Alberi: il significato del tronco nei disegni degli adulti


Le volte scorse, con la nostra grafologa Candida Livatino, abbiamo parlato di alberi nei disegni degli adulti. Abbiamo esaminato le varie tipologie di chiome, ed alcuni tipi di tronchi, che come abbiamo imparato rappresentano l’IO.

Abbiamo visto il tronco lungo, il tronco corto e quello largo. Oggi vedremo il significato di altri tre tipi di trochi: sottile ed esile, inclinato a destra e quello inclinato a sinistra. Continua a leggere

Cosa possiamo mangiare di buono?


La mozzarella di bufala no, i pomodori dipende da dove arrivano, le verdure solo se coltivate nel proprio orto, e nemmeno. La carne a piccole dosi. E comunque sarebbe meglio sapere la provenienza certa degli animali. La carne di cavallo potrebbe essere dopata. Per non parlare di polli, galline e uova. Ogni giorno se ne sentono di tutti i colori. I giornali e le tv straripano di articoli sulla pericolosità dei cibi che mangiamo. Continua a leggere

Le paure nei bambini: perchè e cosa possiamo fare per aiutarli?


“Mamma, non spegnere la luce, ho paura del buio”. “Mamma, non chiudere la porta, non voglio rimanere da solo in camera”.
Ad un certo punto della loro vita tanti, molti bambini sviluppano delle paure. Anche il mio Luca.
A nulla serve rispondergli “Non ti preoccupare, c’è la mamma qui”, oppure “Non devi aver paura, non succede nulla nel buio”.
E allora cosa possiamo fare per aiutare i nostri figli a superare le loro paure?
Ne parliamo oggi con la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Ecco cosa ci consiglia: Continua a leggere

Abolire nelle scuole la scrittura a mano per sostituirla con i tablet: che ne pensate?

Oggi con Candida Livatino, la nostra grafologa, affrontiamo un argomento diverso, particolare. Niente disegni, niente scarabocchi e niente grafia, ma una domanda: è giusto abolire nelle scuole la scrittura a mano per sostituirla con quella al computer o sui tablet?
I ragazzi delle nuove generazioni, lo sappiamo bene, sono nativi digitali. Loro imparano a manovrare tv, tablet, pc, smartphone, eccetera, eccetera, con una naturalezza e una spontaneità che, spesso, non ci appartiene.
Velocissimi nello scrivere sms, volano con le dita sulla tastiera.
Faticano, però, a scrivere con carta e penna. Quando lo fanno tendono ad usare lo stampatello e in ogni caso non hanno cura della grafia.
E penso, invece, a quando mio nonno mi raccontava che, ai suoi tempi, i maestri davano il voto anche alla calligrafia.

Sembrano passati secoli. Ora tutto è digitalizzato. Anche il pensiero.
Io stessa faccio fatica a scrivere a mano, tanto sono abituata alla tastiera.
Ma da qui a permettere  alle scuole di far scegliere se usare i tablet o i quaderni, ne passa! Eppure sta succedendo.

Voi cosa ne pensate?

Ecco cosa dice a tal riguardo Candida Livatino, lei che dello studio della grafia ne ha fatto una ragione di vita: Continua a leggere

Naso colante con il pancione? Potrebbe essere rinite gravidica

I sintomi sono simili a quelli del raffreddore (naso chiuso, muco abbondante, starnuti a raffica, prurito al naso, voce nasale) ma, se appaiono in gravidanza, è più probabile che si tratti di rinite gravidica, una condizione che si riscontra nel 60% delle donne in dolce attesa.
A causarla sono gli ormoni. A dimostrarlo è uno studio dei ricercatori del Policlinico Federico II di Napoli. Continua a leggere

L’ansia e la fobia sociale nei bambini: quando il non voler socializzare non è solo timidezza

L’ansia noi adulti la conosciamo bene. L’ansia per gli esami all’università, l’ansia per un lavoro, l’ansia per i figli.
Ma i bambini possono soffrire d’ansia?

Non dovrebbe essere quella solo l’età dell’incoscienza, della spensieratezza e del gioco?

Purtroppo no. Il disturbo d’ansia esiste e purtroppo non è neppure un’eventualità tanto remota.

A volte i genitori la confondono con la timidezza. Ma ci sono dei campanelli d’allarme che dobbiamo riconoscere e all’occorrenza sapere come intervenire.

Ce ne parla la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Continua a leggere

La prima pagella di Marco


La prima pagella di Marco?
Non è stata proprio quella che avevo sempre sognato di ricevere.

Certe cose le sai. E’ tuo figlio, non puoi non saperle. Ma quando le vedi scritte nero su bianco vi assicuro che non è proprio piacevole.
Ok, ho la lacrima facile (non per altro mia madre all’anagrafe mi ha chiamata Maria Fontana) e quello che per me è gravissimo, per altri potrebbe essere anche un “non problema” (e forse è così), ma per me NO.

Nel primo quadrimestre del primo anno alla scuola di Marco non danno voti ma giudizi e questi riguardano non solo l’apprendimento scolastico, ma anche le capacità attentive, l’autonomia, l’area affettivo relazionale, etc… La chiamano “Griglia d’Osservazione“.
Ebbene, dal punto di vista didattico va tutto benissimo. Il bambino è bravo, ha raggiunto a pieni voti gli obiettivi. Dopo appena sei mesi di scuola sa leggere bene (il maiuscolo) e se la cava bene anche nella scrittura. I compiti li svolge senza particolari problemi. Quindi le maestre hanno fatto bene il loro lavoro, non hanno nulla da rimproverarsi.

Quella che si deve castigare sono io. I voti negativi che ha preso Marco non riguardano l’apprendimento, ma l’autonomia e le relazioni con gli altri.
Sostanzialmente il bambino NON riesce ad organizzarsi nelle attività e i suoi tempi NON sono adeguati alle richieste.
In buona sostanza E’ LENTO! Continua a leggere

E’ tempo di pagelle: i consigli di Tata Lucia!

Questo è un periodo particolare per tutte le famiglie che hanno figli che vanno a scuola. Proprio in questi giorni, infatti, si stanno tenendo i colloqui con i genitori e si stanno consegnando le tanto amate/odiate pagelle.
Non sempre però i voti sono quelli sperati o che magari mamma e papà si aspettavano.

E allora come ci si deve comportare con i bambini (o ragazzi) quando si legge la pagella?

Lo ha chiesto Federica Panicucci alla tata Lucia.
Ecco cosa ha risposto Lucia Rizzi:
Continua a leggere