La pagella della prima elementare

pagella_1Ieri, nel giorno del mio 42esimo compleanno, ho ricevuto la prima pagella di Marco.

La pagella della prima elementare.  Un piccolo grande traguardo.

Prima di andare a scuola mi sono posta il quesito: “E’ giusto che Marco venga con noi dalle maestre oppure è meglio stia a casa con la tata?

D’accordo con mio marito abbiamo optato per la seconda chance.  Meglio un colloquio senza pargoli.

Cosa mi aspettavo?

Di sicuro non un pagella da piccolo genio.  Non tutti 10. Altrimenti non ci sarebbero margini di miglioramento e invece noi di strada da fare ne abbiamo ancora parecchia. E ne siamo ben consapevoli!

Ed effettivamente la pagella ha rispecchiato quelle che erano le mie aspettative: una bella pagella complessivamente, ma con degli spunti su cui riflettere e degli aspetti su cui lavorare per arrivare pronti a settembre, carichi per affrontare con il giusto spirito la seconda elementare.

Una volta a casa, con un pizzico di curiosità, ma forse più di timore Marco ci ha chiesto: “E allora la pagella?”

E in quel momento, probabilmente sbagliando, gli ho risposto: “Eccola, guardala pure e poi dimmi cosa ne pensi”.

Ovviamente non sapeva neppure come interpretarla.

Ci ha chiesto: “Qual è il voto più basso?”

E io: “Zero”

Lui: “E quello più alto?”

Io: “Dieci”

Lui: “Uahoo… allora sono andato benissimo, non c’è neanche uno zero e neppure un due, un tre, un quattro, un cinque…”

L’ho fermato: “Aspetta un secondo: con voti sotto il sei non si è ammessi alla classe successiva. Bisogna avere voti superiori alla sufficienza per poter andare avanti. Quindi, siccome sei stato promosso, è normale non vedere in pagella voti negativi. In questo caso il voto più basso non è lo zero, ma il sei. Il voto più alto è il dieci”.

E lui: “Va beh, è bella lo stesso”.

E io: “Mica tanto bella, poteva andare molto meglio se ti fossi impegnato di più a finire i lavori in tempo”.

Lui: “Ma le tue pagelle com’erano?”

Io: “Marco, non me lo chiedere neppure. Io sono sempre stata piuttosto brava a scuola. Non ero la prima della classe, ma facevo parte della rosa delle migliori. E considera che me la sono sempre cavata da sola”.

Lui: “E papà?”

Io: “Lui aveva un grande dono: studiava poco a casa, ma era ugualmente bravissimo a scuola. Anche lui tra i più bravi!”

Lui: “Mhhhh”

Io: “Marco, diciamo così: per quest’anno ti sei giocato il regalo della pagella. Se il prossimo anno ti impegnerai di più e a fine anno porterai a casa una pagella davvero bella, ti meriterai un premio. Le condizioni ci sono tutte: sei un bambino molto intelligente. Ma ti devi impegnare di più a rispettare i tempi, a finire i lavori nei paletti stabiliti.
Ora se mi vuoi fare un bel regalo di compleanno, in mezz’ora devi completare tre pagine del libro delle vacanze”

Niente da fare. Non ne aveva proprio voglia. In mezz’ora è riuscito a farne solo una e con il papà seduto accanto!

Stamattina però al centro estivo ha portato un libro da leggere e per non perdere tempo ha cominciato a leggerlo già in auto.

Veloce, spedito, preciso. Era un piacere ascoltarlo. Evidentemente ne aveva voglia!

Ma perché non è sempre così? 😉

Comunque il regalo arriverà… ha ragione lui: “E’ una bella pagella, migliorabile, ma bella!”

Cosa gli prenderemo? Probabilmente un orologio… per imparare a rispettare i tempi 😉

30 risposte a “La pagella della prima elementare

  1. Innanzitutto auguri a te @Maria, buon compleanno.

    Bravo al piccolo ometto, giusto non portarlo agli incontri con gli insegnanti, giusto cercare sempre di incoraggiarli a fare meglio, mettendo in luce le loro qualità e le loro potenzialità che devono sfruttare al massimo. Cmq. è stato bravo dai, a 6 anni si è ancora così piccoli, piano piano imparerà ad autogestirsi e rispettare i tempi,piano piano maturerà. Credo sia così per tutti i bambini. Pensa che io (mi racconta spesso mia madre) mi rifiutavo di studiare in prima elementare e ripetevo spesso a mia madre che mi seguiva costante: “Non lo so fare, non mi piace e non lo voglio fare!” Poi l’exploit e la mia passone x lo studio: sono arrivata alla laurea e alla specializzazione.
    Ma il tuo Marco ha iniziato col piede giusto direi.

    @Ginger dai convertiti a FB 😉

  2. Maria concordo col vostro atteggiamento…soddisfatti ma sottolineando i margini di miglioramento…
    Non sopporto quei genitori che trattano i figli come fossero geni, rischiando tra l’altro che adagiandosi sugli allori non trovino gli stimoli oper migliorare…quindi complimenti…
    Per i compiti delle vacanze magari aspetta ancora un po’, per fortuna l’estate e’ lunga…gia’ se gli piace leggere e lo fa volentieri e’ una bella conquista

  3. Scusate se vado controcorrente…magari quando anche io avrò mio figlio a scuola cambierò idea…ma perchè si deve fare il regalo per la pagella????? Non mi sembra che una pagella per quanto bella meriti un regalo….ai tempi nostri, anzi almeno a me, non si faceva nessun regalo per la pagella………

  4. Complimenti a Marco e d’accordo sui margini di miglioramento… si può sempre migliorare…
    Maria per la voglia, porta pazienza… è appena finita la scuola…
    di solito mia mamma mi lasciava “libera” i primi 15 gg di vacanza e da luglio iniziavo a farli, naturalmente però dovevo leggere qualcosa TUTTI i giorni….(e questo suggerimento lo dà sempre ai “suoi bambini”)
    in effetti la lettura è l’unica cosa su cui mia mamma non transige, soprattutto nelle prime classi…

  5. Maria dai non essere troppo dura non mi sembra male come pagella! certo un po di impegno in piu ma vedrai che arriverà anche quello, anche io zero voglia di studiare e adesso mi mangio el mani per non averlo fatto!!!
    io non sono su FB ma credo alle parole di Carmela un abbraccio!!!!

  6. @Maria, Si è vero si può sempre migliorare, ma lui è stato bravo, il regalo se lo merita. Complimenti a Marco, ma anche ai genitori.

    Maria sono stata adesso su fb, ho visto la tua foto di compleanno, Sei veramente bella, hai un bel sorriso, e mi piacciono anche i tuoi occhi chiari. Nei posti scrivi sempre “sono ingrassata, devo dimagrire, i miei mi prendono in giro…” Da quello che vedo non è assolutamente vero. Mi sembri in forma, e quello che vedo mi piace.
    Forse è vero che noi donne siamo troppo critiche con noi stesse.
    ti faccio ancora tanti auguri e non dire l’età, non ti crederebbe nessuno!

  7. Ahhhh Maria come è bello leggere i tuoi racconti!!! Mi trovi d’accordo sui margini di miglioramento e sul fatto di non portare i bambini ai colloqui perché ritengo che le insegnanti senza i pupi davanti possono esprimersi liberamente senza urtare la loro sensibilità in caso volessero dire qualcosa di poco piacevole (anche io non le ho mai portate, quelle pochissime volte che sono stata costretta xkè non sapevo a chi lasciarle ho preteso che rimanessero fuori ). Onestamente però non concordo sulla parte finale del post. Hai chiesto a Marco di fare 3 pagine in ½ ora (per di più hai sottolineato che sarebbe stato un bel regalo di compleanno), riflettendoci non ti sembra assurdo? E’ vero che apparentemente i libri delle vacanze sembrano semplici (caselle da riempire, vignette da completare ecc.) ma cmq rispecchiano ciò che hanno fatto durante l’anno. Presumo sia stato tardo pomeriggio quando siete rincasati quindi non pensi che fosse stanchissimo? Inoltre il fatto di non esserci riuscito non pensi che possa averlo demoralizzato? Nel senso mamma mi ha detto che un bel regalo sarebbe se facessi 3 pagine, non ci sono riuscito quindi mamma è dispiaciuta…..Inoltre non concordo sul fatto che il papà si sia seduto vicino. Per come la vedo io i bambini devono “arrangiarsi”, certo l’aiuto se richiesto ci deve essere ma non la presenza, più o meno costante, di un adulto che lo affianchi nei compiti. Io preferisco che facciano pochi compiti ma da soli e non tutti in compagnia. Ovviamente è il mio punto di vista. Spero non ti sia offesa per la mia solita franchezza (pure troppa!!!).

    • @CriCri: credo che tu abbia ragione praticamente su tutto. Erano più o meno le sei e mezza di sera. Marco, dopo una giornata al campus e in piscina, era stanchino. La mia era più una provocazione. Quando vuole e ne ha voglia riesce senza difficoltà. Il problema è che sono veramente poche le volte in cui ne ha voglia 🙁
      Sulla presenza dell’adulto, mi trovi d’accordo. Ma ieri era una delle poche volte in cui il padre era presente nel pomeriggio, per cui ne hanno approfittato stare vicini! 🙂

  8. TANTI AUGURI MARIA!!!!!!

    scusa il ritardo… ma sono rimasta lontana dal pc e dalla rete x un po’ ora mi devo riaggiornare e leggere tutti i post!

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