Una mamma, un figlio, una vita rubata troppo presto. L’intervista a Laura Solimine

andrea
Quando sentiamo parlare di disgrazie, di malattie che colpiscono i bambini spesso tendiamo a pensare che no, a noi non potrà succedere. A noi non capiterà mai. Lo facciamo, credo,  per autoproteggerci, per poter pensare al futuro con il sorriso sulle labbra.
Ma a volte le cose non vanno come ognuno di noi spera.

A volte la malattia arriva, bussa alla porta e si porta via la cosa più preziosa che ogni mamma, ogni papà, ha: il proprio figlio.

Non ci voglio neppure pensare, ma credo che a tanto dolore io non riuscirei a sopravvivere.

Ci sono invece persone che nell’immenso, devastante dolore, trovano la forza non solo di andare a avanti, ma anche di aiutare i bambini meno fortunati e di dare sostegno alle loro famiglie.

E’ il caso di Laura Solimine, una persona che non ho avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente, ma che ho imparato a stimare, apprezzare ed ammirare seguendo le sue ‘gesta’.

Ve l’ho già presentata qualche tempo fa, lei ha fondato l’associazione “Insieme ad Andrea si può”.

Rossella Martinelli l’ha intervistata per noi.

Senza nulla togliere alle altre interviste, credo che questa sia davvero bella, toccante. Lascia il segno.

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La lettera “t”, la “g”, la “l”, come un puzzle compongono la vostra personalità

candida nuova

La vita è come un puzzle è composta da tanti tasselli. E anche per interpretare la scrittura e comprendere la personalità di ognuno di noi è necessario conoscere non solo una lettera, uno spigolo, un’inclinazione, ma l’insieme.

E su questo che si sofferma questa volta la nostra grafologa Candida Livatino.

Ecco cosa ci spiega:
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L’esperto: “I vaccini non causano l’autismo, l’inquinamento sì”

The doctor makes a baby vaccination on a white background.In tutti questi mesi, per non dire anni, su questo blog c’è stato un argomento che ha tenuto banco ed è quello delle vaccinazioni. Mese dopo mese sono arrivati tantissimi commenti.
Li ho letti tutti con estrema attenzione. Uno per uno. E alla fine, devo ammettere,  nella mia testa si è generata una grande confusione.

Io ho vaccinato sia Marco che Luca. Sono andata all’Asl incrociando le dita e sperando nella buona sorte. Mi è andata bene. Ma se dovessi vaccinare adesso un neonato, non vi nego che mi porrei molte domande in più.

Il terrore più diffuso, visti anche gli ultimissimi casi di cronaca, è quello dell’autismo. Può davvero il vaccino scatenare l’autismo?

A questa domanda ha risposto Maurizio Proietti, specialista in malattie del neurosviluppo e componente dell’Isde Italia, Associazione medici per l’ambiente: “Esiste una correlazione tra l’autismo e l’inquinamento ambientale. Il vaccino può diventare pericoloso in alcuni casi specifici, ma non c’è nesso causa effetto, sui bimbi predisposti e intossicati fin dalla gestazione dai metalli pesanti. Il siero quindi potrebbe fungere solo da scintilla per l’autismo. Non si spiegherebbe altrimenti l’aumento delle patologie del neurosviluppo (autismo, deficit attentivi, dislessia, discalculia) nella popolazione che risiede nelle zone piu’ inquinate”.

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Gli italiani fanno tanto sexting e poco sesso

coppia_passioneLo so che con questo tema vado un po’ fuori traccia, ma il titolo di questa agenzia di stampa mi ha parecchio incuriosita: “Gli italiani fanno sesso una volta al mese, ma ben 7-10 volta a settimana fanno sexting”.

Cosa ho pensato?

Due cose:

1)     Chiamo subito mio marito e gli dico che, dati alla mano, almeno su una cosa siamo “leggermente” sopra la media. E che quindi non si deve lamentare più J J

2)     Che cavolo è il sexiting?

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Quando il bambino diventa “Il signor No” come ci si deve comportare?

Crazed boy

Facile a dirsi, difficile a farsi: mantenere la calma!
Sì, perché a volte anche i frugoletti alti meno di un metro  possono far perdere le staffe a genitori grandi e grossi.
Anzi, ci sono periodi in cui quella sembra essere proprio la loro specialità e ci riescono magnificamente.

Una di queste fantastiche fasi è quando quelle dolci e tenere creature si trasformano in terribili e capricciosi “Signor NO”.
“Facciamo questo?”… “NO!”

“Vuoi mangiare quest0 o quello?”… “NO”!

“Ci vestiamo?”… “NO”

“Andiamo a fare la nanna?”… “NO”

“NO” sempre e per qualsiasi cosa. “NO” è la risposta a qualsiasi domanda. Le giornate cominciano con i NO e finiscono con i NO.

E allora noi poveri genitori come dobbiamo comportarci? Imporre la nostra “AUTORITA'” o essere pazienti e accomodanti?
Ne parliamo con la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci consiglia: Continua a leggere



Una domenica in buona compagnia

Un marito colpito e affondato da un’emicrania terribile, un cielo nero, plumbeo che sembrava volersi vendicare con il primo che si azzardava a varcare la soglia di casa per prendere una boccata d’aria.
Due figli incontenibili, desiderosi di correre e scatenarsi.
Una mamma con una pila di panni da stirare, ma con poca voglia di concedersi al ferro da stiro.

Questa la situazione a casa mia domenica mattina.

Due le alternative: soccombere al destino o reagire e sfidare la sorte. Continua a leggere



Wondy : due figli, un lavoro, una famiglia, una vita…e poi un cancro al seno. Ora il lieto fine

wondy

Oggi Rossella Martinelli ci propone un’intervista particolare a Francesca Del Rosso.
Chi è, direte voi? E’ una mamma speciale, come tante. Una mamma che ha saputo combattere un mostro aggueritissimo ed è riuscita a sconfiggerlo a testa alta.
Una donna con un sassolino, un terribile cancro al seno.

Lei soprannominata carinamente Wondy, ha voluto raccontare la sua storia, per fortuna a lieto fine, per dare forza e coraggio a tutte le donne che stanno vivendo la sua stessa disavventura.
Un’intervista da 10 e lode! Continua a leggere



La disgrafia nei bambini: come riconoscerla

Candida_490Dislessia, disgrafia sono disturbi della lettura e della scrittura che creano non pochi problemi ai bambini che ne soffrono e che vanno a scuola.
Prima questo problema era poco conosciuto, ora invece si sta ponendo l’accento ed effettivamente i casi individuati stanno crescendo in maniera esponenziale.

E’ importante capire fin da subito se il proprio bambino è disgrafico o dislessico. Ma come fare?
Oggi con la nostra grafologa Candida Livatino parleremo proprio di questo.

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Le 5 “dolci debolezze” delle mamme italiane

zuccheri_scatolaNoi mamme italiane siamo veramente troppo “zuccherine”, eccessivamente dolci, mielose anche nel Dna. Cosa lo dimostra? Diamo troppi zuccheri anche ai nostri figli.

In Italia infatti, ben 9 bambini su 10 già prima dell’anno di età consumano troppo zucchero, oltre i livelli massimi consentiti. E’ vero che la preferenza per il gusto dolce è innata e che gli zuccheri sono fondamentali per la crescita. Ma il troppo stroppia in ogni circostanza. Anche in questa.
Così Claudio Maffeis, pediatria all’Università di Verona, per aiutare le famiglie a ricercare e correggere gli errori nelle loro abitudini alimentari ha stilato una Top 5 delle ‘dolci debolezze’ più comuni che riscontra quotidianamente nelle mamme italiane.  Continua a leggere



Al mio papà d.o.c.

bottigliaIeri sera, finalmente, è stato svelato il mistero.

Ma faccio un passo indietro. Nei giorni scorsi,  a scuola, Luca ha faticato tanto (almeno questa è la sua versione): ha realizzato un lavoretto per il papà e ha imparato una poesia.

“Mamma è una sorpresa per papà”.

“Ok, va bene, ma io sono la mamma, a me la puoi dire! Dai, fammi sentire cosa stai imparando”

Non la ricordava tutta e neanche bene. Un po’ la inventava, un po’ la cambiava. Un po’ rideva. Ma una frase era chiara: “Al mio papà dog”.

“Luca sei sicuro che è così? Può essere mai che dai del “cane” al papà?”

E lui: “Sì, è così” Continua a leggere