Lo stress da rientro colpisce anche i bimbi

Per tanti bambini questa è la settimana del ritorno. C’è chi ritorna al nido, chi alla materna e chi alle elementari. E se per i genitori questo significa il ritorno alle corse mattutine, non è detto che per i piccoli sia tutto rose e fiori. Anche per loro il distacco può essere fonte di stress.
Ci spiega tutto la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

I piccoli, ormai si sa, sono degli abitudinari. Per loro la consuetudine non è solo sintomo di regolarità ma anche di serenità. Ecco perchè lo stress da rientro dalle vacanze estive non colpisce solo noi adulti, ma spesso anche per i bambini ritornare alla routine e alla quotidianità, dopo tre mesi di pausa scolastica, è davvero dura.

Vacanza estiva, per i piccoli, significa gioco, nuovi amici, ritrovo con la famiglia, giornate spensierate, con pochi doveri e tanti piaceri e dare l’arrivederci al mare o alla montagna, o semplicemente al dolce far niente, può creare nei nostri figli molto stress o disagio.

Di fronte a questa forma di malessere, i bambini non sanno dar voce ne manifestare chiaramente cio che provano ed è per questo che lo fanno nel solo modo che conoscono: i sintomi!
Varie sono le  reazioni: insonnia, iperattività, noia, inappetenza, scontentezza, smania e pianti nel momento in cui la mamma torna a lavorare.

Per evitare tutto questo basta davvero poco. L’ideale è creare una routine cuscinetto: una via di mezzo che riesca a far passare i bimbi dalla vacanza alla vita di tutti i giorni gradualmente e con gioia apprezzando i lati positivi del tran tran quotidiano che, una volta iniziato, durerà per tutto l’inverno e che quindi, proprio per questo, deve essere vissuto in maniera positiva dai piccoli.

Per prima cosa, dunque, assicuratevi che nella giornata ci sia un momento di gioco da condividere. In vacanza probabilmente avete avuto più tempo e per il cucciolo ed è importante che la presenza della mamma ora non venga drasticamente ridotta e che anzi rimanga associata ad allegria e gioia. Se ci sono compiti dalle vacanze da finire, in particolar modo, è inutile calcare troppo la mano: l’unico risultato sarebbe fare in modo che il ritorno a scuola venga vissuto con ansia e pianti. I compiti vanno fatti, s’intende, ma ogni giorno alla stessa ora e con la prospettiva di qualcosa di bello che aspetta i bambini subito dopo spronandoli a non perdere tempo.

Il rientro tra i banchi, poi, è un’altra questione fondamentale. L’acquisto di un grembiulino ambito, di un astuccio o di un diario, di un quaderno o di uno zaino, può facilitare il rientro a scuola così come la visita di un amichetto che ha trascorso l’estate lontano. Ciascuno di questi accorgimenti può sembrare una piccola cosa ma in questi ultimi giorni di vacanza può fare la differenza non solo nell’immediato ma anche in quello che sarà l’approccio al resto dell’anno scolastico.

 

25 risposte a “Lo stress da rientro colpisce anche i bimbi

  1. Io devo dire che, fino ad ora, grossi problemi non ne abbiamo avuti: la piccola è partita felicissima, la scorsa settimana avrei dovuto portarla alle 9.00 per terminare l’inserimento e invece l’ho portata alle 7.30 insieme a suo fratello ed è sempre andata volentieri. Andrea, invece, si è lamentato perchè, per comodità di gestione, l’abbiamo fatto uscire in anticipo insieme a sua sorella e lui avrebbe voluto fermarsi fino alle 16.00 insiema ai suoi amici!!! Da oggi siamo ripartiti con l’orario normale …. vediamo che succede!!!

  2. sicuramente avrai già provato ma se non lo hai ancora fatto, prova a sentire se visto che la tua bambina ha già frequentato un anno può rimanere con i bambini di 4 e 5 anni, in fin dei conti ci sono solo 6 mesi di differenza. poi cosa intenderebbero fare?!?! farle frequentare un anno in più di materna?!?! baci, fammi sapere.

  3. Ciao a tutte, vi leggo sempre,ma non ho mai scritto. Volevo chiedere il vostro aiuto/consiglio. La mia bimba di 3 anni e mezzo ha frequentato lo scorso anno il primo anno di materna da anticipataria… Devo dire che essendo la piccola molto legata a me, l’inserimento a scuola non è stato semplicissimo, ma l’idea di mandarla a scuola è nata proprio per far in modo che lei potesse frequentare altri bambini, visto che in casa nostra frequenta solo adulti. Questa estate ho scoperto che cambierà insegnanti, in quanto le sue insegnanti prenderanno in classe solo i bambini di 4 e 5 anni, mentre lei frequenterà nuovamente il primo anno di materna con i bambini di 2,5 e 3 anni con altre maestre. Io ritengo questa cosa profondamente sbagliata sotto tutti i punti di vista anche perchè la piccola sarebbe costretta a vedere tutti i giorni le sue maestre e i suoi compagni senza possibilità di stare in classe con loro. A voi è mai successo una cosa del genere? Secondo voi cosa dovrei fare: accettare sperando che la bambina si adatti o cambiarle scuola?

  4. IL MIO FEDE HA INIZIATO GIA’ IL 2.9. LA MATERNA (MEZZANO) FINO ALLE 12 DA LUN FINO ALLE 16 PERO’ E’ MOLTO STANCO …STAMATTINA TRAGEDIA… NON VOLEVA ANDARE: “SONO STANCO NON MI PIACE PIU’ NON VOGLIO CHE VAI AL LAVORO”……… HO FATTO UNA FATICACCIA PER CONVINCERLO CHE E’ VENERDI’ E DOMANI SI DORME… SPERO SIA SOLO PER OGGI..ALTRIMENTI NON RESISTEREI… (AIUTO MI SENTO VECCHIA!!!)

  5. Salve,
    il mio bimbo (5 anni a dicembre) ha iniziato l’ultimo anno della scuola materna e il suo disagio lo comunica a casa non trattenendo la pipì. E così nel solo pomeriggio di ieri dalle 18 alle 21.30 almeno 3 cambi.
    lo stesso problema si era presentato a luglio quando la scuola era terminata. Per 2 settimane è stato un cambio continuo…

  6. è proprio vero! jacopo da quando siamo rientrati al mattino è lagnoso e piange x un nonnulla chissà sett prox inserimento materna come andrà! aiuto!!! cerco di coccolarlo, essere paziente ma a volte quando sei di corsa è difficile.. la cosa positiva è che alleluia si addormneta presto alla sera!!!

  7. Mio figlio più grande stamattina ha iniziato il suo secondo anno della scuola primaria …. la prima cosa che mi ha chiesto: mamma ma oggi mi danno compiti da fare a casa? Per il resto nessun problema a parte qualche uffa … per il piccolo di casa invece urla e disperazione per restare alla scuola dell’infanzia … stamattina appena ha visto la sua maestra le ha detto oggi io non gioco … non faccio niente … quanta pazienza!!!

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