorriso perche’ mi e’ venuta in mente una scena di poco fa in ascensore io e un uomo che mi interessa (lui non lo sa credo) ed ero proprio con la mano che teneva il polso dell’altra chiusa. Riflettendoci poi, spesso e volentieri, anche le mani in tasca sia completamente che col pollice fuori. Non dirmi che sono un uomo inside! 🙂 Buon lavoro