Al Grande Fratello ha trovato l’amore: Ascanio Poi le nozze, ora mamma: ecco Katia Pedrotti

Al Grande Fratello4 ha trovato l’amore della sua vita, il suo principe azzurro: Ascanio Pacelli.
Non so in quanti avrebbero scommesso sulla durata del loro rapporto.
E invece Katia Pedrotti e Ascanio sono convolati a nozze nel 2005 ed ora formano una splendida famiglia. A coronare il tutto due splendidi figli: Matilda e Tancredi.
E’ una favola? No, è realtà. E anche loro, come tutti i comuni mortali, hanno avuto alti e bassi, hanno superato momenti critici, ed ora Katia si racconta nella versione “mamma” nell’intervista di Rossella Martinelli.

“Ecco, ci siamo. Dopo un anno di pausa di riflessione, questa sera partirà la tredicesima edizione del padre di tutti i reality: il Grande Fratello. Non so voi, ma per me le prime annate sono state un appuntamento fisso: il giovedì sera lo passavo da amici a vedere le puntate o, in alternativa, partivano scambi di sms a raffica per commentare le vicende di questo o quell’altro concorrente.
Nonostante siano passati dieci anni esatti, ricordo benissimo il momento in cui varcò la porta una ragazza bionda platino, col frangione come si usava allora, jeans a vita bassa, blazer avvitato e ombretto viola: mi colpì perché assomigliava alle ragazze che vedevo in giro per locali. Una normale, insomma. Nella casa cedette al lungo corteggiamento del principe-golfista Ascanio Pacelli, con il quale di lì a poco convolò a nozze e oggi è la radiosa mamma di Matilda, 7 anni, e Tancredi, che ha spento la sua prima candelina il 25 di febbraio. Lei, ça va sans dire, è Katia Pedrotti.

Sei diventata mamma per la seconda volta a distanza di quasi sei anni.
“Ho avuto la fortuna di avere, in entrambi i casi, due bellissime gravidanze. Mai mezzo problema di salute, anzi: mi sentivo un drago, ho fatto palestra fino alla settimana prima del parto e mi è venuto il magone quando poi la pancia se n’è andata. Inoltre sono una persona molto pratica e per nulla ansiosa, qualità che mi hanno permesso di vivere serenamente i primi mesi di Matilda e Tancredi. Anche perché avevo un grande vantaggio: ho un fratello che ha 15 anni in meno di me e ho sempre aiutato mia mamma ad accudirlo. Va da sé che sapessi già fare parecchie cose”.

Come hai gestito la gelosia di Matilda nei confronti del nuovo nato?
“Cerco di renderla il più partecipe possibile: fanno il bagnetto insieme e lei ha il compito di lavargli i capelli, oppure le chiedo di tenerlo d’occhio se lui sta giocando e io devo andare in un altro locale della casa. Nulla che la responsabilizzi troppo, perché ovviamente è solo una bambina. A volte recrimina perché lui è in quella fase in cui è sempre in braccio, mentre lei – che ha appena iniziato la scuola – vive il momento in cui tocca un pochino sgridarli”.

Quindi sei reduce dalla prima pagella.
“E sono davvero contenta: la maestra mi ha fatto i complimenti perché Matilda è una delle più brave della classe. Ho una tata che mi aiuta: quando lei torna a casa da scuola metto a dormire il piccolo e la aiuto a fare i compiti; in realtà do una controllata, perché lei è una alunna responsabile”.

Ascanio è un papà presente?
“Sì, ma non è un mammo: anche perché io odio i mammi. La mattina, mentre io porto a scuola Matilda, si prende cura di Tancredi e gli dà la colazione: gli ha anche insegnato a fare “Sei fuori” come Briatore in “The apprentice”.

Hai allattato?
“Non molto: e non perché non volessi, ma perché a quanto pare il mio corpo produce poco latte. Con Tancredi mi son fatta seguire durante tutta la gravidanza da una nutrizionista – tant’è che ho messo solo 7 chili – e, seguendo i suoi consigli, son riuscita almeno ad allattarlo un mese, ma serviva spesso l’aggiunta. Mi hanno detto che forse è colpa dei cesarei, ma non potevo partorire naturalmente: Matilda era podalica e io avevo un fibroma all’utero”.

Parteciperesti al Grande Fratello con due bimbi piccoli a casa?
“No: e non lo dico per fare la snob, ma perché sto male quando sono lontana dai miei figli anche un solo giorno. Qualche mese fa Ascanio ha voluto facessimo a tutti i costi una settimana solo noi due, a New York. Ero tranquilla perché li avevo lasciati nelle ottime mani di mia mamma e della tata, ma mi mancavano immensamente”.

Molte mamme vanno nel pallone quando devono viaggiare con i bambini piccoli: tu come fai?
“Li ho abituati da subito a viaggiare molto: il primo aereo lo hanno preso a un mese perché io vivo a Roma, i miei a Sondrio e quando andiamo a trovarli preferisco l’aereo al treno. Inoltre ogni estate andiamo a Miami: porto i loro giochini sull’aereo, di modo che non si annoino, ma tendenzialmente dormono tutto il viaggio”.

Una mamma stilosa come te veste i bimbi anche nelle catene low cost?
“Assolutamente! La moda è una mia passione e, così come curo i miei look, curo i loro: prendo alcune cosine da Zara, altre in negozi più ricercati e riciclo senza problemi. Non ho mai vestito Matilda come una caramellina, quindi molte sue tutine sono passate a Tancredi”.

Tancredi ha un anno: l’età in cui tra teste sbattute e cadute dal letto, le mamme sono sempre sull’attenti.
“Credo di avere un vantaggio: sono un’ex piccola peste e non lo dico tanto per dire. A cinque anni, per scappare a un cane, ho attraversato la strada senza guardare e sono stata investita da una macchina. Ho deciso di non blindare la casa con paraspigoli o chiudi armadietti: ai miei figli dico “attenzione, ti fai male!”, partendo dal presupposto che devono anche fare le loro esperienze e che, per capire il perché una cosa sia meglio non farla, a volte devi sbatterci la testa. Qualche giorno fa, ad esempio, Tancredi si è schiacciato il ditino in un armadietto, benché gli continuassi a dire di non giocarci. Ora non lo tocca più”.

Un’ultima curiosità: il vostro letto è bandito ai bimbi?
“Macché! la nostra camera è come un porto di mare: a volte arriva Tancredi, altre Matilda, oppure entrambi. E, a quel punto, Ascanio trasloca sul divano”.”

Rossella Martinelli