Un viaggio alla scoperta degli abissi del mare

Marco con i delfini

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Ci sono dei viaggi, delle gite, delle escursioni che una volta fatte e finite non lasciano traccia dentro di noi e vanno nel dimenticatoio. Ci sono, invece, altre esperienze che si guadagnano uno spazio nella nostra memoria e vengono custodite gelosamente, pronte a riaffiorare come bellissimi ricordi ad ogni occasione.
Ebbene, il weekend all’Acquario Village di Genova si è conquistato a pieno titolo e diritto un posto in quest’ultima categoria.

Ma con un’accezione (molto positiva): non è un’esperienza irripetibile, anzi. Sono certa che la rifaremo ancora tante altre volte negli anni, perché non è piaciuta solo bambini, ma anche ai “bambinoni”, ossia alla mamma e al papà dei bambini!

Non so se da queste righe trapela tutto il mio entusiasmo. Ma vi assicuro che ne è valsa davvero la pena!

Cercherò di essere il più obiettiva possibile.

L’ultima volta che siamo andati all’Acquario di Genova è stato due anni fa. E in questi due anni sono cambiate tante cose.

La novità più importante è il nuovo padiglione dei cetacei. Uno spazio davvero grande, progettato da Renzo Piano, in grado di ospitare fino a 10 delfini.
In questo momento ce ne sono sei. Meravigliosi.

In media, c’è scritto sulla guida, ci vogliono almeno due ore e mezza per visitare tutto l’acquario. Noi abbiamo superato abbondantemente la media, abbiamo impiegato sei ore. Siamo arrivati alle 10:30 e siamo usciti alle 16:30. Stanchi, ma soddisfatti.

E’ un viaggio alla scoperta degli abissi, dei segreti del mare, degli oceani e delle creature che ci vivono.
Il percorso comincia con un imponente cilindro popolato dalle murene.
Che strane creature. Sembrano masticare, masticare, masticare e invece è il loro modo di respirare!

Dopo aver fatto la conoscenza di questi sinuosi serpentoni marini, abbiamo incontrato i Lamantini (altra novità degli ultimi anni). Sono tre: due maschi e una femmina.
Una curiosità: mangiano circa 30 chili di insalata al giorno e per prendere le foglie ed avvicinarle alla bocca si aiutano con le pinne. Le usano come se fossero delle mani.
Sono veramente buffi. Sembrano i personaggi di un cartone animato e invece sono veri, verissimi!

I maschi sono longilinei e belli lunghi. Le femmine più tozze e con una bella panciona.

“Vedi cara… è scritto proprio nel libro della natura che le femmine…”

Con una bella pedata ho azzittito mio marito 🙂

“Stavi per dire… più energiche, vero?”

E lui: “Sì, proprio quello che stavo per dire!”

Non vi racconto della vasca con i piranha, né di quella con le foche.

Mi fermo un secondo su quella degli squali. Ce ne sono diversi: lo squalo violino, lo squalo sega, lo squalo grigio…

Marco: “Papà ma che cosa sega lo squalo sega? Non ci sono gli alberi nel mare! E il pesce spada può infilzare un uomo?”
Gli ha risposto Luca, con il suo vocione: “Ma che dici Marco, io me lo mangio il pesce spada!”

Da questo momento in poi pace finita: le mie due pesti hanno cominciato a litigare. Volevano entrambi la macchina fotografica per scattare le foto. Alla fine Marco ha avuto la meglio, è stato nominato fotografo ufficiale (alcune delle immagini che vedete nella gallery sono state scattate da lui). Ma ha consumato tutta la batteria (che in genere dura tre giorni) in poche ore! Ha immortalato tutto, qualsiasi cosa.
Adesso vi spiegate il perché delle nostre sei ore…

Simpaticissimi e velocissimi i pinguini. Affascinanti le meduse. Ce ne erano alcune che assomigliavano alle protesi mammarie per forma, colore, aspetto…  🙂

Vetrata dopo vetrata, siamo arrivati alla vasca tattile con le razze, un bel momento di interazione uomo-pesce.
Le razze infatti si lasciano accarezzare da grandi e piccini. Si avvicinano solo quando ne hanno voglia!

“Non state invadendo la loro privacy?”, mi ha chiesto una signora che si era fermata vicino a me.

“La privacy delle razze?”, le ho chiesto, pensando di aver capito male.

E lei, sicura di sé: “Certo, mettendo le mani in acqua violate il loro territorio”

“Ma nessuno le costringe ad avvicinarsi, lo fanno solo se ne hanno voglia”, le ho risposto. Ma la signora se ne era già andata via!
Vabbè! Siamo rimasti lì più o meno mezz’ora, ma l’unico di noi quattro che è riuscito ad accarezzare il maestro Ray di Nemo è stato mio marito.

La parte più affascinante del tour, per me, è stato quando hanno dato da mangiare ai delfini.

Il momento della pappa è abbinato a quello degli esercizi fisici. Non è uno spettacolo vero e proprio. Qui non “addestrano” i delfini, ma fanno fare loro dei movimenti mi verrebbe da definirli quasi terapeutici, che servono per farli mantenere in forma. Per i visitatori del parco, invece, è mezz’ora di puro godimento!

“Ma secondo te hanno fatto un corso di nuoto sincronizzato?” Ho chiesto a mio marito.

I delfini saltavano fuori dall’acqua tutti e sei contemporaneamente, volteggiavano nell’aria e si rituffavano in acqua esattamente nello stesso secondo. Poi si giravano di pancia in su, come se volessero le coccole e poi a turno facevano piroette. Tra un esercizio e l’altro tanti bei bocconcini di pesce.

Poi siamo scesi giù, al piano di sotto, per vedere la parte inferiore della vasca. Ed è stata un’altra bella sorpresa. C’era tanta gente seduta sulla moquette che si godeva lo spettacolo. Abbiamo fatto la stessa cosa e devo dire che è proprio rilassante. Siamo rimasti lì, seduti a contemplare queste creature per tanto tempo.

La vetrata è molto molto grande e luminosa. I delfini hanno molto spazio e sono giocherelloni. Si spintonano, si passano la palla, si toccano con la coda…

Due invece dormivano. Come faccio a saperlo?
Nuotavano in coppia, erano vicini e avevano un occhio aperto e uno chiuso. I delfini, mi ha raccontato una persona dello staff, riposano a metà, un emisfero per volta. E per non perdere il controllo sull’altra metà, si affidano ad un compagno, anche lui in stato di semiriposo!

Molti animali lo fanno, ma vederlo dal vivo, sperimentarlo, è stato bello!

Poi abbiamo visto Nemo, Dory e tutti i pesciolini della barriera corallina. I cavallucci marini e migliaia di altre specie che non vi posso raccontare perché altrimenti rischierei di scrivere un papiro lunghissimo.
“Mamma, quale pesce ti piacerebbe essere?” Mi ha chiesto Marco.

Luca ha risposto al mio posto: “La mamma è il pesce palla!”

“No, mi piacerebbe essere lo squalo Sega per tagliarti quella brutta lingua!”, ho ribattuto.

“E papà invece sarebbe un Lamantino” ha aggiunto Marco.

Io: “Un Lamantino, perché?”

E lui: “Perché mangiano tanta insalata proprio come papà!”

“E voi due? Io sono sicura che Luca sarebbe un perfetto pesce monello. E Marco il fratello del pesce monello”

Marco: “Io no, io sarei uno squalo o un piranha”

Siamo usciti dall’Acquario e siamo andati dritti dritti alla Città dei bambini. Un paradiso per loro.

Io ero stanca stremata. Mi sono seduta su una panca e a fatica mi alzavo per seguirli. Marco e Luca, invece, carichissimi.

Sono andati a lavorare prima in miniera, poi a fare dei giochi con l’acqua, poi sono andati a vedere il formicaio, e poi a fare arrampicata, e poi a fare i giochi degli specchi…

Alle sei, per fortuna mia, lo spazio chiudeva e quindi siamo dovuti andare via. Loro invece ci sarebbero rimasti ad oltranza!
Tutti in macchina, destinazione albergo. L’ho prenotato via Internet, sul lungomare di Pegli. Devo dire accogliente e fronte mare.

Quindi prima di cena siamo anche andati a tirare i sassolini in acqua. Poi un bel piatto di pasta e finalmente il letto!

Siamo piombati tutti e quattro in un dolce sonno. Alle nove e mezza di sera ronfavamo come angioletti!

Il giorno dopo?

Gita a Nervi, passeggiata nei parchi, avvistamento scoiattoli, passeggiata sul lungo mare. E poi di nuovo a Genova per visitare il “Galata, museo del mare” e il “Bigo” e ritorno a casa.

Ma per la seconda puntata… vi tocca aspettare 🙂

Purtroppo è saltata la crociera avvistamento cetacei. E’ stata solo rimandata. Quindi fra qualche settimana torneremo a Genova!

Ah… un’ultima cosa: mi sono resa conto che è veramente tramontata l’era del “Scusi, ci può scattare una foto?”

Nell’acquario erano tutti con gli smartohone, tablet e aggeggi vari a fare i selfie con i pesci! 🙂

18 risposte a “Un viaggio alla scoperta degli abissi del mare

  1. Maria l’acquario piu’ bello che ho visto e’ quello di Sidney….si fa tutto un percorso dentro tubi con le pareti trasparenti…intorno a te il mare con ogni genere di pesce…li vedi sopra, sotto, di lato , ti nuotano a fianco, mi sono ritrovata faccia a faccia con uno squalo bianco gigantesco..una cosa meravigliosa…non ci sono vasche , non ci sono gabbie, in pratica tu sei in gabbia ed i pesci liberi…fantastico!!

    • @Silviafede: non è proprio dietro l’angolo Sidney! Chissà, magari un giorno…
      Vedo più fattibile quello di Valencia 🙂
      Ma dimmi stai meglio oggi?

  2. @silviafede: oltremare è molto bello, ci siamo stati in vacanza due anni fa e ho delle foto di luca che, ai salti dei delfini, era letteralmente a bocca aperta!!!

    noi stavamo pensando di fare un piccolo esperimento e andare, durante i ponti vari, al nuovo acquario di Gardaland. non sarà grandissimo e non mi aspetto tanto, ma il prezzo del biglietto è molto economico e soprattutto è a parte rispetto a Gardaland anche se ne fa parte (ho visto che si possono fare anche solo i biglietti per l’acquario senza entrare a Gardaland e visto che luca è un po’ piccolo per quelle giostre e stavamo meditando)

  3. Bellissima gita Maria!!! noi siamo andati due anni fa: anziche’ i delfini anna guardava la vasca dietro……. i croccrodrilli (come li chiamava!)

  4. Maria che bello l’acquario ” noi eravamo andati rpima che jacopo nascesse adessoc he è piu grande e diventa matto x le murene e gli squali infatti vorremmo portarlo!
    bellissime le foto e non vedo ora di sentire il resto del racconto!!!

  5. @Maria: no infatti a me l’acquario in se non è piaciuto ma ripeto forse ora è diverso. Aspetto i tuoi strepitosi racconti….oh mi raccomando prima di Pasqua altrimenti muoio di curiosità…eheheh!

  6. @maria: Benvenuti a Genova ! Grazie per il bellissimo commento sulla mia città ! Noi domenica pomeriggio passeggiavamo proprio all’Expo’ dov’eri anche tu!

  7. Maria che racconto fantastico!! Io sono stata all’acquario di Genova diversi anni fa e mi e’ piaciuto tantissimo, mi hanno raccontato che adesso e’ molto molto piu’ bello, il tuo racconto me lo conferma…Ancora di piu’ mi convinco che in queste prossime vacanze il parco Oltremare di Riccione sara’ la nostra eta, anche li’ pesci a volonta’ ed i delfinario piu’ grande d’Europa…non vedo l’ora di andare..
    Io da domenica pomeriggio sono a casa con febbre e maldigola, allora mio marito e Fede sono usciti in moto e sono andati vicino all’aereoporto sdraiati su un prato a guardare gli aerei che decollavano e atterravano. Da quella posizione e’ fantastico sembra ti passino sopra…e’ tornato entusiasta non so se piu’ per il giro in moto o per gli aerei…ed io ce sorridevo e non riuscivo nemmeno a commentar eper il mal di gola…ma mi rifaro’ durante le vacanze di Pasqua e ponti vari

  8. @Maria: mi piace un sacchissimo quando racconti le avventure della tua family, davvero mi sembra di essere lì ed assistere alla scena. Questa volta però non condivido il tuo entusiasmo. Mi spiego meglio, è vero noi siamo stati all’acquario di Genova più di 2 anni fa quindi magari ora le cose sono diverse, però all’uscita (anche noi siamo stati molto tempo) le bimbe ovviamente erano entusiaste io e mio marito decisamente meno. Avevo letto tanto sull’acquario di Genova e onestamente avevo delle aspettative alte che sono state purtroppo infrante. In pratica non mi è piaciuto, anzi passami il termine sembravano tante “bagnarole”. Eravamo andati apposta (da noi è decisamente lontano) e pur vedendo la contentezza negli occhi delle bimbe io e mio marito siamo rimasti delusi. Nel 2010 siamo stati a Valencia in Spagna e lì c’è “ la citta delle Arti e delle scienze”. Anche in quella occasione le bimbe hanno voluto visitare l’acquario dopo l’entusiasmante (per loro) esperienza di Genova. Beh credimi un altro mondo. Sia il biglietto d’ingresso e sia il complesso è una cosa fantastica. Veramente. Io e mio marito eravamo rapiti dalla bellezza di quel posto. Solitamente io dico che l’Italia è bella tutta e tutti i posti valgono la pena di essere visitati, purtroppo l’acquario di Genova, per me, non rientra fra questi, più che altro per il rapporto qualità/prezzo, troppa pubblicità rispetto a quello che offre. Però ripeto personalissima opinione ed essendoci stata 3 o 4 anni fa magari ora è diverso. Nessuna offesa eh, Genova come città mi è piaciuta molto ma l’acquario proprio no.

    • @CriCri, mi dispiace moltissimo. A Valencia siamo andati tante volte, ma all’acquario no. Ho una mia carissima parente a Valencia e ci torneremo a breve. Andremo all’acquario e ti farò sapere.
      Confermo però che a me Genova con tutto il polo è piaciuto molto. Mi sono emozionata al Galata, nel padiglione sull’immigrazione.
      Ma di questa seconda parte ti racconterò…

  9. Che bello, Maria! Sono anni che vorrei andarci, solo che per noi è troppo lontano, oltre 900 km: sarebbe un viaggio da organizzare per bene. Magari lo faremo appena la bambolotta cresce abbastanza da ricordare l’esperienza. Attendo con ansia la seconda puntata… :)))

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