L’epidurale allunga (e di molto) il tempo del travaglio

Durante il parto epidurale sì o epidurale no?

Una bella domanda per cominciare la settimana, non trovate?
Durante il corso pre-parto, in genere, dedicano un’intera lezione a spiegare quali sono i rischi e quali possono essere i vantaggi di questa forma di anestesia e anche gli eventuali strascichi post parto (che non sono poi così rari o banali)

Ma oggi, prima di dare una risposta, bisogna anche considerare l’ultima scoperta che è stata fatta in merito: l’epidurale è vero che riduce il dolore del parto, ma potrebbe allungare il travaglio fino a quasi tre ore.

A rilevarlo è una ricerca condotta presso la University of California a San Francisco dal gruppo di Yvonne Cheng e pubblicata sulla rivista Obstetrics and Gynaecology.
Gli esperti hanno esaminato i dati del parto di 42.268 donne. Circa metà di queste donne hanno scelto di ricevere l’epidurale durante il parto. Gli esperti hanno in particolare confrontato la durata della seconda parte del travaglio.
E’ emerso che per coloro che avevano già partorito uno o più figli in precedenza, la seconda parte del parto dura quasi tre ore in più (2 ore e 54 minuti in più) se la donna ha ricevuto l’epidurale rispetto alle donne che non l’hanno ricevuta.

Diverso il discorso per le gestanti alle prese col primo figlio: in questo caso la seconda parte del parto dura due ore e 19 minuti in più se la donna ha ricevuto l’epidurale rispetto alle donne che non l’hanno ricevuta.

Questo studio è importante in quanto fornisce maggiori conoscenze sull’uso dell’epidurale, anestesia sempre più richiesta dalle partorienti.

Che dire?

Io rientro perfettamente nella casistica.

Come sapete, visto che l’ho raccontato anche in altri post, io ho votato “Sì” all’epidurale in entrambi i parti.

L’ho fatto per ben due volte, con esiti molto diversi.

Quando ho partorito Marco l’anestesia è servita solo a farmi rifiatare per un paio d’ore.
120 minuti da sogno: nessuna contrazione. “Peace and love”, mi sentivo ovattata, in un’altra dimensione.

Tutti gli atroci e indescrivibili dolori provati fino a qualche secondo prima erano miracolosamente passati.

Ma il travaglio si era praticamente fermato.

E dopo il sogno sono tornata repentinamente e drasticamente alla realtà. Anzi.
“Tu donna partorirai con dolore”, e così è stato. I dolori erano così insopportabili che ho detto a mio marito: “abbattetemi”.

Il mese successivo ho avuto forti mal di schiena. L’ostetrica mi aveva pre-allertata dicendomi che ci poteva essere anche questa possibilità e siccome non mi faccio mancare niente… mi sono goduta un mese di “ahi, ohi, ahi, ohi”.

Nonostante tutto questo, il terrore del parto era così forte in me, che anche quando è nato Luca ho chiesto a gran voce l’epidurale.
La seconda volta, però, la storia è stata diversa. Forse perché la dose era più forte, forse perchè il bambino aveva già la strada spianata dal fratello, ho partorito veramente senza dolori.

Solo nella fase finale ho sofferto un po’, ma nulla in confronto al primo parto.
Anche questa volta il travaglio è stato lungo. Ma poiché indolore… non mi è pesato per nulla.

C’è da dire però che io ho una soglia del dolore molto bassa. Quindi per me sempre e in ogni caso è “SI'” all’epidurale.

Allunga il travaglio? E’ vero… ma almeno si ha il tempo di rifiatare e di riprendere un po’ le forze!